La dittatura juventina è ancora lontano dal poter essere attaccata; i bianconeri, comunque si chiuda l'avventura in Champions, metteranno in bacheca la coppa del 35.mo scudetto, ma soprattutto l'ottavo consecutivo! Signori da quasi un decennio abbiamo una sola squadra Campione d'Italia e gran parte di queste vittorie sono state avvalorate da distacchi abissali dalle seconde classificate.

Un dominio senza precedenti nella storia del calcio italiano, che ci riporta ben oltre il calcio primordiale dei 5 scudetti consecutivi anteguerra.
Quale che sia il negativo contributo dato dalle rivali incapaci non solo di programmare, ideare, realizzare un progetto vincente, ma neppure all'altezza di scopiazzare quel che la Società di Agnelli ha realizzato; raramente un ciclo può durare cosi tanto da consentire un simile exploit di vittorie.

La Juventus ha saputo rinnovarsi, dai tempi di Conte a quelli del primo Allegri, fino ai giorni nostri; ha cambiato soprattutto giocatori, ma anche la dirigenza (Marotta) ha subito significativi avvicendamenti, che non ne hanno sminuito lo spessore societario. Quello tecnico è stato addirittura rafforzato dall'arrivo di fuoriclasse assoluti come CR7, il cui impatto è assolutamente trascinante per l'intera rosa.

Privatasi di Buffon, la Juventus non ha sofferto l'avvicendamento con Szczęsny, preferito al non inferiore Perin; il resto della difesa ha subito pochi ritocchi e soprattutto tra i rincalzi (uscito Benatia, non ancora inseritosi Rugani, in rampa di lancio Spinazzola); più deciso l'intervento nel centrocampo dove Emre Can e Betancur sono da considerarsi titolari a tutti gli effetti e hanno fatto dimenticare i Marchisio, i Kedyra e persino i Cuadrado che tanto bene avevano fatto nelle prime stagioni della fantastica serie.

In attacco abbiamo già detto dell'inserimento di CR7, che va ade levare un reparto completo di tecnica e potenza (Mandžukić, Dybala, Douglas Costa), mentre sono usciti Higuain e Pjaza.

La Juventus oggi ha una rosa potenzialmente in grado di vincere in Italia con qualsiasi formazione metta in campo: chi pensa che il prossimo anno possa trovare opposizione dev'essere proprio un inguaribile ottimista. Perchè la qualità maggiore messa in mostra in questi 8 anni si chiama programmazione e non va in campo.