Per 80 minuti e poco più, nella sfida di ieri dello Stadium, si è vista probabilmente la miglior Juventus della stagione. Una squadra, quella di Massimiliano Allegri, capace di mettere sotto lo United anche con metà della rosa non al meglio (pensiamo alle assenze di Bernardeschi e Costa, o agli acciaccati Mandzukic e Cancelo in panchina). Decisivi, quasi a sorpresa, erano stati fino a quel punto Rodrigo Bentancur, che aveva dominato a centrocampo, e Mattia De Sciglio, che tanto bene aveva imbrigliato il diretto avversario Martial. Proprio l'uscita dal campo dell'ex milanista, avvenuta in seguito all'ingresso di Fellaini nelle fila degli ospiti, si è rivelata fatale.

SERVIVA QUESTO CAMBIO? - Con l'ingresso di Barzagli e il conseguente passaggio alla difesa a 3, la Juventus ha infatti regalato la sua fascia destra allo United. A chiudere su Martial e il neo entrato Mata, infatti, c'erano solo Cuadrado (errore da matita rossa quello che poteva ammazzare la gara prima del pareggio) e lo stremato Bentancur, che tanto fatica hanno fatto ad arginare la carica dei Red Devils dopo 80' minuti giocati al massimo.
Il primo gol nasce da uno scambio proprio su quella fascia e, dopo qualche secondo, Pogba viene scioccamente atterrato da Matuidi al limite dell'area.
Il secondo gol, avvenuto per un altro fallo sciocco (stavolta proprio di Barzagli), è stata una conferma di come la difesa della Juve soffra sui cross, in particolare da calcio piazzato.
A mente fredda, e con tutto il rispetto per Barzagli e la sua gloriosa carriera, serviva davvero questo cambio? Perchè non Benatia, che ha dimostrato di essere nettamente più in forma rispetto al difensore italiano? Ma poi, serviva davvero difendere uno striminzito 1-0 con uno United in bambola che, nonostante l'ingresso di Fellaini, ancora non aveva creato vere e proprie palle gol?

MAX, UN PO' DI CORAGGIO! - Non è la prima volta che Massimiliano Allegri, per difendere il risultato, si affida all'esperienza di Barzagli e al passaggio alla difesa a tre. Ma, mentre in altre occasioni la fortuna ha sorriso al tecnico livornese, ieri la sua mossa gli si è ritorta contro. Abbassarsi a difendere in Europa, specialmente in una partita che stavi dominando dal primo minuto, è sicuramente controproducente.
L'impressione, avuta anche in altre occasioni nelle stagioni precedenti, come a Monaco di Baviera nel 2016, è che il mister abbia paura di continuare ad offendere, di cercare il gol della tranquillità, preferendo abbassare i ritmi e portare a casa il risultato che sta maturando.

Come detto prima, in campionato contro squadre come Bologna o Frosinone (con tutto il rispetto) questa mossa può anche funzionare, ma se contro ti trovi giocatori come Pogba, Martial e Mata, che possono piazzarti la giocata decisiva in qualsiasi momento, tenere troppo in vita l'avversario, dargli ossigeno, non è mai una mossa saggia.