Il Sassuolo é stato probabilmente l'avversario ideale per il debutto dal primo minuto di Pjanic ed Higuain, i due acquisti di grido dell'estate bianconera. Strappati alle dirette avversarie (Roma e Napoli, visto che Milano latita) a suon di milioni e clausole. Il Sassuolo, dicevamo, complici anche le numerose ed importanti assenze, ha esaltato il gioco dei bianconeri. Di Francesco é stato coraggioso ma questa volta anche un po' incosciente, a non voler snaturare il proprio gioco. Non si é coperto. Non ha rinunciato a far giocare alti i neroverdi. E cosí peró si é esposto dall'inizio alla fine ai micidiali contropiedi bianconeri. L'uno due iniziale del Pipita ha poi l'effetto di spaventare la retroguardia emiliana che ha giocato tutto il resto della partita in affanno e con evidenti tremori alle ginocchia. Gli juventini piú che marcati erano controllati timidamente da debita distanza e lasciati quindi liberi di fraseggiare in un simil tiqui taka per larghi tratti della partita. Io ho visto la partita come al solito in streaming, questa volta con il commento in francese. I cronisti transalpini (come sempre poco eleganti) avevano un tono variabile tra lo scherno e la compassione riferendosi alle difficoltá in cui versava il Sassuolo. Fatta questa debita, ampia premessa, non si puó non rimarcare lo stile di gioco spiccatamente differente rispetto agli ultimi due anni della Juve. Il possesso palla del 70% é qualcosa che non si vedeva dal secondo anno di Conte. Il palleggio, l'anno scorso, avveniva tra la BBC e gli esterni, con rapide folate in avanti quando Dybala o Pogba riuscivano a liberarsi della prima marcatura. Sabato abbiamo visto la palla girare a lungo sulla trequarti avversaria. Pjanic e Kedira cosí come Lich e Sandro avanzare a supporto delle punte tutti assieme. Una Juve decisamente piú a trazione anteriore. Che non si affida solo alla giocata del singolo ma che stringe d'assedio l'avversario togliendogli il fiato. Con un palleggio preciso, di alta qualitá, che tenta di sfruttare le potenzialitá del suo bomber e di servire le mezz'ali negli spazi che la presenza di Higuain naturalmente crea. Senza dimenticare ilgeniodi Dybala. Mi hanno ricordato un po' il Bayern Monaco, i bianconeri. Proprio per questa foga, per questa decisione nel braccare l'avversario. Col Sassulo se vogliamo é poi mancata un po' di cattiveria in fase di finalizzazione, soprattutto in Dybala (ma anche Pyanic ed altri potevano far piú male al Sassuolo) che ha preferito tentare il servizio ad Higuain piuttosto che spaccare la porta quando avrebbe potuto. Arriveranno prove piú ardue e significative, giá nei prossimi giorni. Quindi potremo subito verificare se questo atteggiamento dei bianconeri proseguirá. Se Allegri potrá ed anche se vorrá dare continuitá a questo che potrebbe essere un nuovo corso bianconero. Dico vorrá perché Allegri ne ha subito percepito le controindicazioni. Il Sassuolo ha creato ben piú di qualche grattacapo alla difesa Juventina. Col solo 30% di possesso palla e con i migliori attaccanti fuori causa, gli emiliani hanno tirato in porta diverse volte e molto pericolosamente. Troppo pericolosamente. Certo, l'anno scorso di questi tempi le cose andavano ben peggio. Forse in parte la non ermeticitá della Juve é dovuta ad una preparazione atletica ancora in corso, della quale i marcantoni della difesa risentono piú di altri, specie se messi di fronte agli esterni del Sassuolo brevilinei e piú avanti de condizione. Con tutti questi distinguo il fatto rimane. L'anno scorso, a partire da novembre i bianconeri subivano u tiro o due a partita. Col risultato ovvio di non prendere mai gol. Sabato le cose sono andate diversamente. Detto questo, da molto tempo non mi divertivo cosí a guardare la Juve. L'impressione di poter segnare da un momento all'altro per tutta la partita, anche in un secondo tempo dal ritmo piú compassato é impagabile. Spero vivamente che Allegri abbia il coraggio di continuare su questa falsa riga. Unico consiglio che mi sento di dare al tecnico livornese: attenzione a dosare bene le forze di Khedira. Il tedesco é il nostro uomo in piú in quest'avvio di stagione. Siviglia ed Inter i prossimi due banchi di prova. Con due successi si girerebbe bene la strada per il primo posto (fondamentale) nel girone e per colpire, anche psicologicamente, tutti gli avversari italiani giá in deficit di autostima. Ma questo a Torino giá lo sanno. Vediamo se e come sapranno realizzare tutto ció.