Nel momento in cui inizio a scrivere, mancano circa 20 ore alla fine del Calciomercato e onestamente mi viene da tirare un sospiro di sollievo! Finalmente posso dire Basta! Alla frenesia di rincorrere tutte le notizie, vere o presunte tali, circa i giocatori in procinto di arrivare o partire, soprattutto per quanto riguarda la mia squadra del cuore. L'anno scorso abbiamo fatto presto: dentro Locatelli, fuori Ronaldo.
L'estate 2022 sarà ricordata, almeno da me, non solo per le ondate di calore a ripetizione, ma anche per un mercato che ha portato alcuni usati sicuri, qualche volto nuovo e la conclusione di una telenovela che a confronto... Beautiful sembra un bignami. Sì, perché questa storia di Paredes ha un po' rotto gli zebedei ed è arrivata a felice conclusione appena 24 ore prima del gong. Prestito con diritto che diventa obbligo a certe condizioni, tipo congiunzioni astrali, eruzioni, maremoti... roba da scienziati. Eppure se ne parlava da un bel po' ma almeno adesso si può fare la Battuta con la B maiuscola: ma Paredes arriva? Pare de sì... Speriamo che tanta attesa sia ripagata dalle prestazioni in campo del nostro nuovo eroe, che tanto peggio di Arthur non può fare (vai con gli scongiuri).
Manca ancora qualcuno in questa rosa, ma ahimè il tempo stringe. In compenso, alcuni giovani, se vogliono giocare, devono svuotare l'armadietto alla Continassa: Rovella lo ha già fatto, Fagioli vedremo, con buona pace di Mancini, che vorrebbe dei talenti più scafati e con più presenze nel "calcio che conta" per rinverdire la Nazionale (che tanto, a novembre, non avrà un gran da fare). Anche il mercato internazionale offre delle vere perle, vedi Cr7 che pare la sora Attilia, bella bella ma nessuno se la piglia. Sarà lasciato al suo triste destino (giocare all'Old Trafford a 29 milioni di euro l'anno)?

Nel mondo pallonaro italiano, tre storie mi hanno colpito in questi giorni:
- Spalletti che litiga a Firenze con un allenatore di una squadra giovanile (tra mister ci si capisce) e con un umarell da cantiere del Mugello, in arrivo due Daspo, occhio perché a 75 anni si rischia che "un Daspo è per sempre";
- Nedved che mi riporta alla mente il rapper Frankie Hi-NRG quando cantava "quelli che la notte non si può girare più, quelli che vanno a m....tte mentre i figli guardan la tv"... Dai Pavel, c'hai famiglia...
- Dybala che segna in uno stadio pieno è sempre roba da brividi, anche se adesso ha una maglia diversa. Bello!

Come sicuramente avrete capito, sto tergiversando un po' perché la Juve di stasera è andata abbastanza lontana da quelle che erano le mie aspettative. La cosa più importante era fare i tre punti, ma c'è modo e modo. La prima ora con la Roma faceva ben sperare, per cui mi accosto baldanzoso al televisore. C'è il debutto di Gatti, ragazzo torinese che sembra uscito da una favola, purtroppo c'è anche Kean al posto di Kostic... Dopo nove minuti, Vlahovic concede il bis e su punizione insacca alle spalle del portiere dello Spezia, che ha un cognome complicato come il nostro: la partita sembra in discesa. Si muove bene Miretti, perde qualche pallone di troppo Cuadrado. Al 16' Gyasi scavalca Szczesny (speriamo di averlo scritto bene) con un pallonetto e segna: offside, bene per noi. Fino al 30' si vedono in area spezzina Miretti e due volte Vlahovic, il raddoppio non arriva, ma sembra possibile. Paredes viene inquadrato in tribuna: dopo una lunga giornata, un po' di relax allo stadio.
Poi si spegne la luce, la Juve diventa la solita Juve, arrivano i primi fischi dagli spalti per il solito atteggiamento passivo della squadra e lo Spezia prende un  po' di coraggio. Al 40' in seguito a corner in favore dei liguri, Szczesny mette male una caviglia e deve lasciare spazio a Perin. In pieno recupero, Cuadrado cade in area spezzina e guarda l'arbitro: il direttore di gara gli risponde con un'occhiata del tipo "Dai che non me la bevo, tirati su...".
Intervallo, il tifoso medio pensa: adesso si riposano, poi gliene fanno altri tre!
Al 55' inquadrano Vlahovic che scuote la testa, la palla non arriva... Per contro, lo Spezia manovra, forse si può portare via un punto da Torino. Ovazione quando entrano Di Maria e Kostic, ma il pallone è più tra i piedi dei liguri che tra i nostri. All'improvviso al 66' Vlahovic su corner inzucca, il portiere salva con un bel riflesso quasi sulla linea di porta. A seguire, un altro paio di corner, un tiraccio di Danilo che spara in curva dopo una bella azione e altri due cambi: entrano Alex Sandro e Milik. E proprio il polacco, al secondo minuto di recupero, segna da centravanti navigato dopo una bella sgroppata sulla destra di Miretti. Sospironi di sollievo e tutti a fare la doccia.

Oggi era sicuramente importante vincere e restare vicino alle prime, ma speravo di vedere passi avanti sul piano del gioco, a conferma delle buone cose viste contro la Roma. E invece, anche oggi ad un certo punto è calato il buio, lo Spezia ha tenuto il campo dignitosamente e si è meritato la possibilità di giocarsela fino alla fine.
Note positive: Bremer, Miretti e i due centravanti entrambi in gol. È vero, si gioca ogni tre giorni, c'è ancora caldo, ci sono gli infortuni, ma questo vale anche per gli altri.
Beviamoci una camomilla e che la notte porti consiglio...