Dura prova per Juve all'Olimpico di Roma, i complimenti vanno sicuramente alla Roma che nei 90 minuti ha fatto un ottima gara non ostante le tante occasioni sprecate sotto porta che potevano dare il colpo di grazia.

Lo ha ammesso lo stesso Pirlo: la sua Juve a Roma ha fatto un passo indietro rispetto al buon esordio contro la Sampdoria. A dire il vero, ha fatto un passo avanti di troppo. Nel senso che i bianconeri si sono presentati all'Olimpico con una formazione che, vista col senno di poi, si è rivelata fin troppo votata all'attacco. Va bene la filosofia offensiva del nuovo tecnico, ma scendere in campo con due soli difensori di ruolo (Chiellini e Bonucci) e un unico centrocampista di rottura (McKennie), significa esporsi alle ripartenze avversarie. Senza equilibrio non si va da nessuna parte. E quanto visto soprattutto nel primo tempo lo ha confermato: il gol del 2-1 giallorosso è arrivato con un clamoroso contropiede e anche in altre 2/3 occasioni, la squadra di Fonseca ha colto di sorpresa CR7 e compagni.

Cuadrado chiamato a fare il quarto di sinistra è stato un azzardo che non ha pagato, affidarsi alla coppia Rabiot-McKennie in mezzo ha indebolito il cervello della squadra e gettare subito nella mischia Morata ha castrato le doti di Kulusevski. Un triplo errore di scelte che si deve imputare allo stesso Pirlo. Quello più grave, però, è non essersi reso conto che il francese, già gravato dal giallo per il fallo da rigore, era a rischio espulsione dopo una serie di falli al limite. E così la Juve si è ritrovata con un uomo in meno e sotto nel punteggio.

A questo punto però, il "Maestro" ha fatto le scelte giuste, ricostruendo la mediana con Bentancur Arthur e ridando fiducia all'emergente Frabotta. Con questo schieramento la squadra ha ritrovato equilibrio e non ha sofferto pur giocando in inferiorità. L'impressione è che già contro il Napoli ci saranno alcuni cambiamenti. Perché Bentancur sta recuperando la forma dopo lo stop per infortunio e Arthur, al debutto, ha mostrato subito buone cose nonostante venisse da un lungo periodo di inattività per i problemi avuti con il Barcellona. Sulla carta, dovrebbero essere loro i titolari, con Rabiot e McKennie pronti a farli rifiatare a seconda dei casi.

Poi è chiaro che quando si ha Cristiano Ronaldo in campo, tutto è più facile. Il portoghese è già a quota tre reti in due partite: un destro rasoterra, un rigore e un incredibile colpo di testa hanno mostrato tutto il repertorio di un giocatore che non ha nessuna voglia di smettere di stupire. Qualcuno dice che è un problema perché bisogna costruire la squadra attorno a lui, ma i numeri sono Certo, quando rientrerà a tutti gli effetti anche Dybala, Pirlo dovrà trovare il modo di non sprecare le qualità di un attacco potenzialmente dai grandi numeri. Non facile. Il guaio è che c'è poco tempo per trovare le giuste alchimie. Perché domenica sera il Napoli sarà un esame tosto che non si potrà sbagliare.