Mario Mandzukic lascia la Juve e va in Qatar; giocherà nell’Al Duhail, la squadra dove milita un altro ex bianconero di nome Benatià, molto rimpianto alla Continassa dove probabilmente e tra non molto, saranno  destinati a rimpiangere anche “Marione”; che è il soprannome con il quale i compagni di squadra erano abituati a chiamare l’attaccante croato.
Mandzukic se ne va dopo quattro anni e mezzo per appena 5,5 milioni d’euro, che è la somma che la Juve incasserà dalla sua cessione. Una miseria; in rapporto al suo valore di attaccante ancora di spessore  internazionale. E  soprattutto se rapportato alle cifre che girano a proposito del mercato degli attaccanti. Basta pensare che Haaland, che è senz'altro uno dei migliori prospetti del calcio europeo per quanto riguarda i giovani attaccanti (19 anni), e che sembra sia già in viaggio per Torino, dovrebbe costare alla Juve 45 milioni (fra clausola rescissoria e commissioni per Mino Raiola), euro più euro meno.

Certo Haaland rappresenta il futuro, e su questo siamo tutti d’accordo. Ma è il presente che non convince nessuno; perché Mandzukic sarebbe stato “il presente”, quello di cui ha assoluto bisogno la squadra bianconera. Soprattutto dopo che Maurizio Sarri ha scoperto CR7-Dybala-Higuain, e si è convinto di dover puntare con continuità sul loro impiego. E di conseguenza è nata la necessità di avere in panchina un attaccante di valore in grado di sostituire sia il Pipita che Ronaldo. Marione, sarebbe stato il presente perché non avrebbe avuto bisogno di un periodo di ambientamento; quello che invece quasi sicuramente servirà ad Haaland, ammesso poi che l’aitante (cm.194x87 kg) norvegese arrivi veramente alla Continassa.

Ed il punto del discorso è proprio questo.
Infatti secondo quanto filtra dall'ambiente bianconero, Erling Haaland non arriverebbe subito a Torino, ma verrebbe lasciato al Salisburgo fino al termine della stagione agonistica; ed arriverebbe soltanto a Giugno 2020 per l’inizio della preparazione estiva. In pratica la Juve sta cercando di giocare d’anticipo sulla nutrita concorrenza europea (Manchester United su tutte) per assicurarsi la nuova stella del calcio norvegese (28 reti nelle ultime 22 partite fra campionato austriaco e Champions League). Per cui se la notizia verrà confermata, da un lato sarà una buona notizia per i tifosi bianconeri, mentre dall’altro sarà senz'altro una notizia cattiva, non solo per loro ma soprattutto per la Juve. E Il motivo  è semplice; significa non aver recepito pienamente il messaggio che è arrivato da Riad. Un messaggio, che al contrario, è stato chiaro e forte in merito alle cause che hanno determinato la debacle con la Lazio; perché di questo si è trattato. Una vera e propria scoppola; dato che si trattava del primo trofeo  a disposizione ed averlo fallito in quel modo non è stato certo bene augurante per il prosieguo della stagione. Non solo, ma la sconfitta contro gli uomini di Simone Inzaghi ha mostrato un volto nuovo della squadra bianconera, fino ad ora sconosciuto; vale a dire quello di non avere più lo strapotere tecnico che fino ad ora gli aveva consentito di dominare in Italia. E soprattutto  ha confermato certe carenze strutturali della formazione , che erano già emerse lo scorso anno con Max Allegri, e che riguardano in particolare  l’attacco e il centrocampo.

Infatti nonostante la presenza di CR7 (ad avviso di chi scrive il miglior goleador al mondo), l’attacco della Juve risulta poco prolifico. Basta vedere i numeri del campionato dove la squadra figura al sesto posto con appena 31 goal realizzati;  dietro a tutte le altre Big e alla capolista Atalanta che di goal ne ha realizzati 43. Ma con la scoperta del tridente Maurizio Sarri sembra aver trovato l’antidoto giusto per risolvere il problema; ed è per questo che risulta incomprensibile sia la rinuncia a Mandzukic che a quella di Haaland. E la domanda più ricorrente che si fa  il popolo bianconero è piuttosto semplice: chi sostituirà CR7 o Higuain in caso di indisponibilità? La risposta, allo stato attuale risulta altrettanto semplice e porta ai nomi di Douglas Costa, Ramsey e Bernardeschi. Per carità tutti giocatori di valore internazionale, ma tutti con le stesse caratteristiche; e che possono giocare da esterni offensivi in un 4-3-3- classico(modulo abbandonato da Sarri),   oppure essere impiegati nel ruolo di trequartista dietro alle punte nel 4-3-1-2 attuato al momento dal tecnico bianconero. Si tratta in ultima analisi di tre giocatori che sono in grado  di sostituire degnamente Paulo Dybala;  ma che non possiedono le qualità dell’attaccante puro come Higuain  o Cristiano Ronaldo.

E le ragioni per cui la Juve segna poco sono da ricercare fino ad ora nello scarso impiego del tridente che Sarri ha utilizzato solo nelle ultime tre partite. E in larga misura alla mancanza di alternative valide sia  a CR7  che ad  Higuain; perché se si va a vedere lo score ad esempio di Douglas Costa risulta  che da quando veste il bianconero ha  segnato 5 goal in 56 presenze; e non ha fatto meglio Bernardeschi che ha siglato 6 reti in 64 presenze. Mentre Ramsey ha messo a segno un solo goal in 8 presenze, e quando era all'Arsenal ha segnato 37 goal in 235 partite. Tutto questo per dire che si tratta di giocatori certamente con caratteristiche offensive, ma che non possono essere considerati  con altrettanta  certezza  dei veri  “uomini goal”. Per dare un’idea di  cosa significa essere un goleador è sufficiente dire che Cristiano Ronaldo da quando è arrivato alla Juve ha segnato 31 goal  in 45 partite.

Un discorso analogo si può fare a proposito del centrocampo bianconero, dove si annida un’altra delle carenze  strutturali della squadra  che la partita di Riad ha confermato in maniera esplicita.Vale a dire la mancanza di un centrocampista con spiccate attitudini di incontrista. Un giocatore che sia capace di contrastare l’azione avversaria nella fase di non possesso palla,  che sappia supportare il lavoro di Pjanic,  e  sia in grado in generale di  aiutare la difesa nel lavoro di contenimento. Anche qui si sta ripetendo in un certo qual modo la vicenda Mandzukic; nel senso che la Juve sta per vendere l’unico giocatore in rosa avente le caratteristiche di incontrista, e che risponde al nome di Emre Can. In proposito sembra che ci sia in ballo una trattativa col Paris San Germain (in stato molto avanzato) per uno scambio alla pari con Paredes. Si tratta di un centrocampista di origine argentina(25 anni)  che è abituato a giocare come regista basso, davanti alla difesa; e che potrebbe essere una valida alternativa a Pjanic, ma non è un giocatore particolarmente abile nella fase difensiva e non sembra in grado di risolvere i problemi del centrocampo bianconero.

Non solo, ma i problemi del centrocampo si stanno riverberando anche sulla difesa, che come è noto continua a subire troppi goal. Nelle ultime partite Sarri ha messo a riposo De Ligt e ha impiegato Demiral  a fianco di Bonucci. Il ragazzo nel complesso non è andato male. Ma non sembra lui in grado  risolvere  il problema dei troppi goal subiti dalla squadra. E poi non è possibile pensare ad un De Ligt perennemente sacrificato in panchina. Allora forse potrebbe servire una inversione di mentalità da parte della guida tecnica. E magari si potrebbe pensare a giocare con tre difensori, quattro centrocampisti e il tridente andaluso argentino. Sarebbe il famoso 3-4-3 che Maurizio Sarri ritiene essere il modulo tattico più difensivo del mondo. E allora dato che si tratta di un modulo difensivo potrebbe valere la pena di provarlo; e quanto meno potrebbe valere la pena di giocare con la difesa a tre; basta pensare che Inter e Atalanta giocano da tempo con tre difensori centrali; e mi pare con discreti risultati.