Lo scorso 26 settembre, durante la partita di prima categoria tra l'Oleggio Castello e il Carpignano, l'arbitro Andrea Felis decise di estrarre il cartellino rosso all'indirizzo dell'allenatore Alosi per eccesso di proteste, quest'ultimo non prese bene la decisione e sferrò un pugno al direttore di gara.

Questo episodio non ha modo di esistere nel mondo del calcio, perchè questo meraviglioso sport che amiamo e che ci strappa ogni volta emozioni indescrivibili, deve essere un veicolo di unione e non il contrario.
Un grande complimento va fatto allo stesso Felis, che anzichè abbandonare quello che più gli piace fare (ovvero abitrare), continua a testa alta sognando di arrivare ad arbitrare partite sempre più prestigiose come ogni giovane arbitro.

Nota di merito va fatta anche alla Juventus, che come ogni volta si dimostra una signora società non solo nel nome, consentendo al giovane fischietto di dirigere Juventus - Alessandria e magari di lasciarsi alle spalle quel brutto episodio che lo ha visto coinvolto in prima persona.