Il Verona! È bastata una neopromossa in Serie A a demolire la Juve. Un manipolo di ragazzi guidati da un allenatore, Juric che un maestro propio non è, hanno MERITATAMENTE dominato la squadra di Sarri, che dovrebbe essere un maestro, in tutto e per tutto, fisicamente e tecnicamente. Gli scaligeri, alla terza partita in sette giorni, hanno messo sotto la Juve fornendo una prestazione storica e ribaltando il risultato. Detto che questo Verona è, senza alcun dubbio la sorpresa positiva di questo campionato, la Juve ha dimostrato grandi difficoltà fisiche e tecniche che in vista della Champions non dovrebbero far dormire sogni tranquilli ai tifosi.
Non voglio parlare e disquisire di moduli di tattica o di scelta di giocatori, non mi preoccupano nemmeno i risultati, perché lo scorso anno di questi tempi subimmo le tre reti dalla Dea in coppa Italia, il pareggio casalingo con il Parma e la sconfitta al Wanda Metropolitano. Ciò che più mi preoccupa è che sembra non esserci alcun collegamento tra squadra e allenatore. Sarri si sta adattando e dopo qualche piccolo segnale incoraggiante, sembra entrato in una sorta di equivoco tattico senza via di uscita, Sarri non ha mai un piano B e non sa cambiare una partita già impostata. La squadra sembra andare per conto suo, nulla di ciò che si vede in campo può essere frutto di dettami tattici di un allenatore qualsiasi tanto meno di Sarri. I giocatori, ieri Pjanic e Bentancour, ma tanti altri altre volte, commettono errori incredibili, cose semplici clamorosamente sbagliate, appoggi, passaggi laterali di due metri consegnati all'avversario.
Sembra fatto apposta.
Senza parlare di una condizione atletica scadente. Non parlatemi di carichi di lavoro, perché quando hai una squadra anziana non puoi pretendere che stia dietro, atleticamente a una squadra di giovani freschi e spensierati.
Caso strano vuole che l'unico a salvarsi sia l'unico giocatore che con la squadra c'entra poco, Ronaldo. Più volte ho scritto di come Ronaldo sia un giocatore a sé, che nella Juve sembra non fare parte del gruppo, per una serie di motivi e comportamenti, in questo caso il suo ego la sua voglia comunque di primeggiare personalmente, lo porta sempre a dare qualcosa in più, come ieri sera. I giocatori sostituiti a rotazione polemizzano sempre platealmente con l'allenatore, cosa questa non dà Juve.
Non voglio esagerare, ma sembra quasi un ammutinamento.

Sappiamo bene tutti che se un allenatore non viene ben accettato in una squadra, soprattutto dalla parte storica e importante della squadra, i giocatori non ci mettono poi molto ad iniziare a remare contro, fino a portare all'esonero del mister. La sensazione che ho, oggi, è questa. Ripeto, pure con Allegri ci sono stati momenti bui, ma per quanto la Juve potesse giocare male, la sensazione di unità, di gruppo, non è mai venuta meno, e nessuno si permetteva di protestare per una sostituzione.
Queste cose accadono quando manca il rapporto di fiducia e rispetto tra allenatore e squadra. Senza nulla togliere al Sarri allenatore, se con la sua personalità non è riuscito a fare centro sulla squadra, allora la società deve prenderne atto.
La storia di Lippi dovrebbe insegnare qualcosa. Non vincere per meriti altrui, o perché il nuovo corso iniziato deve avere inevitabilmente un periodo buio, è una cosa e la posso accettare tranquillamente, perdere così come ieri o come a Napoli dove emerge una situazione interna poco chiara no!