Dopo i trentasette giorni più inutili della storia recente bianconera, contrariamente alle previsioni di tutti gli esperti del calciomercato, da Pedullà a Di Marzio, hanno avuto ragione gli esperti di calciomercato.com: Allegri non sarà l'allenatore della Juventus nella prossima stagione.
Un esito voluto dalla stragrande maggioranza dei tifosi, nonostante tale circostanza non abbia mai influenzato la Società. Allegri paga con le sue colpe la stessa ossessione che ha segnato i suoi meriti: quella per l'Europa.
I cinque anni trionfali di Allegri sono infatti un prisma strano: dalla prospettiva italiana l'immagine era la stessa di cinque anni fa, vincente era la Juve, vincente è la Juve.
Dal punto di vista europeo, l'immagine è più irregolare: se la Juve del 2015 si dimostrò oggettivamente forte, anche per i meriti di Max, dopo altre 4 stagioni la distanza con le più forti è aumentata, anche per i demeriti di Max. Le 4 sconfitte su 10 partite, i tanti gol subiti, la continua sensazione di essere in troppi momenti in balia  dell'avversario.
Ma la stupidaggine più grande sarebbe ripartire solo dall'ossessione per l'Europa. Sembra infatti che ci siano persone in giro per il mondo del calcio, che garantiscono a priori più Europa. Mentre la storia ci ha dimostrato che non è averla già vinta la Champions a fare la differenza: Lippi l'ha vinta al suo primo tentativo, così Sacchi, così Capello, così Mourinho, così Guardiola, così Zidane. Billy Costacurta, uno di quelli che dicono che alla Juve serve uno che l'ha già vinta, la Champions, che però da giocatore lui l'ha vinta con tre tecnici che non l'avevano mai vinta prima.
A parte alcuni casi molto isolati, ci si rende invece conto che il blasone ideale della Champions ha 3 C: Continuità, Coraggio e Culo. Senza il pelatone norvegese e i suoi errori a Londra, il suo Barcellona avrebbe dovuto attendere almeno un anno per vincere in Europa.
Gli anni successivi hanno dimostrato, poi, che uno dei segreti del Barcellona di Guardiola era il Barcellona: sia gli anni al Bayern fresco di Triplete, che quelli al ricchissimo City hanno dimostrato che non è un uomo solo a fare la differenza. Pochettino, ad esempio, oltre ad avere costi esorbitanti, non ha un palmares invidiabile: tra le 3 C, nelle ultime partite di Champions del Tottenham, ha avuto un discreto ruolo la terza. Non so che scelta farà la Società.
Però spero non sia l'ossessione per l'Europa a orientare la scelta: altrimenti la scelta migliore sarebbe Emma Bonino.