In un febbraio carico di impegni, la Juventus passa a Firenze con il minimo sforzo, nonostante una buonissima Fiorentina. Un primo tempo attendista e difensivista quello della squadra bianconera, dovuto evidentemente anche dalla spinta e dalla corsa continua dei giocatori di Pioli, abile ad imbrigliare il centrocampo juventino. Khedira assente, Pjanic mai incisivo, solo il buon Marchisio riesce ad incidere nel primo tempo ed è proprio sulla fascia sinistra che nasce l'episodio dubbio: rigore per mani di Chiellini, ma dopo la valutazione del Var, gli arbitri decidono di fischiare un fuorigioco contro la Fiorentina. Decisivo il tocco involontario di Alex Sandro che non viene considerata giocata ma involontario. Premettendo che questo episodio può essere dubbio, c'era comunque il fallo prima proprio sul brasiliano, evidente sopratutto considerando il metro di giudizio di Guida, poco "permissivo" ieri sera.

LE SOLITE POLEMICHE

Ma ovviamente troviamo le solite polemiche, neanche aizzate dai tifosi fiorentini, piuttosto da giornalisti che non perdono occasione di gettare fango su una decisione in ogni caso poco contestabile nel complesso. Si ok, la Juventus ha giocato al piccolo trotto, meglio sicuramente nel secondo tempo, ma la partita di Allegri era questa: far "sfogare" la qualità fiorentina per poi cercare di decidere il match con delle giocate. Ed è proprio l'ex a decidere la partita su punizione, con evidente errore di Sportiello che prende il gol sul proprio palo. Fatto sta che la Juventus ha voluto gestire il match, senza forzare troppo, considerando le numerose partite che dovrà affrontare in febbraio. Il match poi è stato firmato anche dal "solito" Higuain, come al solito decisivo nel gioco nei gol della Juventus.

LA JUVE DI ALLEGRI COME QUELLA DI CAPELLO

E sembra una Juventus simile a quella di Capello, che gestiva le partite per poi risolverle con delle giocate. Non mi riferisco alla rosa, evidentemente superiore quella del tecnico friulano: i tifosi juventini si augurano che non sia così sopratutto per quanto riguarda i risultati, se consideriamo che la Juve di Capello non è mai andata molto avanti in Champions League. Ovviamente, la Juve non può e non deve essere questa martedì contro il Tottenham, ecco perché mi aspetto una brillantezza maggiore dei bianconeri, in quantità e qualità. 

Ma le partite passano anche dal saperle gestire, non per forza "dominandole" sul piano del gioco. Un messaggio indirizzato a chi continua ad infangare la società. 

Una Juventus più che brutta... vincente

A buon intenditor...