Quattro anni dopo l'ultimo confronto in Champions nel 2014, Atletico Madrid e Juventus tornano ad affrontarsi per l'ottava volta nella loro storia. In quell'occasione fu la compagine del cholo Simeone ad avere la meglio con un 1-0 casalingo ed un pareggio a reti bianche in quel di Torino, con i bianconeri relegati al secondo posto nel girone alle spalle proprio dei colchoneros. Questa volta la sfida è da dentro o fuori.

In questi anni le due squadre sono cambiate molto, ma la filosofia della compagine madrilena è rimasta invariata. Il punto di forza continua ad essere la fase difensiva, con il bunker costruito davanti alla porta di Oblak. I colchoneros si stanno confermando come la migliore difesa della Liga con 17 gol subiti in 23 partite. Anche per questo l'attacco non è dei più prolifici, ma gli interpreti restano di assoluta qualità con giocatori del calibro di Griezmann, Diego Costa e il grande ex Alvaro Morata. Non è quindi difficile ipotizzare il piano partita degli uomini di Simeone. Il primo obiettivo sarà quello di non concedere gol in trasferta, per poi segnare nella sfida di ritorno e difendere il vantaggio. Proprio per questo sarebbe paradossalmente meglio una sconfitta di misura con gol nel match di andata, rispetto ad un pareggio per 0-0 che consegnerebbe all'Atletico la pericolosa arma del gol in trasferta.

I colchoneros sono una squadra abituata alle battaglie e in grado di esaltarsi in partite di questo tipo. Servirà dunque una Juve praticamente perfetta con un CR7 in formato Champions. Allegri spera che il fuoriclasse portoghese possa mantenere il trend positivo che lo lega all'Atletico, la sua terza vittima preferita con 22 reti realizzate.

I presupposti fanno dunque pensare ad una sfida maschia, in cui la paura di concedere spazi potrebbe condizionare entrambe le squadre per quello che si preannuncia come l'ottavo più equilibrato di questa Champions League. La parola passa ora al campo, con il fischio d'inizio del Wanda Metropolitano atteso tra una settimana.