La storia insegna che per vincere la Champions League ci sono due strade da poter intraprendere. La prima è quella di un progetto vincente, che parte da un allenatore capace, tatticamente moderno, europeo, capace di gestire una rosa importante e farsi seguire da tutti creando un gruppo unito, e una società che gli mette a disposizione tutte le armi necessarie richieste. E questo può essere il caso del Liverpool di Klopp. La squadra inglese ha iniziato questo percorso con l'allenatore che nel giro di qualche anno ha portato i risultati voluti. Come dicevo prima, un mix perfetto tra allenatore e giocatori funzionali al progetto. Il secondo modo è avere la possibilità di avere in squadra i migliori giocatori del mondo per ogni ruolo e un allenatore che non faccia più di tanti danni e riesca a tenere il polso della situazione. In questa seconda possibilità ci vedo bene il Real Madrid, che ha sempre usufruito della possibilità di avere in rosa i migliori giocatori in circolazione.

I restanti vincitori di questa competizione appartengono alle eccezioni, quelle squadre che in un determinato anno hanno avuto una sorta di congiunzione astrale favorevole... culo, in parole povere. Annate irripetibili. Dove colloco la Juve? In quelle del culo... La Juve non è né carne né pesce dal punto di vista della costruzione e della politica societaria. Prende un campione, ma si deve privarne di altri due per il bilancio. Prende un allenatore con dei metodi ma non gli mette a disposizione i giocatori funzionali. Quindi serve il culo. Quello che spesso la Juve ha in Italia ma che, per la legge del contrappasso paga in Europa. Molti tifosi di altre squadre giustamente sfottono i tifosi della Juventus per il continuo non riuscire ad imporsi a livello europeo e alle molte (troppe) finali perse, e in un certo senso hanno ragione. La Juve in Europa paga a caro prezzo tutti gli episodi fortunati che invece in Italia ha a proprio favore. Ora capisco che vi verranno in mente delle battute sul fatto che gli episodi fortunati o sfortunati siano da attribuire agli arbitri, ma non è questo il focus del discorso, o almeno non è tutto qui. La Juve, arbitri a parte, in Italia ha sempre goduto di una fortuna ormai chiara. Perde lo scontro diretto in casa col Napoli, e poi il Napoli affonda in hotel a Firenze; perde a Milano clamorosamente, ma un'ora prima la Lazio era caduta a Lecce: ecco, di questo parlo. In Europa queste situazioni automaticamente si ribaltano. In una sconfitta in casa per tre a zero contro il Real, un rigore netto su Cuadrado passa sotto traccia, poi però diventa decisivo nella rimonta clamorosa del Bernabeu, dove al novantatreesimo un episodio condanna la Juve. A Monaco sempre dopo un capolavoro di Allegri e risultato ribaltato, un palla innocua al limite dell'area di rigore, anziché essere sparata sugli spalti diventa un cross in area che poteva essere tranquillamente preso del portiere, intercettato da un difensore o finire sul fondo, invece come per magia si infila sotto l'incrocio dei pali. E così via. Quindi le possibilità di vincerla con la fortuna sono effettivamente poche. Di vincerla avendo la possibilità di avere undici fenomeni in squadra, credo non sia nelle nostre corde. Resta il progetto alla Liverpool di Kloop, e anche qui ho i miei dubbi, sulle tempistiche e sulla fattibilità di trovare tutti i giocatori giusti e funzionali per creare una macchina perfetta. Quindi? Quindi ci saranno ancora tanti scudetti, diverse coppe Italia, e tanta delusione e sogni infranti in Europa. Bisogna essere realisti.