È iniziato tutto nel 2011 quando, dopo l’approdo di Antonio Conte, la Juventus ha prima sconfitto il Milan nel duello per lo scudetto 2011/12 per poi dare avvio ad un ciclo di vittorie interminabili.
Ora però, dopo quasi un decennio di dominio totale a livello nazionale, sono in molti a chiedersi se la Juve sia davvero arrivata alla fine di questo ciclo vincente. Nel tempo sono cambiate moltissime cose a livello di organico, ma anche a livello dirigenziale, dove l’addio di Marotta sembra aver lasciato il segno in maniera piuttosto evidente. Se prima infatti il club di Torino riusciva a tirare fuori il massimo da acquisti mirati e spesso a parametro zero, o comunque a basso costo (vedesi i vari Pirlo, Pogba, Tevez, Morata), oggi questa capacità sembra non esistere più, tanto da essere arrivati a strapagare giocatori neanche titolari come Ramsey e Rabiot.
Negli anni la Juventus ha saputo rinnovarsi, anche a livello di brand grazie al nuovo logo, ma è sempre mancato quel qualcosa che potesse farla diventare un reale top team europeo. Cosa che, ad oggi, che piaccia o meno, non è affatto: basta osservare i dati e il valore complessivo dei giocatori che compongono la rosa bianconera e confrontarli con quelli di Barcellona, Real Madrid, Liverpool, City e Bayern Monaco, per capire come la Juve sia attualmente lontana da queste realtà.
A livello tecnico il progetto Juve sembra in seria difficoltà: a partire da un allenatore che in un anno non è ancora riuscito ad entrare nella mentalità della società di Agnelli, a cui si aggiungono oggettivi punti deboli della squadra, soprattutto nel reparto di centrocampo, dove non esiste nemmeno un top player in grado di fare la differenza.
Ad aggravare la situazione vi è poi il monte ingaggi: con gli anni, in particolare negli ultimi due, è diventato davvero esorbitante, soprattutto se messo in relazione ai titoli conquistati dalla squadra recentemente. Questo ci porta a pensare che il prossimo mercato vedrà molti addii (in particolare Ramsey, Rabiot, Bernardeschi, Pjanic, Douglas Costa...) e acquisti diversi da quelli degli scorsi anni, cercando di gettare le basi per le prossime stagioni, soprattutto per arrivare pronti nel momento in cui CR7 non sarà più in grado di supportare l’intero peso della squadra.

La dirigenza bianconera, a partire da Paratici, dovrà saper essere molto flessibile e capire quali cambiamenti dovranno essere apportati per cercare per lo meno di rimanere al livello degli ultimi anni, perché se quest’anno la Juventus dovesse perdere anche lo scudetto, dopo la Coppa Italia di ieri sera, allora sì che saranno problemi.