Occorre ammetterlo: più di un tifoso juventino vedendo il sorteggio dei quarti di Champions avrà tirato un sospiro di sollievo. Apparentemente, l’accoppiamento con l’Ajax non era certo il più pericoloso. Nell’urna di Nyon, infatti, vagavano, pericolose come serpenti velenosi, le palline contenenti i nomi di Barcellona, Liverpool e Manchester City. Sulla carta, la sfida con una di quelle squadre sarebbe stata certamente più complicata. Invece, per la Vecchia Signora, Julio Cesar ha estratto i lanceri.

Analizzando la compagine di Amsterdam in modo approfondito, però, si scoprono dati affascinanti e pericoli incombenti per i bianconeri. Si parta dai numeri spiccioli. Questi valoro possono non avere un grande significato, ma fungono sempre da ottima radiografia di un avversario. Nell’attuale Champions League, considerando le sfide dalla fase a gironi, l’Ajax ha conquistato 4 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta. Sono cifre migliori di quelle dei bianconeri che hanno totalizzato 5 successi, ma sono stati battuti in ben 3 occasioni. Entrambe le squadre hanno affrontato avversari molto forti, di prim’ordine. Se la Juve ha dovuto vedersela con il Manchester United e l’Atletico Madrid, gli uomini di ten Hag hanno combattuto con Bayern Monaco e Real. Insomma, tanta roba.

E’ molto interessante pure il dato relativo alle reti. In 8 match disputati, l’Ajax dispone di 16 centri all’attivo e 7 al passivo. Tali numeri hanno un significato importante e denotano la grande abilità dei biancorossi nel segnare. Gli olandesi viaggiano alla media di 2 realizzazioni ogni gara. Esiste un rovescio della medaglia: i ragazzi di ten Hag non sono proprio invulnerabili avendo patito quasi un gol ogni 90 minuti. Dal canto suo, la Juve ha realizzato 12 centri e ne ha subiti 6. Se il dato relativo alle reti al passivo è piuttosto simile, impressiona la differenza riferita a quello dei gol messi a segno. I lanceri paiono nettamente più incisivi. Da sottolineare, però, che la Vecchia Signora è stata in grado di aggiudicarsi ben 5 clean sheet in 8 sfide, mentre l’Ajax ha tenuto la porta inviolata solo in 3 occasioni contro AEK e Benfica (non proprio autentiche armate).

L’analisi aritmetica della situazione prosegue sulla base dei singoli giocatori. Il miglior marcatore dei lanceri è un certo Dusan Tadic. L’attaccante esterno, classe 1989, viene sovente schierato al centro dell’attacco. In questa Champions League, ha già messo a segno ben 6 reti. Davanti a lui, solo mostri sacri come Messi e Lewandowski che hanno totalizzato 8 gol. Si direbbe: “un cecchino”. La stagione del serbo non impressiona solo a livello della massima competizione europea per club, ma pure negli altri tornei. Sono 29 centri stagionali in 43 sfide. Significa più di un gol ogni partita e mezzo. Sono numeri devastanti che preoccupano Chiellini e compagni. Se si guarda il dato degli assist, si resta nuovamente sbigottiti. In questa stagione, Tadic ha effettuato il passaggio decisivo per ben 16 volte. Da questo punto di vista, il suo compagno di reparto, Hakim Ziyech, vanta esattamente il medesimo dato. Fortunatamente per la Juve segna con una frequenza minore rispetto al collega anche se, pure lui che in effetti gioca come esterno offensivo, in quest’annata ha totalizzato 18 centri (2 in Champions) in 37 match. Seguono Huntelaar, vecchia conoscenza del calcio italiano, con 15 centri stagionali in 34 sfide e Neres che ha segnato 8 volte in 40 incontri. A favore di quest’ultimo, però, è il dato degli assist: 13. La Juve spera di poter rispondere con i numeri di Cristiano Ronaldo che vanta ben 24 gol in 33 presenze stagionali. Sono cifre nettamente migliori rispetto a quelle di Dybala. La Joya è bloccata a 9 centri in 35 gare. Il dato si ribalta se si guarda alla Champions League dove l’argentino è il miglior marcatore bianconero con 5 gol. Segue CR7 a quota 4. Attenzione, poi, a Mandzukic che ha messo a segno 9 reti (solo una in Champions) in 29 presenze. E’ chiaro che questi dati, favorevoli ai lanceri, devono essere rapportati anche al valore dei campionati. Con tutto il rispetto per l’Eredivise, la serie A è un’altra cosa…

Spiegata matematicamente la faccenda, si passi al punto di vista pratico. L’Ajax gioca un calcio molto tecnico e corre come se non vi fosse un domani. E’ una squadra composta da giovani atleti che vantano un’aerobica formidabile, ma anche importante forza fisica e un piede molto educato. Sanno trattare il pallone in maniera egregia e lo hanno dimostrato a tutto il mondo nella doppia sfida contro il Real Madrid. Detto dei problemi dei Galcticos, nessuno, in Champions League, aveva mai realizzato 4 gol al Bernabeu. Gioco di prima ed errori tecnici ridotti a zero. De Jong è un centrocampista semplicemente formidabile. Nonostante i suoi 21 anni, ha una personalità da veterano e illumina la manovra da vero top player. Non a caso, il Barcellona si è assicurato il cartellino del giocatore per una cifra vicina ai 75 milioni di euro più bonus. In difesa, i lanceri mescolano l’esperienza di Blind alla freschezza di De Ligt, altro calciatore fenomenale sul quale hanno gettato gli occhi in tanti, Juve compresa. Il terzino sinistro è un certo Tagliafico del quale si sentirà parlare sovente anche in chiave “Seleccion argentina” e che potrebbe essere l’erede di Marcelo al Real Madrid.

A quanto affermato occorre aggiungere la spensieratezza con cui gli olandesi affronteranno la doppia sfida ai bianconeri e la consapevolezza di poter riuscire nell'impresa. In questo oceano di positività, stona un solo dato: l’Ajax è secondo nel campionato olandese dietro al PSV. Una compagine simile, in un torneo come l’Eredivise, potrebbe stravincere. Invece no.

Che sia sintomo di inesperienza? Proprio su questo, la Juventus deve trovare un appiglio. I bianconeri sono una compagine che vanta molte più conoscenze rispetto ai giovani terribili di cui dispongono i lanceri. Occorre porle assolutamente sul piatto della bilancia. In ogni caso, la Vecchia Signora è una squadra formidabile è ha tutte le carte in regola per riuscire a centrare il passaggio alla semifinale. Dovrà avere pazienza, non farsi prendere dalla frenesia dettata dalla foga con la quale potrebbero affrontare la sfida i ragazzi di ten Hag.
Con la speranza di avere a disposizione Cristiano Ronaldo, giocatori come il lusitano, Khedira, Mandzukic, Pjanic e compagni hanno tutte le potenzialità per centrare l’obiettivo. Allegri, poi, è un mago nel riuscire ad adattare la sua compagine alle necessità del momento e tale dote sarà ancora più importante se, ahimè, CR7 non dovesse recuperare in tempo.