Doveva essere il match scudetto, invece in palio probabilmente ci sarà solo il prestigio, perché per lo scudetto i giochi sembrano già fatti; infatti un’eventuale vittoria lascerebbe il Napoli a -10 dalla Juve – tanti, forse troppi da recuperare in appena 12 partite.

Ma il match resta grande, perché se per i partenopei la vittoria sembra essere l’unica panacea in grado di lenire, ancora una volta, la delusione per la mancata vittoria dello scudetto, per la Juve, più che per la classifica, rappresenta l’occasione, imprevista ed imprevedibile, per testare la squadra in vista dell’Atletico di Madrid.

Per carità, lungi da me la voglia di sparare sentenze, ma la classifica del campionato e i fatti della Champions, dicono  questo; vale a dire che  per la squadra di Ancelotti le possibilità di vincere il titolo sembrano ridotte al lumicino, mentre per la Juve l’occasione è propizia, perché l’undici azzurro fa della velocità la sua arma principale, quella che sembra essere l’unica via da seguire per tentare di battere la potenza atletica  degli uomini di Simeone.
Proprio quella velocità che è sembrata la carenza principale dei bianconeri al Wanda Metropolitano - la velocità nel calcio, più che dalla corsa, nasce dalla tecnica, dalla precisione nei passaggi -  come nella boxe, dove con la tecnica sì batte la potenza e con la potenza si batte la tecnica,  dipende dal quantitativo.

Quindi il Napoli in questo momento è l’avversario ideale per i bianconeri, e sarà interessante vedere quali strategie metterà in atto Allegri per cercare di velocizzare il gioco, soprattutto nelle ripartenze dell’azione; già a Bologna a livello tattico si è visto un primo tentativo con i due mediani davanti alla difesa, Bentancur e Matuidi e con Cancelo e Bernardeschi esterni di centrocampo.

In verità l’esperimento è riuscito solo a metà, perché Bernardeschi è stato il migliore in campo e ha dimostrato che può giocare ad alto livello sia come esterno di centrocampo che come centrocampista puro; mentre Cancelo è andato meno bene dell’ex viola e ha faticato a trovare posizione e ritmo nelle giocate, credo che il tecnico bianconero insisterà su questo esperimento con la sola variante di Douglas Costa al posto del portoghese.   

Per il resto, ci si aspetta una crescita generale della condizione atletica della squadra e in particolare di quei giocatori reduci da infortuni come Bonucci, Chiellini e lo stesso Pjanic, che contro l’Atletico sono apparsi i più in ritardo; per cui  Napoli diventa un appuntamento fondamentale per i bianconeri, una sorta di “prova generale” in vista del match con gli spagnoli.
Se la Juve riuscirà ad uscire dal confronto con un risultato positivo e con una prestazione convincente, allora le possibilità della “remuntada”  diventerebbero veramente concrete.