Il calciomercato è così, lo sappiamo, ma non ne possiamo fare a meno in ogni estate afosa. Affari naufragano altri nascono alcuni vanno in porto altri in fumo il tutto nel giro di poche ore. 

La Juve che molti vedono impegnata in affari mirabolanti con milioni e scambi da capogiro, in realtà incassa il primo stop in una trattativa, quella dello scambio più conguaglio Higuain Icardi. Wanda la regista di tutto ciò che si muove attorno al maritino Maurito sta sfruttando al meglio l'occasione e sta strappando all'Inter un oneroso rinnovo di contratto ottenuto molto più facilmente visto il rischio/minaccia di passare all'odiata Juve e così tutto sta andando secondo i piani della Wanda.

Poco male, la Juve tutto sommato in attacco è ancora ben messa e così chiusa (per ora) la trattativa con l'Inter, ha fiutato in Spagna lato Valencia l'affare Cancelo. L'ottimo terzino che ben ha figurato con l'Inter quest'anno, non è stato riscattato dai nerazzurri e così, come altre squadre europee, la Juve si catapultata sul giocatore. Sgarbo all'Inter? assolutamente no, semplicemente un affare di mercato come altri, con buona pace di Sabatini.

La richiesta è precisa è ufficiale ed è alta, 40 milioni per il terzino, cifra che ovviamente Marotta e Paratici non hanno alcuna intenzione di sborsare cash, e allora? La Juve si vuole giocare la carta Pjaca. Il giovane talento croato, sfortunato ma di sicuro valore, fa gola a molti e a Torino difficilmente troverà posto, visto l'ovvio riscatto di Costa e attualmente ancora con Mandzukic in rosa, il ragazzo può essere utile come contropartita tecnica e abbassare di molto le pretese cash degli spagnoli.

Sarebbe un ottimo innesto a destra insieme a De Sciglio e soprattutto il portoghese ha già conosciuto il campionato italiano. 

A sinistra invece Damian è sotto controllo e si sta trattando il rinnovo di Sandro per sbloccare un giocatore che quest'anno è stato in bilico tutta la stagione, insoddisfatto insicuro e lontano dal gruppo.

Marotta e Paratici ne hanno carne sul fuoco, attenzione a non bruciare tutto.