Nel calcio, per molti, per essere grandi allenatori bisogna essere severi tosti e tenere in pugno una squadra con forza. Per dimostrare di essere così bisognerebbe farsi vedere esagitati e furiosi in panchina come Conte, Kloop, Mourinho. In realtà si può essere grandi, avere una squadra in pugno e il rispetto dei giocatori anche con calma serenità e un sorriso sul viso.

Juve Napoli di stasera è anche Allegri contro Ancelotti, due grandi allenatori che fanno della semplicità e della tranquillità le loro qualità migliori. Molto simili tra loro, che mostrano un sincero e reciproco rispetto, hanno dimostrato che si può essere grandi anche senza essere "personaggi" anche senza usare la frusta coi propri giocatori. C'è da scommettere che Allegri e Ancelotti avranno sicuramente i loro metodi per farsi ascoltare e rispettare, altrimenti non sarebbero mai arrivati a questi risultati, ma senza esagerazioni, alzano la voce poche volte ma quando serve è quando tutti se lo ricorderanno. Allegri e Ancelotti sono anche la conferma che in questo mondo si può vivere un Juve Napoli in tutta serenità senza polemiche che precedono la sfida gratuite e inutili, senza arrivare al fischio del calcio d'inizio già col veleno agli occhi.

In questo calcio di polemiche, urla, vittimismo esibito ad arte ad ogni sconfitta o pareggio, salvo poi diventare filosofi e moralisti quando le cose vanno bene, questi due grandi allenatori riescono, un po', a farci conciliare con questo sport e riescono a farci vivere nel migliore dei modi l'attesa a questa sfida.
Che sia una bella partita, una bella serata, con giocate magiche fatte dai protagonisti e che alla fine, al triplice fischio finale, allenatori e giocatori si stringano la mano a centrocampo che poi si parli della partita e di calcio e nient'altro. Con Allegri e Ancelotti questo è possibile.