Per certi versi il mercato estivo della Juve è stato quanto meno strano, nel senso che alcune operazioni a livello tecnico sono sembrate poco logiche, mentre altre che era necessario fare, non sono state fatte.
Basta fare due esempi: il primo riguarda la cessione di Spinazzola alla Roma che ha portato in dote soldi cash e Luca Pellegrini.
Va bene i soldi sicuramente benedetti dal Bilancio, ma dare al Cagliari un giovane in piena ascesa come l’ex giallorosso già nel giro della Nazionale maggiore non è sembrata una scelta azzeccata; anche perché adesso in quel ruolo nel caso di Infortunio di Alex Sandro la Juve sarà costretta ad adattare De Sciglio, poco abituato a giocare sulla fascia  sinistra e quindi non la stessa cosa.

Per quanto riguarda invece le operazioni che non sono state fatte è sufficiente parlare del centravanti, della punta centrale da affiancare a Cristiano Ronaldo.
In Estate si è parlato a lungo di quello che poteva essere il partner ideale di CR7, e molti addetti ai lavori concordavano sul fatto che per sfruttare al meglio l’enorme potenziale realizzativo del portoghese fosse necessario mettergli vicino  meglio sarebbe dire più avanti un attaccante di peso, di grande fisicità, in grado di giocare in area di rigore e capace di impegnare le difese avversarie, e di creare varchi e spazi per gli inserimenti e il tiro dell’extragalattico. E sulla base di queste considerazioni i nomi più frequenti che circolavano erano quelli di Icardi e Lukaku; il primo perché è un grande  specialista dell’area e il secondo, meno tecnico,  ma più mobile e potente dell’argentino.Poi sappiamo tutti come è andata a finire; Lukaku è passato all’Inter e Icardi ha preso la strada per Parigi sponda PSG.

Ma non è finita qui, perché il mercato in casa Juve non si è chiuso il 2 settembre scorso, dato che un secondo dopo la chiusura ufficiale si è cominciato a parlare subito degli esuberi, e dei troppi giocatori presenti in rosa. E a fare da grancassa mediatica ci ha pensato la stessa Juve per bocca del suo allenatore Maurizio Sarri, che in sede di presentazione della lista Champions ha scatenato un autentico putiferio; prima lamentandosi per i tanti giocatori che avrebbe dovuto escludere dalla lista e poi per le scelte fatte. Infatti l’esclusione di Emre Can e Mandzukic è apparsa subito quanto meno discutibile e ha provocato la reazione/contestazione di Emre Can, che poi la Società ha saputo ammorbidire;  e non ha convinto sul piano tecnico nel caso dell’attaccante Croato.

Proprio Mandzukic è più che mai sulla bocca di tutti in questo momento dato che la Juve, evidentemente non soddisfatta dall’averlo escluso dalla Champions, ne sta trattando in queste ore la cessione ad una squadra del Qatar. 
Non si conoscono ancora i dettagli dell’operazione che sembra in dirittura d’arrivo ma ad occhio e croce non dovrebbe portare più di 8-10 milioni nella casse della Juve. Ma il punto non è questo, nel senso che non è la questione economica quella rilevante, neanche  per il Bilancio della Juve  vista l’esiguità della cifra; ma è preponderante l’aspetto tecnico dell’operazione. Infatti non si capisce perché si sia rinunciato a priori all’unico giocatore presente in rosa che possa in qualche modo sostituire Cristiano Ronaldo, che non potrà certo giocare 50/60 partite, e che visti anche i 34 anni dovrà per forza di cose essere gestito e sotto certi aspetti anche centellinato; a meno che non si voglia vedere in campo il CR7 che si è visto a Firenze, lontano parente dell’originale. Inoltre Mandzukic, per la sua duttilità, non solo può giocare come esterno di sinistra ma può fare anche il centravanti, suo vecchio ruolo, e alla bisogna può sostituire anche Higuain.

Credo invece che Maurizio Sarri abbia in mente un'altra intenzione vale a dire quella di impiegare Dybala come falso nueve nel caso di assenza di Higuain e di sopperire all’eventuale assenza di CR7 con l’inserimento di un giocatore come Bernardeschi. Ammesso che l’ex viola faccia in tempo, perché da adesso in poi e per almeno un mese dovrà sostituire Douglas Costa sulla corsia di destra.

Sinceramente, nel dover affrontare la Champions, non avrei mai fatto a meno di un attaccante, soprattutto con le caratteristiche di Mandzukic, il più potente a livello atletico presente in rosa. Credo che rinunciare a lui sia un grosso errore, perché toglie alla squadra molte certezze in primis a livello numerico, poi a livello atletico riferito in particolare al gioco aereo e non ultimo a livello tattico, per la duttilità del giocatore.
L’idea di puntare con decisione come alternativa ad un Dybala falso centravanti appare molto rischiosa perché non è supportata da esperienze passate, in quanto il periodo di Palermo, in cui la Joya ha giocato da punta centrale non può fare testo, perché un conto è giocare in una provinciale e un altro è quello di dover fare da attaccante di riferimento in una Big mondiale come la Juve.

Infine, fare a meno di un’alternativa così importante, appare un grande errore anche in riferimento alla statistica della Champions, che nella sua storia ha dimostrato che di solito viene vinta dalle squadre che hanno se non il più forte comunque un attacco molto forte, sia in termini numerici che di qualità dei componenti.

La Champions è esattamente il contrario del Campionato, dove di solito vince chi ha la difesa più forte; anche lo scorso anno ha vinto la Juve  che ha avuto la difesa meno battuta, ma l’attacco più prolifico è risultato quello dell’Atalanta. Si tratta di due competizioni molte diverse tra loro, facendo il paragone col ciclismo si può dire che la Champions assomiglia ad una classica di un giorno, mentre il Campionato si può paragonare ad una corsa a tappe.
E senza possedere un grande sprint difficilmente puoi vincere un Modiale su strada cosi come senza un reparto offensivo molto efficace difficilmente puoi vincere una finale Champions.