Ci sono volte in cui credi di sapere tutto di un giocatore, delle sue caratteristiche, della sua forza. Ci sono anche altre volte in cui siamo portati ad invidiare giocatori di altre squadre, portandoci a svalutare campioni solo perché proviamo invidia o per semplice faziosità. Entrambe le situazioni sopracitate non sono sicuramente applicabili ad un fuoriclasse straordinario, arrivato in serie A da un altro pianeta. Naturalmente stiamo parlando di Cristiano Ronaldo, un mito per molti, calciatore con cui siamo cresciuti e che con noi è cresciuto, che ha segnato un'epoca insieme all'altro marziano del Barcellona. 
Bisogna ritenersi fortunati per averli visti giocare e contendersi lo scettro del più forte del pianeta, ma soprattutto bisogna ringraziare il presidente Agnelli per averlo portato in Italia. 

Cristiano è un giocatore straordinario. Molti erano i dubbi sul suo ambientamento in Serie A, soprattutto dopo le prime partite giocate un po' sottotono. Dopo poche giornate i dubbi sono stati spazzati completamente. 

Ronaldo ha inanellato da quel Juventus-Lazio, una serie di 21 partite in cui ha collezionato 19 gol e 8 assist. Numeri non umani, alla faccia di tutti gli scettici o di chi pensava che arrivati ad una certa età anche un campione del genere sarebbe calato. In realtà fisicamente non è sicuramente il Cristiano visto a Manchester o nei primi anni del Madrid, quando era in grado di fare scatti di 60 metri a 30Km/h e di arrivare in porta con il pallone. Ed è proprio questo che deve darci l'idea di quanto grande sia questo fuoriclasse, immenso.

Ronaldo si è evoluto, ha avuto l'intelligenza tipica dei migliori, di modificare il proprio gioco, a discapito della spettacolarità,ma preservando il suo fisico e la sua resistenza per quei momenti della partita decisivi, quando l'avversario non crede sia possibile, Ronaldo fa la giocata. Uno scatto, un movimento giusto, uno stacco di testa ad un metro da terra, è questo il nuovo Ronaldo della Juventus, l'evoluzione finale di un giocatore ancora affamato di vittorie, esempio per ogni sportivo che punta ad arrivare a certi livelli. Il portoghese è di certo entrato nell'olimpo dei migliori atleti della storia dello sport, guadagnandosi un posto accanto ai vari Pelè, Maradona, Bolt ed ancora  i Phelps, Federer e Nadal eccetera. 

Grazie presidente Agnelli per aver realizzato il sogno di tanti, riportare un campione del genere in Serie A e di riuscire a farcelo godere, anche se non si tifa Juventus, anche se quella maglia la odi, perché lo sport ed il talento a questi livelli non conoscono bandiera, ma va oltre qualsiasi faziosità e provo solo pena per chi con tanta invidia non riesce a riconoscere la grandezza di questo campione.
Forse è semplicemente spaventato dai marziani.