Nessuna tragedia, nessun dramma, nessun allarmismo eccessivo. La tranquillità deve regnare nell'animo del tifoso juventino anche dopo questa sconfitta, che succede al pareggio casalingo con il Sassuolo. La serenità di cui parlo non è frutto di una supremazia interiore, o di arroganza o di presunzione, anzi tutt'altro, è frutto di una sorta di rassegnazione. Si perché questo passaggio a vuoto non è altro che una ovvia conseguenza alla formazione di questa squadra, e che fin qui era stato prorogato grazie a qualche giocata individuale e a un po' di fortuna. La vittoria per 3-1 a Bergamo, contro l'Atalanta, non è stata lontana dalla prestazione offerta ieri sera, solo che a Bergamo la dea bendata ci ha dato una mano.

Il risultato spesso camuffa una realtà fin troppo chiara, ma scomoda da accettare in serenità. Il cambio voluto dalla Juve si fermato solamente al cambio di guida in panchina, tutto qua: la squadra è la stessa di sempre, con l'aggravante di un anno in più per molti, niente di più e niente di meno. I limiti di questa squadra sono abbastanza chiari, solo un tifoso cieco o poco obiettivo può affermare che questa Juve sia più forte di quella dell'anno scorso. Onestamente non conosco fino in fondo quali erano realmente i piani di mercato della Juventus questa estate, ma se con questo mercato realmente si pensava di aver fatto un passo avanti, si è preso un abbaglio, e se si pensava che questa rosa fosse giusta per Sarri, si è preso un'insolazione totale e grave.

Ora tutti i nodi stanno pian piano venendo al pettine. Un centrocampo mediocre, molto mediocre che rende vulnerabile la difesa, e non supporta l'attacco. Un mercato che ha portato due parametri zero che stanno dando un contributo propio di zero assoluto. Troppi equivoci tattici, troppi giocatori lontani dal progetto Sarri. Come si è arrivati a questo? Beh, fisiologicamente non si può vincere sempre, passaggi a vuoto prima o poi ne hanno tutti, non è questo il problema, ma semmai, sulla base di cosa, Paratici e Nedved abbiano creato questa rosa, con questo allenatore. Sia ben chiaro che Allegri non è stato esonerato in nome del bel gioco, non c'entra nulla: è stato esonerato perché cinque anni sono più che sufficienti. Sarri non è stato preso per fare il bel gioco, a Torino interessa sempre vincere sempre e comunque, infatti le polemiche escono sempre dopo una sconfitta, mai dopo una vittoria ottenuta in modo fortuito dopo novanta minuti di pura agonia e sofferenza. Il nocciolo del discorso è capire dove vuole, realmente arrivare questa squadra.

In Italia forse e ripeto, FORSE, questa rosa potrà ancora bastare per vincere ancora, ma non si dica che si è migliorato e che l'obiettivo Champions è realmente pensabile come tale. Non prendiamoci in giro. Le squadre forti si creano dai fuoriclasse che poi fanno diventare tali anche gli allenatori, e in questa Juve ce ne sono pochi, quasi nessuno. Nemmeno giocatori meno famosi ma più utili e funzionali al progetto Sarri ne abbiamo, quindi? Bisogna stare sereni che di momenti così ne passeremo ancora. Ieri la Juve ha disputato un ottimo primo tempo che poteva chiudersi addirittura sul due a zero, senza il miracolo di Strakosha su Ronaldo, e che incredibilmente è terminato in pareggio: questo è stato l'episodio che poi ha segnato il proseguo della partita. L'episodio che ha dato speranza e energia alla Lazio e che ha stroncato la Juve.

Nel secondo tempo sono uscite due squadre completamente diverse rispetto al primo tempo. La Juve, come spesso accade, rallenta, si disunisce, sbaglia, e non avendo alternative valide in panchina, nemmeno si può intervenire per evitare questo. La Lazio è uscita dalla spogliatoi con un piglio diverso e ha meritatamente vinto la partita con dei giocatori veramente di grande valore. Gennaio non è lontano ma non risolverà un granché, almeno si possono porre le basi per un estate di rivoluzione importante, se continuare a vincere è una volontà seria, e se si vuole anche un certo tipo di calcio, allora c'è da lavorare parecchio. Speriamo che basti almeno per vincere in Italia anche quest'anno, perché finanziariamente la squadra non è messa così bene.