Continua a tenere banco in quel di Vinovo il futuro di Allegri. Alcune indiscrezioni parlano d'addio, altre di rinnovo, ma proviamo ad ipotizzare il futuro della Juventus con o senza il tecnico ex Milan e Cagliari.

Allegri resta. La permanenza, garantirebbe una solida base soprattutto mentale da cui ripartire. Con due/tre innesti di rilievo come potrebbero essere Emre Can e Morata e lo svecchiamento del reparto difensivo con Caldara e Darmian in sostituzione di Barzagli e Lichsteiner, le ambizioni di dominio in Italia potrebbero continuare a persistere così come quelle riguardanti la Champions, anche se, servirebbero nuove idee tattiche, dato che il 4-2-3-1 "Allegriano" ha perso col tempo l'effetto sorpresa e il 4-3-3 non risalta al meglio le qualità del numero 10 su cui modellare la rosa. 

Allegri via. Un addio darebbe il via ad un nuovo ciclo e quindi a un "anno 0". Molto dipenderà dalla finale di Coppa Italia contro il Milan. E' evidente come in casa Juve, servano nuovi stimoli, vincere è bello, ma quando si vince da troppo tempo, l'appagamento può giocare un brutto scherzo e al primo stop salta l'equilibrio all'interno dello spogliatoio (vedi conferenza di Crotone e presunta lite interna). E' altrettanto evidente come Allegri non abbia più l'ambiente in pugno, per cui "i saluti" se per certi aspetti si potrebbero evitare, per altri sono d'obbligo.

La rosa dei sostituti, però, non è delle più "belle". Al momento, sono solo due i nomi a disposizione ed in entrambi i casi si tratterebbe di un ritorno. Il primo è Carlo Ancelotti, tecnico bianconero dal 1999 al 2001. L' allenatore, in precedenza del Bayern, porterebbe un' ulteriore mentalità internazionale, ma l'ambiente lo accoglierebbe nei migliore dei modi? La storia insegna che le minestre riscaldate non sempre sono buone.

Altro nome, anche in questo caso ex, è quello di Antonio Conte che a giugno lascerà il Chelsea. Conte vince i 3 dei 6 quasi 7 scudetti consecutivi del club bianconero, prima di lasciare, a sorpresa, il posto ad Allegri. I rapporti con l'ambiente sono stati logorati da delle dichiarazioni non proprio belle e ancora pesa, sulla testa del tecnico pugliese, "il ristorante da 100 con 10 euro". I risultati raccolti con i Blues non sono dei migliori. 

Perché la Juve non prova l'assalto a Inzaghi della Lazio? Allenatore giovane e talentuoso, con idee tattiche di rilievo e mentalità vincente con quello che ha a disposizione, senza fare richieste monstre. E' vero, trattare con Lotito non è facile, ma quello che conta è la volontà dell' allenatore e quella, nel caso di un progetto duraturo, potrebbe fare la differenza.