Conoscete il trucchetto usato dalle ragazze "mediocri" sotto il profilo estetico, che si circondano di amiche cozze così da sembrare molto più belle di quanto non siano in realtà?

Ecco, più o meno è ciò che accade in Italia alla Juve. Anni di esaltazione mediatica, arrivata a livelli stellari l'estate scorsa quando fu annunciato Ronaldo, che però danno l'impressione di una colossale balla, o bluff.
Non prendo nemmeno in considerazione le ultime tre partite della Juventus, Lazio, Atalanta e Parma, perché tutto sommato sono le più giustificabili. Nel senso che in questo momento la Juve subisce il lavoro atletico fatto e programmato appositamente, e che, ora come ora, la condizione fisica della squadra non può essere differente, le squadre che hanno ancora le coppe da giocare hanno una preparazione differente dalle altre. Poi aggiungiamo gli infortuni imprevisti di Chiellini e Bonucci più la partenza di Benatia, e ci sta.

Mi riferisco più precisamente al fatto che, anche quando la squadra è in piena forma con tutti gli effettivi a disposizione, non dà mai l'impressione di essere una schiaccia sassi, non c'è mai quel dominio in campo che dovrebbe vedersi. L'impressione è che la vera forza della Juve sia la debolezza dei rivali. Squadre dal passato glorioso, come Milan, Inter, Napoli, Roma stanno vivendo un periodo storico di grande scarsità tecnica, da essere già a metà girone di andata a distanze siderali, che sembrano l'elenco delle temperature invernali siberiane.

Questa Juve ha una rosa che non ha rivali in Italia, dal punto di vista numerico, ma tecnicamente non è eccelsa. Si è discusso parecchio e fatti paragoni col passato per stabilire se questa Juve fosse la più forte di sempre, ma io dico con estrema certezza di NO! 

Questa Juve non è paragonabile alla Juve di Lippi, e non dico solo quella della Champions del '96 ma neanche di quella del '03. I giocatori di quegli anni e la guida tecnica erano decisamente di un'altro spessore tecnico e tattico. In quelle squadre I campioni erano campioni tutti in Italia e anche in Europa. Paragonare ora gente come Sandro, Kedira, Costa, Matuidi, Desciglio a gente come Zambrotta, Cannavaro, Thuram, Davids, Deschamps, Zidane, Nedved, Del Piero, Trezeguet, Sousa, Conte, Di Livio, Ferrara...........potrei non fermarmi più, fa venire i brividi. Se poi parliamo di un paragone tra Lippi e Allegri, bhe lasciamo proprio perdere. 

Allegri vince, punto, tutto il resto non fa parte del suo mondo. Il gioco, l'entusiasmo, la grinta, l'agonismo non sono la sua filosofia. Vincere con questa squadra senza convincere e farsi piacere è un insulto a chi questo lavoro lo sa fare bene. 
Vedere squadre come l'Atalanta, la Sampdoria, il Parma a tratti anche la Fiorentina praticare un gioco giovane fresco fatto di schemi dove chiunque giochi sa sempre precisamente cosa deve fare è bello. Vedere una Juve andare avanti grazie alle individualità o al cinismo di approfittare degli errori altrui è deludente. 

La panchina bianconera, visto l'ambizioso e lungimirante progetto del presidente Agnelli, dovrebbe essere affidata a chi sarebbe in grado di far rendere questa squadra come merita. 
Non siamo così forti come cercano di farci sembrare, ma potremmo esserlo se comandati da un vero condottiero.