La sfida del “Wanda Metropolitano” contro l’Atletico Madrid occupa, giustamente, i pensieri della Juventus, ma la notizia relativa al possibile sbarco di Guardiola a Torino non può che avere un'eco importante sul popolo bianconero. In passato, si era parlato pure di un eventuale approdo in Piemonte di Zidane. Chi tra i 2 allenatori potrebbe essere la guida ideale per la Vecchia Signora?

Innanzitutto, occorre affermare che, nel calcio moderno, è difficile che un tecnico, anche se vincente, possa restare a lungo sulla medesima panchina. Simeone può rappresentare la classica “eccezione che conferma la regola”. Si pensi a quanto accaduto tra Mourinho e l’Inter, Conte e la Juventus o Zidane e il Real Madrid. In tutti questi casi, che fungono soltanto da esempi, il rapporto tra l’allenatore e la squadra è durato al massimo 3 stagioni.
Quella attuale è la quinta annata che Allegri vive all’ombra della Mole. Nonostante le tante vittorie e le indiscutibili capacità del toscano, potrebbe palesarsi il rischio di un logorio, dovuto al tempo, nella relazione tra il mister e i giocatori. Questi ultimi, infatti, potrebbero essere stanchi degli stessi metodi di allenamento, tattici e psicologici.

Solo chi vive all’interno della Vecchia Signora è in grado di comprendere se vi sia il citato pericolo e, se così fosse, sarebbe opportuno separarsi. Due dei candidati alla sostituzione del livornese potrebbero essere, appunto, Zidane e Guardiola che, almeno dal punto di vista del gioco, paiono agli antipodi.
Il francese rappresenterebbe la continuità rispetto ad Allegri. L’ex tecnico del Real è un allenatore molto concreto, che bada alla sostanza. Le sue compagini non mostreranno un calcio esteticamente fantascientifico, ma sono vincenti. Le 3 Champions League consecutive conquistate dai Galacticos durante la sua gestione ne sono il classico esempio. Zidane è molto abile nel porre i suoi campioni nella loro confort zone in modo tale che possano far emergere il meglio delle loro possibilità. Si pensi a Cristiano Ronaldo o Modric. Entrambi hanno raggiunto l’apice delle loro prestazioni proprio agli ordini del transalpino. Il suo rapporto con CR7 sarebbe un ulteriore motivo che spingerebbe il francese verso Torino. Non vanno, poi, dimenticati i trascorsi bianconeri e la relativa conoscenza dell’ambiente e della Serie A. Il tutto senza considerare il legame, che pare fosse molto positivo, tra il tecnico e Andrea Agnelli già quando Zidane militava nella Juve.

Guardiola, invece, sarebbe la novità. Lo spagnolo è il creatore del celebre “tiki taka” ed è portavoce dell’estetica applicata al calcio. Le squadre guidate dal catalano mostrano un gioco esaltante e, al medesimo tempo, vincente. Resta un dubbio: allo stato dell’arte, lontano da Barcellona, l’iberico non è mai riuscito a conquistare la Champions League. Questo dato raffigura l’unica perplessità relativa all’allenatore di Santpedor, ma può essere già allontanata nell’attuale stagione se giungerà al trionfo con il Manchester City. Guardiola sulla panchina della Juventus rappresenterebbe un’avventura assolutamente intrigante. I suoi concetti di gioco in una realtà sempre molto concreta e concentrata sulle vittorie come quella sabauda potrebbero portare a un mix realmente devastante.
Lo stesso si può dire per il suo rapporto con Cristiano Ronaldo. Dopo aver lanciato Messi, Guardiola potrebbe allenare pure il portoghese diventando così l’unico ad aver guidato i 2 giocatori più forti del calcio moderno.