Chiunque in questi giorni sfogli un giornale sportivo o entri in un sito che tratta di calciomercato, molto probabilmente in prima pagina troverà un articolo riguardante possibile e contorti scenari di mercato che coinvolgono la Juventus. Mi sorge dunque spontanea una domanda, ma di tutti questi giocatori chi è che alla Juventus serve davvero? Voglio concentrare le mie attenzioni soprattutto in attacco perché si sa che i trasferimenti degli attaccanti fanno sempre più rumore e soprattutto perché in questi due anni in cui Ronaldo veste la casacca bianconera, non ha ancora avuto la spalla perfetta.

Spostiamo un po' indietro le lancette dell'orologio e andiamo a vedere tutti i compagni di reparto che Ronaldo ha avuto nella sua carriera, partendo dalla sua avventura al Manchester United, dove giocava ancora principalmente come ala e il ruolo della prima punta era ricoperto da Wayne Rooney, giocatore che nonostante non sia altissimo ha uno strapotere fisico impressionante, anche nel gioco aereo, grande rapidità e spirito di sacrificio, molte volte infatti lo abbiamo visto rientrare nella sua metà campo per aiutare la squadra a recuperare palla e ripartite velocemente.
Arriva poi nel 2009 il passaggio al Real Madrid, che rappresenterà un punto fondamentale per la mia analisi, insieme ad altri giocatori tra cui Karim Benzema, allora appena 21enne, ma già dimostratosi un giocatore di spessore potendo ricoprire tutti i ruoli dell'attacco, dall'ala alla prima punta alla mezza punta, grazie alla sua rapidità e agilità che mixati ad una tecnica pregevole e a un senso tattico elevato, oltre che a una presenza costante in fase realizzativa, ci hanno regalato un modello da seguire per l'evoluzione del ruolo del centravanti da semplice rapace d'area di rigore a giocatore capace di fare qualsiasi cosa. Con Benzema, Ronaldo aveva trovato la spalla ideale, i due si completavano, cosa che non è successa con la Vecchia Signora, con la quale il primo anno targato Allegri ha giocato insieme a Mandzukic nei primi sei mesi e a seguito dell'infortunio e del pessimo recupero del croato, giocò la seconda parte di stagione da prima punta. Quest'anno, con il fatto che Sarri e Higuain si incrociavano nuovamente, si pensava che il fuoriclasse portoghese avrebbe potuto tornare alla media di 40/45 goal a stagione ma, sia per il fatto che tutta la Juventus non ha mai trovato la quadra giusta per andare al massimo delle proprie possibilità, Higuain, per quanto possa impegnarsi nella costruzione del gioco e nel recuperare palla, non sarà mai come Benzema e di questo Ronaldo ne ha risentito.

Cosa dovrebbe accadere a Torino perché Ronaldo possa dare continuità alle ottime prestazioni, innegabile che non ne abbia fatte, durante tutta una stagione? A mio modo di vedere si dovrebbe cercare di emulare ciò che stato fatto dal Real Madrid, sia quello della gestione Mourinho sia della gestione Zidane, ovvero giocare con una difesa a 4, un centrocampo a 3 e poi poter avere a disposizione due varianti: la prima è giocare con un trequartista alle spalle del tandem Ronaldo-Benzema, come è successo con James Rodriguez, Isco, Ozil o Kakà e la seconda è giocare con un tridente nel quale i giocatori sono facilmente intercambiabili tra di loro, come è accaduto quando in campo scendevano Bale o Di Maria. La Juventus, a differenza della prima versione del Real Madrid con questo modulo, ha due vantaggi, ha già Ronaldo e Dybala in squadra, che se sta bene è uno dei più forti al mondo, quindi mancherebbe un solo tassello per completare l'attacco, il quale dovrebbe avere, più o meno, le caratteristiche di Benzema.
Andiamo dunque a vedere e analizzare i possibili canditati per il posto in squadra. Ci tengo a dire che io sto solo ipotizzando e, basandomi sulle notizie circolate nell'ultimo mese, cercando di capire se i bianconeri potrebbero sviluppare questo tipo di gioco. Difficile che Benzema lasci Madrid e vista anche la voglia della società di ringiovanire la squadra e ridurre il monte ingaggi, l'ex Lione è inarrivabile mentre sarebbe troppo facile dire Kylian Mbappé, irraggiungibile per le casse bianconere sia il suo stipendio sia il costo del cartellino.

Partiamo dai nomi che si sono rincorsi nell'ultimo periodo e torniamo nuovamente a Parigi per parlare del caso Icardi, tralasciando le modalità d'acquisto che la Juventus farebbe per portare a Torino l'ex Inter, io ritengo che se già ci si è trovati non benissimo con Higuain, con Icardi andrebbe anche peggio, essendo lui come giocatore uno che snobba il lavoro per la squadra e preferisce aspettare nella trequarti avversaria. Nonostante abbia ancora solo 26 anni, quindi si potrebbe lavorarlo ed è dimostrato che all'Inter quando si abbassava per ricevere palla a metà campo, i nerazzuri diventassero molto più pericolosi, io credo che la dirigenza bianconera non virerà su altri obbiettivi, viste anche le conferme dalla Francia riguardo al fatto che il PSG vuole tenere uno solo fra Icardi e Cavani, con il secondo graditissimo all'Inter e che Pjanic, ipotizzato come pedina di scambio, non voglia andare via da Torino se non per il Barcellona.

Un altro nome gettonatissimo dai media fino a poco tempo fa è quello di Gabriel Jesus, nasce come ala, ma dall'arrivo al Manchester City diventa principalmente una prima punta e grazie al lavoro svolto in nazionale con Tite, nella scorsa Copa America ritorna a giocare, ha sempre ottenuto ottimi risultati in entrambe le posizioni. Ha un tasso tecnico molto elevato e riesce a dribblare gli avversari nello stretto come pochi e liberarsi spazio per sfoggiare tutta la sua velocità, caratteristiche che lo hanno portato a dispensare molti assist ai compagni, quest'ultimi, però, non vengono da lui aiutati in fase di non possesso, preferisce aspettare piuttosto che pressare. Il suo prezzo è elevatissimo, infatti sono diminuite le possibilità che venga in Italia.

Negli ultimi giorni si è aggiunto alla lista dei papabili sostituti di Higuain anche l'ex Benfica Raul Jimenez, attualmente in forza al Wolverhampton. L'attaccante messicano non è un grande realizzatore, infatti il suo massimo di centri in una stagione è pari ai 13 della scorsa, tanti quanti fatti fino a prima dello stop, bensì è un profilo più simile a quello di Benzema, ovviamente la tecnica non è la stessa, ma la sua velocità e mobilità lo hanno reso un elemento utilissimo nei Wolves. Un'altra sua caratteristica è quella di saper usare bene il suo imponente fisico di 188 cm e 80 kg, crea sponde e riesce spesso a mandare a rete i compagni verticalizzando o cercando la giocata di prima intenzione. Sinceramente se non fossero uscite queste voci di mercato non avrei mai associato un profilo come quello di Jimenez alla Juventus anche perché ha ormai 29 anni e il Wolverhampton, avendo pagato 38 milioni di euro al Benfica nell'estate del 2018, ora che l'ex Atletico Madrid si è imposto definitivamente, non vorrà di certo fare una minusvalenza.

Esistono comunque delle alternative più adatte al gioco attuale della Juventus, sia a quello che a perer mio dovrebbe fare e la prima è rappresentata da Arkadiusz Milik, reale obbiettivo di mercato di Paratici. Paragonato in patria al connazionale Lewandowski, è molto abile nel gioco aereo, non è rapidissimo ma può giocare in coppia con un'altra prima punta o in casi estremi fare l'ala, ha un'ottima tecnica e tende ad accorciare per aiutare la squadra. Avendo già lavorato con Sarri per due stagioni, nonostante fossero quelle dove si ruppe entrambi i crociati, conosce già il mister e il suo tipo di gioco al quale è molto portato vista la bravura nello scambiare la palla coi compagni nello stretto, sarebbe dunque l'elemento perfetto per la Juventus attuale, sia per una Juventus che provi ad imitare il modello del Real Madrid come dicevo prima. Il costo del cartellino di Milik è di 40 milioni di euro senza contropartite tecniche, già in partenza più basso rispetto a quello degli altri tre e limitabile con l'inserimento di qualche esubero gradito ai Partenopei, sebbene per ora De Laurentiis non sembra voler inserire contropartite tecniche e preferirebbe cederlo all'estero piuttosto che ad una diretta concorrente, ma la dirigenza bianconera è fiduciosa.

Un altro profilo perfetto per la Juventus, che giochi come penso io o meno, è quello di Timo Werner, giocatore sul quale non ci sarebbe nulla da dire, ma un ragionamento, o meglio, una spiegazione del perché sarebbe l'uomo giusto nel posto giusto, va fatta. Werner ha tutte le caratteristiche per risultare fondamentale nella Juventus, velocità, freddezza, tecnica e per l'abilità nell'usare il fisico e la bravura nel gioco aereo ricorda, almeno a me, Wayne Rooney, che con Ronaldo ha dominato l'Europa. Werner rappresenta un ottimo profilo anche fuori dal campo perché darebbe continuità al movimento di ringiovanimento della rosa, avendo solo 24 anni da poco compiuti garantirebbe 7-8 stagioni con uno dei più importanti goleador nel mondo e, almeno nell'immediato, percepirebbe uno stipendio inferiore a quello di Higuain, seppur non di molto. Ha una clausola rescissoria pari a 50 milioni, la cifra che si spenderebbe per uno qualunque degli altri, cifra che però attira anche molte altre big europee a partire dalla rivale eterna, l'Inter, che però lo prenderebbe solo in caso di cessione di Lautaro Martinez, volontà al momento assente.

La squadra che più di tutte impaurisce e per la quale si dica che Werner voglia firmare è il Liverpool, ma proprio dalla sponda rossa del Merseyside potrebbe arrivare colui che, se oggi parli con qualcuno e dici "Falso nueve" o "Attaccante moderno", è il primo che ti viene in mente, ovviamente sto parlando di Roberto Firmino. Venendo da un anno solare a dir poco fenomenale, dove si è laureato campione d'Europa, del Mondo e d'America, il prezzo per strapparlo ai Reds è veramente esorbitante, solo il suo valore è pari a 72 milioni di euro secondo Transfermarkt. Stiamo parlando di uno che può giocare dovunque nella trequarti avversaria, dalla prima punta al trequartista, suo ruolo originale, sa disimpegnarsi con entrambi i piedi, ha un ottimo tempismo negli inserimenti con e senza palla, grande fiuto del goal sebbene non sia il primo realizzatore del Liverpool, ma grazie ad una tecnica sopraffina nel dribbling, giocate molto scenografiche ma al contempo utili e una buona visione di gioco, è un ottimo assist-man. Torna spesso a metà campo per pressare, recuperare palla e far ripartire l'azione della sua squadra. Con l'arrivo di Werner è ovvio che Firmino venga sacrificato e magari lui stesso potrebbe premere per cambiare aria dopo 5 anni non sentendosi più un perno centrale del progetto, la Juventus, oltre a dover sborsare comunque una cifra importante, potrebbe trattare con l'inserimento di contropartite tecniche e quelle che a mio parere potrebbero essere le più gradite al Liverpool sono due centrocampisti che quest'anno hanno deluso.
Il Liverpool non ha certo bisogno di aggiustamenti tattici in mezzo al campo, però manca un nome di spicco internazionale e potrebbe essere rappresentato da Pjanic, regista non per forza vertice basso, giocatore che manca al Liverpool ma un suo trasferimento oltre manica sarebbe un indizio che Arthur non vestirà la maglia della Vecchia Signora nel 2020-2021. L'alternativa è Rabiot, che la Juve sembra voglia scaricare dopo un solo anno, viste le pessime prestazioni e da quello che si legge, che si sente e che la madre-agente Veronique non osa smentire, è che le sirene della Premier League ci sono, non rappresenterebbe ora come ora un nome di spicco, ma potrebbe diventarlo fra qualche anno insieme all'altro giovane centrocampista ex Lipsia, Naby Keita. Difficile che Firmino possa accettare una futura corte della Juventus, ma non si sa mai.
Chi arriverà alla corte di Sarri, non possiamo certo saperlo ora, ma si prospetta un'estate dal mercato rivoluzionario per tutti.