La Juve sempre attenta a rinforzarsi anno dopo anno nonostante le partenze eccellenti è al lavoro su più fronti per migliorare la sua - già ben dotata - rosa. Dopo le partenze di Asamoah e Lichtsteiner, i rumors e gli interrogativi sulla permanenza di Higuain, Dybala, Pjanic, i bianconeri affondano i colpi Emre Can e Joao Cancelo, ma non sembra avere intenzione di fermarsi; infatti sembra ancora nell'aria il vero colpo dell'estate: si parla di Milinkovic-Savic soprattutto, Martial, Icardi, Godin, Boateng, tra i nomi più illustri.

La Juve pur avendo avuto già una rosa ampia e di alto livello lo scorso anno, è riuscita a conquistare uno scudetto che ha un sapore particolarmente dolce, in quanto combattuto e conquistato impilando vittorie su vittorie, tenendo il ritmo di un Napoli straordinario. Non è però passato inosservato il modo in cui le vittorie sono arrivate, ossia atraverso un gioco spesso improvvisato, poco studiato, in assenza totale di tattica. Quest'ultima non è il cavallo di battaglia di Max Allegri, che fa delle intuizioni il suo punto di forza, ritenendo la tattica morbosa e scolastica.

Sarà pur vero che l'atteggiamento tattico da solo non porti necessariamente ai successi - Napoli insegna - ma è anche vero che alcuni punti buttati dai bianconeri vengono da prestazioni di basso livello, accompagnate da stanchezza e insicurezza dei singoli, le quali rischiavano anche di pregiudicare l'esito del campionato. Altre vittorie con squadre minori sono arrivate nel medesimo modo, facendo storcere il naso ai tifosi più esigenti. Ma cosa manca nell'atteggiamento tattico che se trovato può dare una marcia in più, specialmente in vista della riconferma nel difficile campionato 18/19, in arrivo il 19 Agosto?
Per prima cosa il caso Higuain. Giocatore devastante in area di rigore avversaria, ha dato spazio alla generosità abbassandosi per recuperare palle e fare da sponda. Lodevole. Ma Allegri non ha considerato l'evidente calo morale di Gonzalo, che lontano dalla porta soffre la stanchezza, non riuscendo nel finale a trovare palloni e giocate. Riportandolo da solo in area, senza farlo abbassare troppo ma mantenendo la posizione offensiva, potrebbe dare sfogo ai suoi colpi e magari dare vita a contropiedi accompagnati dagli esterni. Giovamento per il suo morale che gli darebbe maggiore sicurezza. Mercato permettendo..

Come non parlare di Dybala, che quest'anno era partito a mille, per poi spegnersi leggermente sul finale. Essendo un giocatore dinamico e poco fisico, potrebbe anche trovare maggiori spazi sull'ala esterna, dove potrebbe dare sfogo a dribbling e tiri a giro che sono senz'altro sue qualità, magari trovando meno gol ma più assist e continuità.

Altro punto è il passaggio di Mario Mandzukic da ala a punta, suo ruolo naturale, nel quale si spende meno ma può regalare la zuccata decisiva.

E ancora: Pjanic. A volte discontinuo, si è adeguato al ruolo di regia con buoni risultati. Eppure non riesce a tenere spesso le marcature in entrata, rischiando spesso interventi da sanzione. Con il giusto acquisto di qualità nel suo ruolo, si potrebbe pensare di avanzarlo trequartista dietro la punta alla Snejder nell'anno del triplete interista, dove sarebbe libero dalle marcature strette della propria metà campo, aumentando i rifornimenti in avanti e magari anche segnando più gol.

Infine la difesa. Seppur questa non abbia molto da migliorare, a volte è parsa stanca, lenta nel giro palla e scordinata. Poichè la maggior parte delle azioni partono proprio dai difensori, bisognerebbe chiudere maggiormente gli spazi tra un difensore e l'altro, lasciando l'uscita a regista e terzini(molto veloci), mantenendo i centrali in posizione.

A queste supposizioni sui ruoli aggiungo maggiori allenamenti su inserimeti, i cosiddetti "uno-due veloci", primo controllo e movimenti senza palla, che porterebbero dinamicità ad uno schieramento statico e con giocate troppo affidate ai colpi dei singoli. 

La Juventus e Allegri sanno bene quel che fanno, i risultati parlano da sè, ma bisogna essere umili e cercare di migliorare dove si può, per evitare che quel tracollo che molti auspicano a questa squadra non arrivi. O comunque più tardi possibile.