Perché? Questa è diventata la parola chiave dell’estate bianconera iniziata prima con il cambio di guida tecnica è continuata poi con una serie di scelte tecniche che hanno fatto, fanno e faranno molto discutere addetti ai lavori e tifosi. Il cambiamento sembra essere il comune denominatore rispetto a tutte le scelte che la Juventus sta facendo sul mercato; si è prima iniziato con il cambio di guida tecnica che ha portato all’arrivo del mai amatissimo Sarri sulla panchina bianconera e si finisce con le possibili partenze di Dybala, Mandzukic e Cancelo;  idoli dei tifosi e giocatori di indubbio talento. Scelte, queste, che hanno portato i tifosi della Vecchia Signora a storcere un pò il naso soprattutto per i possibili sostituti che potrebbero arrivare a Torino; nomi come quelli di Lukaku e Danilo che non scaldano il cuore del tifo bianconero. 

Fino ad oggi alla Juventus sono arrivati giocatori di prospettiva ed esperienza come Rabiot, De Ligt e Ramsey che pur essendo piuttosto giovani hanno già una grande esperienza a livello europeo e possono immediatamente dare una mano ai bianconeri nella conquista della Coppa dalle grandi orecchie, ma questo non basta. Occorre creare una squadra che risponda ai desiderata di mister Sarri, che lui possa plasmare rendendola propria, dando così il suo contributo alla causa. Alla fine rivoluzione era stata chiesta e rivoluzione c’è stata anche se chi era stato autore di quella richiesta nel frattempo è andato via ed anche se questo ha portato all’addio o quasi di uno dei calciatori più amati della rosa bianconera. 

La domanda sorge spontanea allora perché cambiare allenatore? La risposta sembra essere scontata: i tempi erano maturi per il cambiamento, quella passata è stata la stagione meno vincente del pur lunghissimo ciclo di vittorie bianconere e piccole crepe si incominciavano ad intravedere anche nel rapporto tra il mister ed alcuni calciatori. Per questo è stato chiamato Sarri, un personaggio che avrebbe rotto completamente i legami con il passato ed avrebbe aperto un nuovo ciclo, ma per fare ciò occorreva accontentarlo. Allora ecco giustificate le cessioni di Cancelo e Dybala rei di essere poco adatti al gioco del mister toscano. Cancelo ha  dimostrato sicuramente lacune evidenti dal punto di vista difensivo, vendesi errore determinante su Neres nella partita contro l’Ajax, ed ecco il motivo della ricerca di un terzino molto più difensivo. Discorso diverso invece è da fare per Dybala ragazzo dotato di un purissimo talento ma forse troppo debole dal punto di vista caratteriale dimostrando più volte di subire la presenza di figure ingombranti come quelle di Cristiano Ronaldo nella Juventus e di Messi nell’Argentina. Magari proprio questo aspetto ha convinto Paratici a voler cedere la Joya bianconera ed acquistare quel Lukaku che forse sarebbe più adatto anche dal punto di vista fisico a giocare accanto a Ronaldo. Certo è doloroso veder andar via Paulo ma lo sarebbe anche vederlo spaesato in campo o deluso in panchina, e sarebbe  anche poco remunerativa per la Juventus che vedrebbe calare vistosamente il valore della sua Joya sul mercato. 

Di sicuro il rammarico di veder andar via un giocatore così c’è sempre ma questo malessere viene sicuramente compensato dalla grande fiducia che nutro nei confronti della società che negli anni si è sempre dimostrata competente e che ha portato la squadra a raggiungere obiettivi che cinque anni prima sembravano chimere. Solo il tempo ci dirà se queste scelte si dimostreranno davvero giuste... non ci resta che aspettare e stare a guardare. Ai posteri l’ardua sentenza.