La Juve pian piano cambia mentalità e modo di gestirsi. 
Prima con Emre Can cede e mette la prima clausola ad un suo giocatore, oggi con Mandragora inserisce la prima recompra della sua storia. 

Il centrocampista quest'anno in forza al Crotone, nonostante la retrocessione è stato protagonista di un'ottima stagione conclusa con la convocazione in nazionale di Roberto Mancini. La Juve ha concluso l'operazione con l'Udinese cedendo il giocatore per 20 milioni ma fissando già il diritto di recompra a 24 milioni.
Quella stessa recompra messa su Morata dal Real Madrid ed esercitata un paio di anni fa. 

Un modo per cedere ed incassare soldi dai propri giovani talenti che ovviamente non troverebbero posto in squadra ora come ora, ma anziché prestarli gratuitamente o quasi, con questa modalità si incassa subito ma non si perde del tutto il giocatore che nel caso potrebbe tornare alla basa per una cifra già fissata, è sulla quale la squadra di proprietà, l'udinese in questo caso, non potrebbe farci nulla solo incassare la cifra pattuita, come il Real Madrid fece, appunto, con Morata. 

Un cambio di rotta, questo della Juve, che segna un nuovo modo di intendere il mercato. In stile Real che cerca di ottenere il massimo dai suoi giovani, facendoli crescere in giro ma senza perderne il controllo definitivo, ma allo stesso tempo non prestarli gratuitamente. Soldi freschi che entrano nelle casse bianconere pronti ad essere reinvestiti in altri campioni. 

Questa Juve sembra realmente essere su un altro livello rispetto alla concorrenza in Italia, i numerosi giovani talenti della Juve che ha a disposizione con questo nuovo sistema potrebbero veramente fare intascare alla Juve un sacco di soldi, mantenendo sempre una possibilità di riprendersi i migliori.