Dopo la debacle in casa del Napoli, Sarri si appresta ad affrontare l'ostica Fiorentina, nella sfida casalinga delle 12:30.
Reduce da una prestazione non convincente, la Juve deve dimostrare a se stessa, e a tutta l'Italia antijuventina, di sapersi lasciare alle spalle i momenti difficili e di saper attuare quella svolta, dal punto di vista del gioco, che le si richiede da Settembre.
La verità è che il "bel giuoco" se così lo vogliamo intendere, in questa prima stagione di Sarrismo, si è visto a sprazzi, nella partita di Milano contro l'Inter c'é stata la miglior prestazione da questo punto di vista, ma che non si è ripetuta così frequentemente in suolo italiano.
Dobbiamo altresì considerare che tali momenti di bel gioco, si sono alternati ad altrettanti fasi in cui, a farne da padrona, è stata la disorganizzazione e, a mio avviso quel senso di appagamento (in campionato), che ha comportato i risultati negativi con Fiorentina, Sassuolo, Lecce, Lazio ed infine Napoli.
Anche in alcune vittorie tuttavia, non si è vista molto la mano di Sarri, tra tutte le partite ne ricordiamo due, emblematiche, che ci permettono di poter capire come talvolta anche l'approccio sbagliato alla gara, possa risultare tra gli elementi principali in questa fase di rinnovamento. La partita contro il Napoli allo Stadium, e quella contro l'Atalanta, rappresentano appieno tutto ciò, mach vinti e ribaltati negli ultimi minuti, frutto di giocate dei singoli, o di errori di terzi. Da questo punto di vista, tuttavia,la partita con la Lazio di campionato va in contrapposizione con quanto detto prima. Nei primi minuti, e aggiungerei, per tutto il primo tempo, la Juve aveva surclassato la Lazio sotto tutti i punti di vista, per poi cadere nel secondo tempo, in maniera rocambolesca e aggiungerei anche con una buona dose di sfortuna. Dei 21 goal subiti la maggior parte di essi, 11 sono arrivati da situazioni di vantaggio, quindi potenzialmente da situazioni di rilassamento complessivo della squadra. Delle 21 partite fin qui giocate in campionato, la squadra di Maurizio Sarri, è andata sotto nel punteggio rispettivamente con: Verona, Brescia, Lecce, Atalanta, Sassuolo, Lazio ed infine Napoli, quindi in un terzo delle partite. Delle 7 prima citate, 3 sono state poi vinte nell'arco dei 90'complessivi, mentre 2 sono state quelle pareggiate, e due infine, le sconfitte.

Il processo di metamorfosi tra il gioco di Allegri e quello di Sarri, deve partire anche da una maggior attenzione durante tutta la partita, che possa quindi limitare queste disattenzioni.
E' innegabile che un miglioramento da inizio stagione ci sia stato, ma  le fasi di appannamento sono ancora troppe, e il gap con le inseguitrici, con questa ultima sessione di mercato, si è notevolmente assottigliato in favore di Inter e Lazio.
Queste ultime rappresentano le principali alternative allo strapotere Juventino degli ultimi 8 anni, e per evitare che finisca la Juve deve svoltare, a partire da oggi all'ora di pranzo, per gustarsi un bel piatto a base di... "Fiorentina".