La sconfitta della Juventus contro l'Atletico Madrid è una sconfitta che non deve preoccupare più di tanto, sempre che non venga presa sotto gamba. Il calcio agostano è pieno di insidie e spesso chi vince ad agosto perde a maggio. I giocatori bianconeri sono sembrati appesantiti e questo può dipendere da una preparazione settimanale decisamente su di tono, visto che Allegri vuole correre già da domenica con il Sassuolo, optando quindi per carichi di lavoro più leggeri in questa settimana. Caricare prima, per correre quando serve.

Certo è, che qualche considerazione va fatta, senza cadere nel tranello del risultato: esaltarsi dopo la partita con il Barcellona, e demotivarsi dopo la batosta con l'Atletico. Ci sono tre valutazioni necessarie.

1) Il terzino sinistro è una criticità. Alex Sandro sembra la fotocopia in bianco e nero del terzino brasiliano degli esordi in maglia juventina. Ci si chiede come sia stato possibile arrivare a questo punto. Il giocatore è distratto, non salta l'uomo e non sa più crossare. Spesso sembra correre senza comprendere cosa stia facendo. Utilizzare un calciatore così, significa esporre il fianco all'avversario e perdere il confronto. Luca Pellegrini è un'alternativa, ma non sufficiente. Indipendentemente dall'uscita di Alex Sandro, l'acquisto di un elemento per la fascia (era) è la priorità.

2) I giovani. Cosa vuol fare la Juventus dei giovani in rosa? Ha senso insistere su di loro per il calcio agostano e poi relegarli in panchina se non in tribuna?  Fagioli è un ottimo calciatore, forse un campione, ma vederlo interno di centrocampo mi sembra una scelta poco lungimirante. Al posto di Paredes, la Juventus dovrebbe mostrare coraggio e puntare sul giovane regista, lì dove da molto manca un Pirlo (con le debite differenze attuali) o comunque un giocatore di pensiero. Fagioli ha fisico, geometrie e pensiero rapido. Fagioli in regia significherebbe dare a Locatelli l'opportunità di inserirsi nella manovra d'attacco, così come molto bene ha fatto all'Europeo.

3) Si dice che Allegri abbia cambiato modo di giocare: più possesso palla, più rapidità e più verticalizzazioni, con l'intenzione di segnare più gol a partita, abbandonando un poco il corto muso. Me lo auguro, così come se lo augurano i molti tifosi bianconeri. Bremer dà sicurezza, Bonucci ripartenza dal basso, ma un Gatti o comunque un altro marcatore darebbe più garanzie alla difesa. Con un ottimo regista (torniamo al punto 2), due marcatori sarebbero sufficienti per alzare il baricentro. Ci vuole coraggio, cosa che fin qui, Allegri, non ha mai dimostrato.