Che sono tifoso della Juventus lo sapete ormai tutti, che ho 47 anni forse no.
Ho fatto questa premessa iniziale semplicemente perché è proprio da qui che voglio iniziare oggi. Il primo ricordo calcistico che ho sono i Mondiali di Spagna '82, avevo dieci anni, ma ricordo ancora perfettamente quell'estate e quella gioia.
Poi crescendo, la Juve del Trap, le prime vittorie, l'indescrivibile dolore per l'Heysel, e pensare che ancora oggi c'è chi specula e offende la memoria e quelle vittime, poi i momenti bui, Marchesi, Maifredi, di nuovo le vittorie importanti con Lippi, poi il buio ancora del 2006, Del Neri, Ferrara, Boumsong, Elia, Martinez, fino alla luce del 2011 ad oggi.
Insomma, tante situazioni, ma mai e poi mai sono arrivato a non essere felice o addirittura schifare uno scudetto, nemmeno dopo otto consecutivi.
Non riesco a capire come dei tifosi possano arrivare a non essere felici per uno scudetto o una Coppa Italia, dire che non va festeggiato, a dare per scontato che sia tutto semplice. Poi, magari, sono i primi ad attaccare la società al primo anno senza arrivarci. Che siano i tifosi di altre squadre a voler sminuire o a non dare importanza alle nostre vittorie ci può stare, è ovvio che piuttosto di complimentarsi o dare soddisfazioni a rivali, è molto più semplice tentare di sminuire, poi al primo loro successo, prontamente lo scudetto tornerebbe importante, ovviamente, ma che i primi siano i tifosi bianconeri è assurdo.
Io li chiamo la nuova generazione di tifosi, i 2.0, immagino siano giovani che hanno vissuto solo gli ultimi anni e non sappiano nulla della Serie B, e di altre delusioni, e nemmeno degli insulti e dell'odio che provengono da molte tifoserie.

Personalmente, ammetto che gli ultimi campionati vinti già a metà stagione non siano stati estremamente entusiasmanti, ma da qui a non sentirli importanti ce ne passa. Anche perché gli stimoli che arrivano dall'esterno non mancano mai. Già nel 2014 dopo i tre scudetti di Conte, ci pensò il leccese in persona a darci nuovi stimoli, lasciandoci il primo giorno di ritiro per seguire il proprio ego, e definendoci "finiti". Così l'odiato e sopravvalutato mister pugliese, diventò in attimo un top allenatore che aveva lasciato la Juve in balia di se stessa e in mano ad Allegri, che nessuno voleva, e che non aveva credito da nessuno. Mai come in quel momento ho desiderato tanto vincere uno scudetto, e sono stati cinque consecutivi.
Siamo arrivati a otto e magicamente sono arrivati, piovuti dal cielo, nuovi grandiosi stimoli per arrivare al nono... e poi al decimo. Il primo, più importante stimolo, ce lo ha dato proprio la nostra società, lasciando la confort zone Allegri, per una nuova avventura con Sarri. Un cambio radicale che tocca il profondo della filosofia della Juventus, dopo anni di vittorie, si vuole provare a continuare a vincere ma tramite il gioco e un'idea innovativa.
Già questo ha portato molti detrattori a dire che la Juve, per DNA, non può essere anche bella, e così il prima esaltato Sarri napoletano e vincitore in Europa League con il Chelsea è già diventato bersaglio di molte critiche. Quindi già questo "stimolo" basterebbe, ma c'è altro.
Dopo otto anni, c'è voglia di cambiamento, i rivali sono uniti dalla voglia che indipendentemente da chi sarà, l'importante è che non sia ancora la Juve a vincere, quindi anche giornalisti, opinionisti, stanno respirando l'aria del cambiamento. Il mercato della Juventus è stato un fallimento mentre quello di altre squadre è stato perfetto. Paratici ha sbagliato tutto e ha preso lezioni di mercato da tutti. Un po come lo scorso anno da Leonardo nell'ambito dell'operazione Higuain, Bonucci Caldara, ricordate? Vedremo.
Poi c'è l'Inter con "quello là", e forse è lo stimolo più grande.
Non è invidia o paura, ma una questione etica e di buon senso.
Dopo vent'anni di Juventus non lo doveva fare.
Non venitemi a fare la morale sulla questione del professionismo, dei soldi, e che uno è libero di gestire il proprio lavoro. Ci sono dei limiti, ci sono delle scelte che un uomo nella vita prende, e come tali vanno giudicate. Prima di lui altri hanno fatto scelte diverse, Marchisio ulteriormente. Mai un Del Piero sarebbe andato all'Inter o Zanetti alla Juve, Totti alla Lazio ecc... Ne hanno dette di ogni, dopato, ladro, pregiudicato, ha sempre rappresentato il simbolo di juventinita', tanto odiata, il tifo organizzato ufficiale aveva intimato la società Inter a non prendere "quello là" perché non rappresentava l'etica e l'onestà di quella squadra.

E oggi? Tutto dimenticato?
Mi chiedo come può esaltarsi, gioire, tarantolarsi in quel modo con quella gente? Non è umano. Per i tifosi dell'Inter non mi interessa niente, loro hanno la passione per la propria squadra e questo è, ma lui ha proprio sbagliato. Poteva scegliere qualsiasi squadra per tornare in corsa, ha scelto proprio quella sbagliata e lo ha fatto apposta. Lui vuole battere la Juve, lo vuole fare ancora una volta per riempire il proprio ego, non per passione e amore per l'inter, quello non lo può avere.

Non lo odio, non lo insultero' mai, ma un uomo si giudica dalle proprie scelte (uomo e scelte sportive ovviamente) e per tali sue scelte e per tutto il movimento che gli sta andando dietro, questo scudetto lo voglio a tutti i costi.
I tifosi della Juventus, quelli seri, sanno di cosa si tratta, e so che questo scudetto lo vorranno più di altri.

Grazie, Conte, perché ci hai ridato la voglia di vincere.