Mandzukic e Higuain: questi inizialmente erano i nomi nella lista partenti di Fabio Paratici, infatti anche per le parole pronunciate nella sua prima conferenza stampa di Maurizio Sarri sembravano loro i due giocatori fuori dal progetto bianconero. Invece il tempo e la volontà dei giocatori potrebbero cambiare le carte in tavola e di conseguenza i piani di Paratici spingendo lo stesso a cedere giocatori che fino ad un mese fa sembravano essere incedibili. I reparti da sfoltire sono due e sono ben noti: centrocampo ed attacco. È lì che la Juventus sembra essere in sovrannumero ed é lì che c’è la necessità di sfoltire, ma gli stipendi e l'età dei calciatori sembrano spaventare i possibili club acquirenti e perciò c'è stata la necessità di cambiare i piani in corsa.

Per questa ragione la prima pedina ad essere stata ceduta è stato quel Moise Kean che da tutti gli addetti ai lavori è sempre stato indicato come l'attacante della Juventus e dell'Italia del futuro. Ma trenta milioni più bonus per un ragazzo di diciannove anni ed a scadenza di contratto sono difficili da rifiutare così come era difficile da gestire la volontà del ragazzo di giocare, cosa che sarebbe potuta risultare difficile in una squadra come la Juventus ma molto più semplice nell’Everton. Questo naturalmente non placherà le proteste dei tanti tifosi juventini che vedevano in Moise il futuro della squadra ma in ogni caso la società pur non avendo ottenuto la recompra è riuscita ad ottenere una prelazione sulla futura vendita del calciatore. 

Ma fin qui nulla di strano, semplici dinamiche del mercato, questo è il bello ed il brutto del calcio; ma la vera bomba è scoppiata ieri quando è uscita la notizia del possibile scambio tra Dybala e Lukaku. Una bomba che ha portato a numerose discussioni tra gli stessi tifosi divisi tra chi è assolutamente favorevole alla sua cessione e tra chi invece risulta essere contrario vedendo nella Joya un vero campione. Dybala ha da sempre, nelle idee dei tifosi, rappresentato il simbolo di questo nuovo corso juventino, il simbolo della rinascita bianconera dopo anni difficili. Queste sensazioni sono state captate anche dalla Juventus che due stagioni orsono decise di affidargli la maglia piu pesante dello spogliatoio: quella numero dieci che fu di Pogba e di Del Piero. È proprio come questi due giocatori Dybala sembra essere accomunato dal medesimo destino, un futuro lontano da Torino e dal suo Allianz Stadium. 

Ma i tifosi della Juventus sono abituati a questo eterno andirivieni e alla fine l’unica cosa che conta è che deve contare è la squadra facendo proprio il brocardo secondo il quale i giocatori vanno e vengono mentre la maglia resta. Certo il dispiacere c'è e rimane forte ma sicuramente presto questo sarà sostituito dalla gioia provata dopo il primo goal del nuovo attaccante bianconero, magari quel goal che permetterà alla squadra di raggiungere gli obiettivi fissati dalla società e non anche ora raggiunti. Il tifoso qui dovrà solo avere fiducia nella società anche se solo il tempo ci dirà se le scelte fatte saranno corrette o sbagliate.