La cena tra Andrea Agnelli e Maurizio Sarri non è passata inosservata. Cosa avrà riferito il presidente al tecnico bianconero? Forse che se la squadra non cambia il passo potrebbe esserci un addio ben prima della fine del campionato?

Questo forse non verremmo a saperlo ora, forse lo scopriremo soltanto quando Maurizio Sarri non sarà più il tecnico bianconero, proprio dallo stesso allenatore. Ieri sera forse la cena è rimasta sullo stomaco al tecnico, che potrebbe essere stato travolto da uno stoppone fermo in gola alla parola del presidente Agnelli. Forse tra una forchettata e l'altra il presidente gli avrà rivelato "Maurizio ascolta bene, la situazione è critica, quindi cerca di far cambiare la rotta a questa stagione, o sarò costretto a mandarti via prima della fine".
Sarri esce sorridente, ma se andiamo a vedere il suo volto sembra tutt'altro che tranquillo, sembra di vedere una persona che suda a freddo e che non passerà una notte tra le braccia di Morfeo, ma forse nello spippettare una trentina di sigarette, o forse più...

Stamane forse si è cominciato a muovere qualcosa, la Juventus infatti, tramite alcune voci, avrebbe contattato Ariedo Braida ex ds del Milan e attualmente direttore sportivo del Barcellona.
La situazione in casa Juve dal di fuori non sembra critica, ma sembra davvero dall'interno arrivata ad un crocevia e la situazione non può che peggiorare. Per questo in mattinata il presidente Andrea Agnelli avrebbe contattato il ds blaugrana alla ricerca di trovare uno spiraglio nel chiedere di tornare in Italia a fare il ds nella Juventus.
Braida al momento avrebbe messo il progetto in Stand-by con il Barcellona, in primis perchè gli piacerebbe tornare a lavorare in Italia - a lui è stata accostata anche la Roma - secondo poi il richiamo di una big come la Juventus sarebbe il top per un dirigente di grande livello come il friulano.La situazione al momento vede lo stop da parte del ds che è ancora sotto contratto con il Barcellona, ma con scadenza nel 2021, ma tra club e direttore c'è anche un accordo sulla parola, qualora Braida volesse ritornare a lavorare in Italia ci sarebbe una risoluzione consensuale. Braida in una ultima intervista ha parlato di Juventus, ma non per il personale bisogno di tornare, ma per la situazione Lionel Messi accostato alla Juventus, rispondendo in un modo che forse nessuno si sarebbe aspettato "Dove lo vedrei in Italia? Lo vedrei meglio nel Milan (da tifossissimo del Milan). Come fai a non dipendere da giocatori assoluti e unici".

Detto questo sulle voci di un accostamento della Pulce alla Juventus infatti dice: "Messi con Cristiano Ronaldo? Non avrebbero problemi a giocare insieme perché sono due grandissimi".
Braida non si espone più di tanto su un suo ritorno in Italia, ma c'è chi scommette che al termine della stagione ci sarà l'addio al Barcellona e il conseguente ritorno in Italia. La Juventus in qualità di Andrea Agnelli avrebbe specificato al ds blaugrana la situazione e il suo coinvolgimento nella società, con Fabio Paratici che sarebbe spostato a direttore generale, lasciando spazio al più esperto il ruolo di ds.Braida è un grande ds e tutto il mondo lo sa che ha portato - anche ai soldi di Berlusconi e Bartomeu - degli ottimi giocatori nelle rose rossonere e blaugrana, questa sarebbe la terza società potente finanziariamente parlando in cui potrebbe lavorare in tranquillità, a due passi da casa - 480 km tra Torino e Precenicco - ma sopratutto ancora in un grande club che ha come aspirazione la Champions League e Braida se ne intende e non poco (2003 e 2007). La Juventus avrebbe quindi trovato nell'ex direttore del Milan la chiave per arrivare a portare in primis giocatori di qualità e secondo poi mettere un esperto a fare quel mestiere,cosa che a quanto pare Fabio Paratici non ha saputo ricoprire nel corso di queste due sessioni di mercato. Braida non ha chiuso la porta,ma potrebbe spalancarla a fine anno, quando - ripeto - si potrebbe liberare in modo consensuale dal Barcellona.

Quindi la situazione al momento resta in stallo, ognuno al proprio posto, così per Paratici che per Braida, mentre per quanto riguarda Maurizio Sarri la graticola comincia a scaldarsi e qualche altro piccolo inciampo potrebbe portarlo ad essere esonerato con il ritorno di Allegri fino a fine stagione, quando anche il tecnico livornese sarà libero di trovarsi una nuova sistemazione.

Braida perché?

1. Perchè è l'esperto degli esperti tra i ds, è forse - se non erro - il più esperto con i suoi 73 anni (1981 inizio nel Monza).

2. Ha portato i migliori nel suo Milan targato Berlusconi-Galliani

3. Ha scovato dei giocatori che nessuno ci avrebbe scommesso (George Weah,Andryi Shevchenko,Ricardo Kakà,Patrick Viera). Si è vero anche lui ha avuto i suoi flop; Dugarry,Bogarde,Reinzinger.

4. Una persona seria e distinta, quindi uno da grande club

5. Rispettoso e sempre sulle righe nei club dove lavora

Forse queste 5 cose dicono al meglio che Ariedo Braida è la persona perfetta per questa Juventus. Già serve uno che rimette a posto i pezzi. Abbiamo visto come molti hanno fallito, non parliamo solo della coppia Marotta-Paratici, anche se i due hanno portato a casa qualcosa come 15 trofei, tutti italiani si, ma pur sempre un record se andiamo a vedere nelle vittorie da dirigenti di un club. Petrachi tanto conclamato sta facendo fatica a Roma, e la gente già chiede di mettersi all'uscio per poi dargli una spinta e rimandarlo da dove è partito. Giuntoli a Napoli forse è ancora più clamoroso, nonostante abbia portato nel club azzurro un signor difensore come Manolas, che però sembra aver perso quella verve che portava con se nella Roma, i due nuovi Demme e Lobotka per molti tra i centrocampisti di spessore per il futuro, e il non essere riuscito a riportare compattezza in un gruppo sfasciato quasi del tutto. Maldini e Boban? Vogliamo stendere un velo pietoso? L'unico che si salva è Igli Tare che composto ha portato a Roma (Lazio) tanti giocatori sconosciuti negli anni e sembra aver azzecato in pieno ogni suo acquisto, tenuto stretto a morte da Lotito non verrà lasciato mai partire. Ausilio dell'Inter non è né carne né pesce, sono certo che senza Marotta accanto non sarebbe riuscito nemmeno a portare il minimo dei giocatori che ha portato con l'ex direttore della Juventus. Quindi Braida sembra l'uomo giusto e Agnelli lo ha capito, per questo sta cambiando il suo scacchiere e ricostruendo il suo puzzle il tutto dovrebbe nella stagione 2020-2021 essere il seguente:

Andrea Agnelli; Presidente

Pavel Nedved; Vicepresidente

Fabio Paratici; Direttore Generale

Ariedo Braida; Direttore Sportivo

Simone Inzaghi O Josep Guardiola; Tecnico

Quindi in un modo o nell'altro se la Juventus non conquista nessun trofeo Maurizio Sarri verrà esonerato, anche se rimarrà sotto contratto fino al 2022, al suo posto verrebbe preso uno tra Simone Inzaghi, che potrebbe liberarsi con un pagamento di una clausola rescissoria da non meno di 20 milioni, mentre l'altro è il sogno di Andrea Agnelli, cioè Pep Guardiola.
Lo spagnolo già accostato nell'estate al club bianconero sarebbe più 'libero' di prima, la Juventus continua a tenerlo sotto tiro e un nome potrebbe farlo risvegliare:Lionel Messi. Certo è solo fantasia a parlarne così al momento, anche se anche su Cristiano Ronaldo si dicevano le stesse cose, poi sappiamo come è andata a finire.
Pep Guardiola come sappiamo è molto più esoso sotto due profili contro Simone Inzaghi: ingaggio e acquisti. Infatti se Inzaghi arriverebbe a Torino con la richiesta di portare almeno uno tra Milinkovic-Savic o Luis Alberto a Torino e un ingaggio almeno triplicato (2 milioni l'attuale), per Guardiola non ne basterebbero 16, oltre alla richiesta di giocatori di altissimo livello. Forse non sarà Messi l'obiettivo, visto che portare Lionel Messi a Torino sarebbe una spesa gigantesca, si parla di non meno di 200 milioni di Euro, oltre ad un ingaggio di almeno 40 milioni annui, cosa che porterebbe in primis a cedere alcuni tra i big presenti, oltre a non poter contare su altri acquisti più importanti in altri ruoli, per questo Agnelli per 'accontentare' Guardiola potrebbe ri-portare a Torino Paul Pogba, puntare forte su un Jordy Alba del Barcellona per coprire quel vuoto a sinistra alternandosi con Alex Sandro e certamente un forte attaccante che se non fosse Messi, lo si cercherebbe tra Mbappè, Icardi e Levandovski, anche qui cifre da capogiro.

Quindi la Juventus sta lavorando e non poco per il suo futuro e il primo tessello sembra proprio il portare Ariedo Braida, per poi concentrarsi - qualora Sarri non riesca a vincere nulla - al tecnico che ripetiamo sarà uno tra Inzaghi o Guardiola, e un mercato che potrebbe essere di gran dispendio - sempre con un occhio al FPF - e molte, anzi moltissime cessioni illustri.