Dopo la scialba prestazione di Siviglia che, nonostante la partitaccia dei nostri, ci ha consentito la qualificazione quasi certa agli ottavi di Champions, e per di più come primi nel girone, riflettevo sull’impatto che fino ad oggi hanno avuto i nuovi acquisti della Juventus. Credo che sia fuori dubbio che al Pizjuán i peggiori in campo sono stati Alves e Pjanic. Il primo, ahinoi, fa sorgere il dubbio che sia venuto a Torino a svernare. Qualora non cambiasse registro, bisognerebbe liberarsene quanto prima e, soprattutto, non commettere l’errore di vendere il guarriero svizzero. Se lo scopo per il quale vengono acquistati questi ex fuoriclasse è l’esperienza in campo internazionale, mi sembra che si sia bucato completamente l’obiettivo. Proprio in coppa, fino ad oggi, il brasiliano è apparso non più all’altezza dei ritmi e delle tensioni del massimo torneo europeo. L’impressione è quella di un giocatore indisciplinato, che gioca con leggerezza nonché per niente a suo agio con i dettami tattici di Allegri (anche noi, a onor del vero, siamo un po' disorientati dalle scelte tattiche del nostro mister in questo primo scrorcio di stagione). Il bosniaco fino ad oggi si è rivelato un flop clamoroso. Sembra la versione in mediana del buon Vucinic. Grande tecnica abbinata a incostanza che a tratti diventa perniciosa indolenza. Devo dire che Allegri ci ha messo del suo. Il suo inquadramento tattico non è ancora definitivo. Quasi mai ha giocato due partite di seguito nello stesso ruolo. Cionondimeno, di opportunità per dimostrare il suo valore ne ha avute fin troppe, e ha fatto bene il nostro tecnico a toglierlo dal campo in Spagna nel momento topico del match. Ad oggi il ragazzo è stato utilizzato in tutte le posizioni del centrocampo. Davanti alla difesa; da interno di sinistra alla Pogba, e anche da interno destro. Infine, è stato impiegato financo come trequartista, ma anche in quella occasione con scarsi risultati. In definitiva, oltre pochi goal e qualche assist, Pjanic non ha ancora dato l’idea di essere all’altezza di giocare in una grande squadra. A mio parere – fermo restando che cercherei quanto prima un centrocampista di assoluto livello – per poter ottenere il massimo da un giocatore di questa tipologia, è indispensabile tenerlo il più possibile vicino alla porta avversaria e liberarlo da compiti di copertura. Ci lamentavamo della mollezza e del gigioneggiare di Paul, ma Pjanic da questo punto di vista è anche peggio. Il giudizio sul Pepita è nel complesso positivo. Le prestazioni non sempre sono state di livello eccelso, ma i goal li ha fatti, ma soprattutto ha dimostrato di sapersi sacrificare per la squadra quando ce n’è stato bisogno. Un atteggiamento che non è scontato da parte di chi è abituato a vivere solo ed esclusivamente per il goal e che proviene da una squadra che era tutta finalizzata a farlo rendere al meglio. A ben vedere, però, anche da Higuain (costato uno sproposito, è bene ricordarlo) ci si aspettava qualcosa di più. Per lui vale l’attenuante delle numerose assenze nel reparto. Allegri è stato obbligato a dargli una collocazione tattica in stile Dybala, limitandone di fatto l'efficacia realizzativa,. In ogni caso, l’argentino spalle alla porta è un insulto agli dei del calcio. Spero che, quanto prima, torni a ricoprire la posizione nella quale è indubbiamente tra i tre migliori al mondo. Riguardo a Pjaca, al momento è per forza di cose ingiudicabile. Non mi è piaciuto affatto l'omertà e la confusione che si è creta intorno alla questione del suo infortunio. Se è grave come sembra, forse bisognerà pensare ad un quinto attaccante o mezzapunta che infoltisca il reparto. Benatia, infine, quando ha giocato è stato sempre all’altezza della situazione. Del resto inserirsi in un reparto così rodato è più facile per chiunque. Semmai, l’unico dubbio che permane riguarda la sua tenuta atletica. La lunga scia di infortuni che ne ha caratterizzato la carriera negli anni tedeschi, continua a colpirlo, pertanto il suo utilizzo purtroppo non può ancora essere continuo. Spero che, come Sami, nel tempo si riesca a recuperarlo definitivamente. In modo sintetico, credo di aver descritto un bilancio dell’inserimento dei nuovi arrivati non del tutto positivo, anzi nel caso di Alves e Pjanic abbastana negativo. Ovviamente esprimere giudizi definitivi a novembre è chiaramente inappropriato. E' anche vero purtuttavia che se siamo primi in campionato e nel girone di champions lo dobbiamo esclusivamente alla stessa squadra dello scorso anno, per di più privata di Paul Pogba (non certo uno qualsiasi). E ciò, se da un lato conferma la compattezza e la validità della nostra vecchia rosa, dall'altro un po' lascia basiti. Come tutti sanno, la campagna acquisti di questa estate ha avuto come scopo precipuo quello di arrivare fino in fondo in champions, perciò qualora le prestazioni dei nuovi non saliranno presto di livello, il tanto agognato salto di qualità in campo internazionale verrà ulteriormente rimandato, interrompendo una crescita costante e maestosa che va avanti da più di cinque anni. Chiudo con due considerazioni finali. Il centrocampo va assolutamente rinforzato. Se si riuscisse ad avvicinare a Marchisio e Khedira un grande in mediana, saremmo perfetti. Io rimango dell’idea che ci servirebbe un regista vero e un interno di qualità e quantità del livello di Sami e Claudio. Ormai nel calcio moderno gente che non corre, anche se i piedi sono educati, non serve a niente. Insisto sul recupero di Lichsteiner. Stephan è stato tra i protagonisti indiscussi dei nostri ultimi successi, non può essere trattato come uno qualunque e senza rispetto. In una squadra che si sta imborghesendo – purtroppo, per filosofia del mister, aumentano i piedi buoni a discapito dei cuori forti e degli sguardi cattivi – l'apporto di uno svizzero anomalo come lui, cattivo, focoso e volenteroso fino allo sfinimento, oggi più che mai è indispensabile.