Dopo un avvio non entusiasmante molte squadre sono solite avvalersi della sessione invernale del calciomercato per aggiungere dei nuovi tasselli al proprio scacchiere con la speranza di invertire la tendenza e di disputare una seconda metà di campionato migliore. Tra queste squadre, per la prima volta dopo nove anni, figura anche il nome della Juventus che, dopo un avvio con qualche problema e molti dubbi, si ritrova ad inseguire il Milan capolista e a dover colmare un distacco di 10 punti.

E' innegabile che la squadra bianconera abbia evidenti problemi strutturali e logistici, il reparto su tutti maggiormente in difficoltà è il centrocampo che, cavalcando il trend delle scorse stagioni, non offre garanzie e mostra evidenti carenze sia nel palleggio e in fase offensiva sia in fase di non possesso come filtro davanti ad un altro reparto con evidenti problemi: la difesa. La difesa che, nonostante i numeri la posizionano come migliore seconda in Italia, è sempre e costantemente in difficoltà e su cui pesa la scelta di preferire un trentaseienne Chiellini ad un giovane ed integro Romero che fin qui è stato uno dei migliori difensori in Champions e in campionato. La Juventus però ha deciso di voler rinforzare l'attacco, reparto già abbondantemente rifornito quest'estate, con una quarta punta che, vista la situazione economica del club e mondiale, non incida molto sul bilancio. Scelta che inevitabilmente sembra essere legata non solo all'assenza di maglie bianconere che occupano l'area di rigore avversaria nonostante un reparto offensivo extralarge, ma sopratto legata all'impossibilità di ammettere platealmente di aver fallito nuovamente il mercato estivo sottovalutando i problemi emersi nella scorsa stagione sotto la breve gestione Sarriana.

Se Pirlo ha preteso il meglio disponibile facendo il nome di Giroud ai microfoni dei giornalisti, la Juventus, secondo i media, starebbe considerando opzioni meno esose ma altrettanto esperte, due su tutti: Pellè e Quagliarella. Se per il primo tutti ci ricordiamo esclusivamente il rigore clamorosamente sbagliato contro la Germania e nient'altro, per il secondo il discorso è un po' diverso, anche in un articolo di critica come questo è impossibile trovare dei difetti in Quagliarella, in fin dei conti è Fabione l'eterno che, alla veneranda età di 37 anni, riesce ancora a deliziarci con giocate fuori dal comune. 

La Juventus, a quattro mesi dalla fine del mercato estivo, si ritrova a rinorzare un reparto ricco di esterni con una prima punta (Pellè o Llorente) che non gioca da mesi e a cui occorrerà molto tempo prima di poter essere funzionale. Paradossalmente, nonostante a gennaio la squadra non abbia mai fatto follie, sembra essere tornati ai tempi in cui la Juventus si rinforzava con Bendtner o Anelka, giocatori che non avevano giocato per i primi quattro mesi della stagione e che insieme totalizzarono appena 14 presenze con zero gol e zero assist. 

Questo è l'emblema della cattiva gestione da parte della società, l'emblema di un progetto non delineato che si basa esclusivamente sulle opportunità, che nel in molti casi si traducono in plusvalenze future, e lontano da quello che permise alla squadra biaconera di inziare il ciclo di 9 vittorie e di sfiorare la Champions in due occasioni. La società ha deciso di fare il passo più lungo della gamba ingaggiando Cristiano Ronaldo e alterando sensibilmente gli equilibri del mercato bianconero da cui sono arrivati negli anni giocatori mai del tutto funzionali tra loro, giocatori dalla difficile collocazione in un sistema Ronaldocentrico. E adesso, viste le scarse risorse economiche e l'impossibilità di rivoluzionare la rosa in venti giorni, si accontenta di aggiungere al proprio scacchiere un attaccante rodato con la speranza di dimenticare i giganteschi problemi che affliggono la squadra. Per Fabio Quagliarella il discorso fatto in precendenza non vale, il giocatore con la maglia della Samp sta disputando una discreta stagione ma, nonostante l'affetto di tutti, restano molti dubbi sul suo possibile utilizzo alla Juventus. Se ipoteticamente parlando Morata dovesse infortunarsi nuovamente e dovesse restare fuori tutta la stagione, la squadra bianconera potrebbe giocare ogni tre giorni con un giocatore di 37 anni e l'attuale Dybala? Ma soprattutto, Fabio Quagliarella merita di concludere la sua carriera da quarto attaccante alla Juve quando è capitano e stella della Sampdoria?

A gennaio nessuno si aspetta un colpaccio, ma se la Juventus si ritrova ad ingaggiare giocatori come Llorente o Pellè a gennaio significa non solo che per l'ennesimo anno ha fallito il mercato estivo ma soprattutto... che ha toccato il fondo.