La classifica parla chiaro, più sette sulla seconda a otto giornate dalla fine. Vista così la situazione sembrerebbe abbastanza tranquilla in casa Juventus, perché, dopo la deludente ripartenza post Covid-19 con le due gare in coppa Italia, la squadra di Sarri, con la ripresa del campionato ha inanellato quattro vittorie su quattro e incassato due gol.
Al di là dei numeri e delle statistiche, la Juve sembra stia pian piano riuscendo a capire Sarri, e Sarri a capire la Juve. Soprattutto nei primi tempi delle partite, quando la condizione atletica è buona e il fiato c'è, la squadra sembra seguire un copione ben preciso, dove ogni giocatore si sta ambientando bene. Bentancour è attualmente il miglior centrocampista che abbiamo, Rabiot qualche piccola speranza la sta dando, Bernardeschi e Costa alternati danno buona qualità, dietro De Ligt è sempre più decisivo, Cuadrado una certezza, e davanti Ronaldo è sempre Ronaldo. Ma sopratutto a sorprendere è Paulo Dybala, che in questo nuovo assetto che gli permette più libertà di movimento, si sta prendendo la Juve in tutti i sensi, e il rinnovo sembra ad un passo. Il problema, potrà essere il fatto che la Juve affronterà Milan, Atalanta, Lazio nelle prossime quattro partite con in mezzo il Sassuolo.
La Juve sta bene, e non mi nascondo dietro ad un dito o metto le mani avanti per scaramanzia, ma questo campionato, falsato in certo senso, rimane una sorta di mina vagante in cui ogni giornata può ribaltare tutto. A partire da domani sera contro il Milan a San Siro.
La Juve ha sofferto maledettamente i rossoneri quest'anno in campionato e in coppa Italia, e se noi stiamo bene il Milan sta altrettanto bene, e con un Ibra in arrivo. Noi andremo a Milano senza Dybala e De Ligt. No non sto piangendo, ma è un dato inconfutabile che andiamo a San Siro senza la punta e il difensore più in forma. Quindi quella di domani è una partita che sento molto molto complicata.

Poi arriva la Dea, che dire della squadra di Gasperini? E' un piacere vederli giocare, è un orologio svizzero, è una squadra che gioca a memoria a ritmi altissimi e soprattutto si diverte. Anche in questo caso ci sarà da soffrire per portare a casa il bottino pieno. Trasferta a Sassuolo, da rispettare e poi la Lazio allo Stadium. Dirò una cosa ovvia, ma dopo il triplice fischio finale della gara con la Lazio si potrà dare con più certezze, di quanto sembri ora, una sentenza più o meno chiara. Se dopo la Lazio i punti di distacco saranno più o meno gli stessi di oggi o addirittura di più, sembra abbastanza ovvio che la squadra bianconera si avvierà verso il nono scudetto consecutivo, altrimenti se incappera' in qualche passo falso e ci si troverà là Lazio attaccata, ci sarà da soffrire.

Quest'anno la Juve ha varato un nuovo corso, un nuovo progetto, che al netto della scelta estetica, dialettica o caratteriale del tecnico, era ovvio avrebbe necessitato di tempo per dare qualche indicazione. Se poi ci mettiamo tutte le difficoltà iniziali, tra la polmonite di Sarri, l'infortunio di Chiellini e un mercato non proprio funzionale al progetto, era abbastanza chiaro che le difficoltà non sarebbero mancate. Sarri è un allenatore di quelli che è arrivato senza alcun bonus da potersi giocare con i tifosi. Il suo passato, le sue dichiarazioni, i suoi modi così distanti dal mondo Juve, lo hanno messo subito col mirino sulla schiena, ma ora qualcosa si muove. Dire che si vede una Juventus Sarriana è eccessivo e fuorviante, ma le ultime prestazioni fanno ben sperare. Soprattutto in campo si è tornati ad avere la sensazione di una squadra che si muove secondo compiti ben precisi e le esultanze di Sarri dalla panchina, sono la dimostrazione della soddisfazione di un allenatore che vede materializzarsi ciò che lui vuole.
Sicuramente la strada è ancora lunga, i problemi non mancano, ma non si può parlare di una stagione persa o inutile, perché ora i primi frutti stanno pian piano uscendo. Il tempo e il lavoro sono gli unici ingredienti che servono per creare qualcosa. Nulla nasce dal nulla, e chi pretende e vuole questo vuole un qualcosa che non può essere costruito e di conseguenza di facile fine.
Vedremo cosa diranno le prossime partite, se i passi in avanti tecnico tattici della Juventus saranno confermati e se i risultati daranno ragione a questa ascesa, vorrà dire che saremo davanti a una creatura che sta prendendo forma e che si iniziano a vedere alcuni tratti.