Ad inizio anno, devo ammetterlo, non avrei mai pensato, nemmeno nella più utopistica delle mie visioni, di trovarmi ad Aprile a vivere ancora il sogno chiamato Champions League. Merito, in gran parte, del lavoro e della svolta dati da Allegri, che mi perdonerà se all'inizio nutrivo forti dubbi sulla possibilità che riuscisse a continuare, se non migliorare, il lavoro del suo predecessore, tale Conte Antonio, che dalle macerie dei due settimi posti era riuscito a portare la Juve alla conquista di 3 titoli nazionali consecutivi più 2 supercoppe italiane. La pecca, però, dell'allenatore salentino è e sarà sempre quella comeptizione europea che non ha saputo affrontare nel migliore dei modi. Ed è proprio qui che Allegri riesce a migliorarlo, arrivando dove il suo predecessore non era riuscito, sebbene nel primo anno di ritorno nella massima competizione europea per club, Conte e la Juve trovarono ai quarti la corazzata tedesca del Bayern Monaco, che, di lì a qualche mese più tardi, avrebbe poi vinto la coppa in quella edizione. Sebbene le avversarie della Juventus di quest'anno, tali Borussia Dortmund e Monaco al livello del Bayern, va dato merito ad Allegri per il passaggio del turno e l'arrivo alle semifinali e spiego il perché. MERITI DI ALLEGRI - Aver dato alla squadra un gioco più tranquillo e meno forsennato del suo predecessore, benché meno spettacolare, riuscendo in questo modo a distribuire meglio le energie durante tutta la partita e quindi arrivando alla fine con più energie mentali rispetto alla precedente gestione. Altro aspetto da non sottovalutare è lo studio dei moduli. Infatti se rimproveravo qualcosa a Conte, era il fatto di essersi fissato su un singolo modulo e non cambiarlo mai (tranne che col Real). Allegri, in questo caso, riesce a leggere meglio la partita, sa rischiare la difesa a 4 (con ottimi risultati, devo dire) per poi passare, in base alle esigenze (vedasi infortuni o partita da gestire), alla difesa a 3 ormai collaudatissima. COME MIGLIORARE - Secondo il mio modesto parere, bisogna migliorare ancora tanto. Ieri infatti abbiamo visto una Juve in preda all'avversario (seppur non eccelso come le altre 3 qualificate alle semifinali, ma con alcuni elementi davvero interessanti), sulle gambe ed impaurita. Non ricordo partite più brutte, al momento, di questa ed a confermare la mia affermazione ci sono state le prestazioni praticamente insufficienti d i giocatori come Pirlo (reduce però da un infortunio) e, soprattutto, Tevez. L'Apache è rimasto schiacciato dalla morsa dei giocatori avversari, risultando inefficace, non solo lui ma tutto il resto della squadra. Ieri abbiamo visto come non giocare a calcio e dobbbiamo imparare a non commettere più gli stessi errori, perché se in questa occasione avevamo di fronte il Monaco (che giocando meglio non ha avuto grandi occasioni a favore, anche se c'era tutto il rigore su Kondogbia), la prossima volta potremmo ritrovarci ancora contro uno scoglio tedesco troppo grande da superare. Ed allora si che vedremo di che pasta è fatta questa Juve, che, comunque vada, ha raggiunto ampiamente l'obiettivo europeo di quest'anno. Ed ora spazio alle altre due italiane in EL, sperando che Napoli e Fiorentina riescano entrambe a superare il turno. VAI ITALIA!