Una stagione da poco terminata, un Mondiale alle porte per osservare possibili obiettivi e un mercato ancora tutto da scoprire: la Juventus, in queste prime settimane di mercato, sta scegliendo la via del silenzio, del lavoro sotto traccia e dei sondaggi per quelli che potrebbero essere possibili obiettivi di mercato. E' stato formalizzato e ufficializzato l’acquisto di Mattia Perin: atto dovuto, dopo l’addio di Buffon che richiedeva il fatto che la Juventus si cautelasse con l’acquisto di un nuovo estremo difensore, e la scelta è ricaduta su uno dei migliori profili che la serie a potesse offrire. Una decisione che si mantiene nel solco della tradizione degli ultimi anni nella Juventus, con la scelta di annoverare in rosa due portieri di alto valore per poter fronteggiare con la medesima autorevolezza tutte le competizioni. Come spesso accade, ci ha pensato Marotta a placare sul nascere le voci legate ad alcuni nomi circolati nei primi giorni di mercato: niente ritorni in grande stile alla Pogba, difficile anche un colpo Morata, definiti utopistici e “fantamercato” acquisti come Icardi e Milinkovic Savic; da capire se quella di Marotta sia una strategia per placare il fermento di voci attorno a questi nomi correlati alla Juventus o sia effettivamente un convincimento profondo.

Nel mentre, la Juventus si affaccia a queste prime settimane di mercato con una calma olimpica, non rendendosi forse conto che, ad esempio, c’è una difesa da rivoluzionare e che non bastano i pur bravi Caldara e Spinazzola (quest’ultimo tra l’altro infortunato) per innescare un rinnovamento del reparto difensivo non più rimandabile. De Light è un nome affascinante, soprattutto in prospettiva futura, ma l’Ajax è un cliente molto scomodo con cui trattare e la selvaggia concorrenza che c'è sul ragazzo di certo non agevola l’operazione. Allo stesso tempo ritengo che alla Juventus serva un difensore centrale più avvezzo a calcare da subito certi palcoscenici e non un giovane su cui, chissà, programmare una plusvalenza futura; in questo senso reputo di gran lunga più affidabile un profilo alla Godin, che peraltro si potrebbe liberare dall’Atletico Madrid anche a cifre ragionevoli. Discorso terzini: se si sta cercando un elemento di rincalzo per le due fasce, allora può anche andare un nome alla Darmian. Se invece si sta cercando un titolare, anche in ottica di una possibile partenza di Alex Sandro, reputo i nomi dell’italiano e di Arias altamente insoddisfacenti; discorso diverso per Cancelo, profilo altamente interessante e con già un anno di rodaggio in serie A alle spalle che senza dubbio ne potrebbe agevolare l’ambientamento. Sulla difesa quest’estate non bisogna transigere: se la mancata sostituzione di Bonucci della scorsa estate è stata parzialmente tallonata dai soliti Chiellini e Barzagli e da un Benatia con l’argento vivo addosso per riconquistarsi la Nazionale, la fascia di capitano della stessa e il Mondiale, ora non è più tempo di attese; la nostra è una difesa che va rinnovata con tre/quattro nomi di alto livello, anche a costo di perdere qualche elemento attuale per cui, mi sento di dire, il tempo è scaduto. Sul capitolo centrocampo, al momento il nome più vicino è quello di Emre Can: l’arrivo del tedesco sarebbe un grande colpo di mercato, soprattutto perché fatto a parametro zero; detto questo, mi auguro che i fantomatici “dieci giorni” che, da tre mesi a questa parte, Marotta indica come tempo che divide dalla chiusura definitiva dell’affare, finalmente terminino e che finalmente Emre Can possa diventare un calciatore bianconero.

Per il resto, il mercato sembra bloccato da tutta una serie di fattori: in primis da una situazione cristallizzata di alcuni calciatori, il cui destino pare si scoprirà tra qualche settimana; in particolare desta qualche preoccupazione la compilazione delle liste che esige la presenza di calciatori provenienti dal vivaio e, anche in questo caso, ci sono difficoltà, a maggior ragione dovesse partire Marchisio. E’ inoltre poco chiara la situazione di alcuni nostri calciatori, che stanno subendo un vero e proprio pressing da parte di molti club, come Pjanic per cui mi auguro invece venga confermato con forza con un rinnovo del contratto. Per il resto, al momento, sono circolati nomi di calciatori bravi ma che non cambierebbero le sorti della squadra: Dembelè del Tottenham è un calciatore dalla fisicità straripante ma la domanda è: che ruolo gli verrebbe disegnato addosso in questa squadra? Altro nome che sta circolando con insistenza è quello di Golovin, astro nascente del calcio russo, per cui la Juventus vorrebbe arrivare ad una definizione dell’affare prima che il prezzo possa schizzare alle stelle; parliamo di un calciatore che personalmente non conosco ma che sembra essere accreditato dagli addetti ai lavori come uno dotato di potenziale. Anche in questo caso, tuttavia, parliamo di un calciatore poco avvezzo a certi palcoscenici e certe pressioni e che di conseguenza necessiterebbe di un apprendistato ben articolato e a molte panchine; già mi sento per lui le parole che Allegri usò per Pjaca: "E' un ottimo calciatore ma viene da un campionato a bassa competitività". Altro nome che circola ormai da anni è quello di Mateo Kovacic: in questo caso, tuttavia, è ancora tutta da capire la volontà reciproca di calciatore e Real di lasciare la capitale spagnola; non solo, anche in caso di cessione, andrebbero capiti i reali costi dell’operazione e il ruolo che verrebbe riservato a Kovacic in rosa, che di sicuro non verrebbe a Torino a fare la riserva. Un’operazione quindi al momento più legata a certe dinamiche della carta stampata che a trattative reali.

Insomma, al momento quello della Juventus rimane un mercato non ancora ben chiaro. In attesa che vengano scoperte le carte, è lecito chiedersi: sarà un mercato di rinnovamento, con cessioni importanti ma anche arrivi della stessa portata, come la conferma di Allegri sembrava suggerire, o sarà invece un mercato di consolidamento, con qualche innesto giovane? Quello che è certo è che, a partire dalla difesa, a mio avviso vero punto non negoziabile, non andrà sbagliato nessun colpo e soprattutto non andranno procrastinate trattative agli ultimi giorni di mercato come, negli anni passati, è successo.