L’altra sera, stravaccato sul divano di casa mia, ho assistito seppure molto distrattamente alla partita tra Juventus e Roma, ultima di campionato.

Se tu mi chiedi di raccontarti qualcosa in merito, ti dico subito che non sono in grado neppure di esprimerne un parere…  Quella gara è come se non l’avessi vista.

Agli occhi miei evidentemente è apparsa talmente poco interessante, che oggi a distanza di qualche giorno mi sembra di ricordarne solo qualche sbiadita  immagine.

Immagini sbiadite e sfuocate proprio come la nuova maglia ufficiale della Juventus indossata per l’occasione e per la prima volta quest’anno. Immagini che mi hanno distratto ed infastidito, fino a stuzzicare in me il ricordo di un episodio di tanti, ahimè TROPPI anni fa…

Andai ad accogliere la mia fidanzatina di allora alla stazione ferroviaria. Tornava dopo una  lunga vacanza di due mesi in colonia. Gia le cose tra noi non è che andassero troppo bene… La vidi scendere dal treno più rotondetta che mai… Pareva Teresina… poi… con un  maglione addosso di colore bianco sgargiante che ne duplicava le forme... Mi venne voglia di fuggire! Dio com’ero stronzo anch’io!

Così l’altra sera, uguale e preciso… il mio sguardo, il mio pensiero sono fuggiti altrove, quando la mia squadra, con la quale già da un pò… … non sono troppo in sintonia, l’ho vista scendere in campo con in dosso una sorta di pigiama sgualcito , nulla a che vedere con l’originale splendida e affascinante casacca bianconera di sempre…

Da un po’ di tempo a questa parte non so davvero a chi venga affidato il compito di ideare, stilizzare annualmente le nuove divise sociali delle squadre di calcio. Si è capito molto bene e non da oggi che lo sport vero, un po’ in tutte le sue forme, pare si sia rintanato in un angolino piccolo piccolo per lasciare sempre più spazio a sto caz…di marketing.

Immagino le difficoltà cui oggi vanno incontro gli specialisti di questo settore. Gli specialisti del design, costretti ogni anno a doversi inventare modelli di maglia sempre differenti, in grado di accattivare il gusto della gente, dei tifosi e nel contempo provare a garantire in buono stile il rispetto dei colori sociali, della storia e della tradizione di ciascuna società di calcio…

Ho la netta sensazione che al giorno d’oggi a livello di scelte e di buon gusto, prova che ti riprova non si sappia più dove battere la testa. La storia e la tradizione pian piano stiano trovando posto nel di dietro …

Poggiamo lo sguardo sulla nuova maglia dell’Inter per il prossimo anno ….C’è qualche dubbio che possa sembrare un foglio di quaderno a quadretti sul quale sia  possibile fare una partitina a ’tris’’( XXO…OXO…XXX )?

Credo che a molti specialisti del design e a chi li spinge a fare… sfugga un aspetto di fondamentale importanza…

Ricordo molto bene quando da piccolo la mia simpatia per la Juventus si tramutò in passione… Fu un pomeriggio in casa del mio caro zio Ignazio, presi in mano la ‘’Gazzetta dello Sport’’ e rimasi abbagliato dall’immagine in prima pagina del nuovo acquisto della Juventus: Claudio Olinto de Carvalho detto Nenè  con indosso per la prima volta una semplice ma stupenda maglia a strisce bianconere.

Con molta naturalezza e curiosità oggi mi chiedo:  se  quella sera a casa di mio zio, prendendo in mano la la Gazzetta dello Sport ci  avessi visto raffigurato Nenè con in dosso la maglia della contrada Lupa del palio di Siena ( maglia pseudo juventina di quest’anno) oppure il pigiama sbiadito di mio nonno (la nuova maglia  …) io sarei oggi un tifoso della Juventus oppure un appassionato di ippica?