Il pareggio della Juve a Lecce non deve sorprendere più di tanto perché se è vero che la squadra bianconera avrebbe potuto vincere largamente, per le tante occasioni create nel corso della gara, è altrettanto vero che il pari è figlio di tutta una serie di scelte che società e panchina (Maurizio Sarri) hanno fatto fino ad ora.
Ma andiamo per ordine; la Juve ha avuto a disposizione un’infinità di situazioni favorevoli ma per una ragione o per l’altra non è riuscita a fare goal. A prima vista potrebbe sembrare una partita, come si usa dire in questi casi ,stregata, come se il pallone volutamente non volesse entrare nella porta del Lecce. In realtà e con grande probabilità la Juve non è riuscita a concretizzare l’enorme mole di gioco prodotto, perché ha giocato con un solo attaccante di ruolo (Higuain) e con il resto della squadra imbottita di difensori, centrocampisti e trequartisti. Basta pensare  che con Cristiano Ronaldo rimasto a Torino a riposare, la Juve ha giocato la partita di Lecce senza avere un attaccante di riserva in panchina, e qui viene subito in mente  una delle scelte per certi versi incomprensibili fatte dalla Società vale a dire quella di rinuciare ad un attaccante come Mandzukic.

Infatti la situazione verificatasi a Lecce era abbastanza prevedibile, nel senso che  era facile immaginare che CR7 o Higuain si potessero infortunare o avessero bisogno di riposo nel corso della stagione; per cui resta oscura la ragione che ha portato la Juve a rinunciare a prescindere all’apporto dell’attaccante Croato, che tra l’altro vanta una esperienza Internazionale straordinaria e ha già vinto in passato la Champions come CR7.
Ma non è soltanto la rinuncia a Mandzukic che fa discutere, perché a monte della decisione di farne a meno, ce n’è un’altra che fa da contraltare ed è quella di aver puntato su Dybala per sostituirlo; scelta che sempre più si dimostra a livello tattico sbagliata. La Joya rappresenta l’equivoco tattico più grande di questa Juventus e sta facendo nascere dei limiti alla squadra fino ad ora impensabili.
L’argentino non ha le caratteristiche dell’attaccante di ruolo e finisce per intasare una zona di campo dove i bianconeri sono ricchi di talento; a Lecce ha giocato in quel ruolo Bernardeschi, ma oltre all’ex gigliato possono giocare in quella posizione gente come Ramsey e lo stesso Bentancur.
La squadra bianconera a Lecce, a parte Higuain, non aveva nessun giocatore in grado di andare a concludere di testa l’azione; basta pensare che ha battuto ben 13 calci d’angolo e solo in un paio di occasioni un suo giocatore è riuscito ad anticipare di testa i difensori leccesi. Questo la dice lunga sulle caratteristiche dei giocatori che sono stati mandati in campo da Sarri con l’intento di vincere la partita.

Credo che quello che è successo a Lecce si ripeterà ancora in futuro, perché in caso di assenza di CR7 o di Higuain la Juve si ritroverà nella stessa situazione di non avere in panchina attaccanti di riserva ed è facile immaginare le conseguenze che ne potrebbero derivare soprattutto se dovesse capitare in  partite della Champions che come è noto risultano quasi tutte decisive.

Un altro dato che fa riflettere è quello che riguarda il numero dei goal realizzati in campionato dai bianconeri fino ad ora; solo 15 e ben 6 in meno rispetto all’Atalanta che ha l’attacco più prolifico del campionato (21); la Juve occupa la 5° posizione nell’ipotetica classifica dei migliori reparti offensivi della serie A, ed è preceduta, oltre che dalla squadra di Gasperini, anche da Inter, Napoli e Lazio. Tutto questo  per dire che fino ad ora, e  anche i numeri lo dimostrano, le scelte fatte per quanto riguarda il reparto offensivo non stanno pagando; e di questo passo sarà difficile  non solo di rivincere il campionato ma soprattutto  di puntare alla vittoria della Champions, una competizione che di solito viene vinta dalle squadre meglio attrezzate in attacco.

Per cui penso che la Juve dovrà per forza di cose ritornare su certe decisioni prese; prima fra tutte quella di reintegrare in squadra Mandzukic, e se non fosse possibile, come soluzione alternativa dovrà cercare un attaccante di valore nel prossimo mercato invernale. Così come si presenta adesso la squadra bianconera rischia di fare la fine che un paio di mesi fa aveva preconizzato Cassano, che in una puntata della  trasmissione televisiva Tiki Taka, aveva dichiarato che “se la Juve avesse puntato su Dybalanon avrebbe vinto niente”.
E devo dire che nell’occasione, anche chi scrive, quanto dichiarato dall’ex Pibe de Bari, non l’aveva considerato una “cassanata”.