La gara con l’Ajax ha confermato il momento non esaltante di Mandzukic, addirittura sostituito da Allegri a mezz’ora dal termine;  forse è la prima volta che succede una cosa del genere - l’attaccante croato è uno dei pupilli del Tecnico bianconero - e già di per sé è una notizia.

Mandzukic  sta  giocando male da diverso tempo, ma Allegri  non lo toglie mai dalla squadra, anzi lo mette dentro anche  se cammina con un piede solo; è il classico giocatore  prediletto dagli  allenatori, per l’impegno e la generosità che dimostra in campo e per il grande attaccamento alla maglia che ne  fanno  un beniamino anche del popolo bianconero.

Però ultimamente qualcosa è cambiato, il gioco offensivo della Juve non funziona più come nel periodo centrale dell’Inverno e Cristiano Ronaldo è costretto a fare gli straordinari; fino ad ora c’è riuscito siglando reti strepitose come quelle contro L’Atletico di Madrid o quella  contro l’Ajax,  ma  di questo passo non può continuare, vale a dire che il peso dell’attacco bianconero non può pesare tutto sulle  sue spalle,  anche lui ha bisogno di aiuto.

Ma a complicare le cose, nella testa di Allegri, ci si è messa anche l’esplosione di Kean, che nelle poche partite disputate fra Nazionale e Juve ha dimostrato di essere già un grande attaccante,  e che  potrebbe  fornire un contributo decisivo al gioco offensivo della squadra  -  il Tecnico bianconero notoriamente  è molto prudente con i giovani, e prima di inserirli in squadra li obbliga  sempre ad una lunga gavetta, la storia ce lo insegna, lo ha fatto con Dybala, con Bernardeschi ecc. -  in proposito  Allegri ha sempre detto che Kean deve stare con i piedi per terra , che deve lavorare e che ci vuole tempo, un ritornello che si conosce a memoria.

Contro l’Ajax, quando ha fatto uscire Mandzukic, anziché fare entrare Kean, come era logico fare, ha preferito inserire Douglas Costa, e per poco non ci vince la partita; ma il brasiliano  è un esterno offensivo e come ruolo non ha niente a che vedere con Mandzukic, che deve fare la punta centrale – l’unico che può fare quel ruolo è Kean perché nell’organico bianconero altri giocatori con quelle caratteristiche non ce ne  sono.

Certo, ci sono gerarchie da rispettare all’interno della squadra e con i giovani bisogna usare prudenza, come giustamente sostiene Allegri, per evitare di bruciarli e di perderli definitivamente;  ma con Kean il discorso è diverso, il giocatore  è già pronto e ha grandi qualità - nessuno come lui è in grado di attaccare gli spazi e di trovare la profondità, e quando è in campo la squadra si trasforma e come per incanto il gioco offensivo acquista concretezza e  pericolosità - per cui vale la pena di rischiare  come del resto hanno fatto  altre grandi società   vedi il Paris Saint Germain che ha lanciato come titolare Kylian Mbappé appena diciassettenne.

Naturalmente bisogna capire la  sofferenza di Allegri,  che da una parte non può rinunciare a Mandzukic,  e dall’altra  non se la sente di relegare definitivamente in panchina Dybala; forse una soluzione  si  potrebbe trovare  con  la conferma del 3-5-2  adottato contro il Milan con risultati eccellenti, con l’arretramento di Bernardeschi  a centrocampo, dove ha dimostrato di giostrare magnificamente, e con CR7  e Kean coppia offensiva  -  in questo modo rimarrebbe fuori Dybala, ma credo che potrebbe essere utilizzato sempre a gara in corso,  un impiego che gli permetterebbe di essere  finalmente  decisivo.