Puoi aver compiuto le più grandi imprese, aver fatto resuscitare i Lazzaro di turno con un goal all'ultimo secondo, puoi essere diventato il simbolo di una città, il piede magico per una Nazione, ma un singolo errore ribalterà tutto. Un rigore tirato alto, le mani sui fianchi, la testa chinata, e quel momento che ha segnato l'immagine del codino, da magico alla maledizione di Baggio. Basta un singolo errore, un singolo momento, e cambia totalmente la tua vita. Hanno scritto libri, girato anche una serie televisiva, e ogni volta che si verifica un fatto che possa essere simile a quell'attimo che non è fuggito ma rimasto impresso nella memoria collettiva, si parlerà della maledizione di Baggio. Ed è quella che ha colpito l'uomo degli europei, l'uomo che ha riscattato l'immagine del calcio italiano all'estero, Jorginho, ma che ancora non è pienamente realizzata. Dipenderà dalla notte di Belfast. Non era la finale dei mondiali, ma era una finalina per accedere ai Mondiali. E l'Italia ora rischia di doversi affidare ai calcoli matematici per evitare un fatto storico che mai è accaduto nella storia del calcio italiano. Per due volte consecutive fuori dai Mondiali.  L'incubo perfetto si giocherà nella notte di Belfast ma non tutto sarà nelle mani degli azzurri. Lo sguardo di Jorginho era teso, si era intuito che qualcosa non andava. Il pallone vola via, in alto. E si ripete un film che non volevamo vedere ma che si continua a vedere. Fiumi di critiche, di messa in discussione,il muro del plotone d'esecuzione è vicino. Ma ancora non ha sparato. Sembra quasi che debba chiedere pietà, perdono a quel Paese che ha contribuito a riportare con la stessa maglia e squadra sull'altare europeo. Ma ciò che è stato, è stato, conta l'errore. Se l'Italia non si qualificherà ai Mondiali il rigore di Jorginho verrà ricordato come quello di Baggio. Una finale persa per un pallone che è voluto andare lontano dalla rete, nel suo mondo. Irrangiungibile. Se l'Italia riuscirà a qualificarsi invece, quel rigore, rimarrà lì, rinchiuso nella cronaca di un episodio sportivo, dimenticato dai più con Jorginho che dovrà sfidare la sorte per riuscire a segnare quel rigore, invece, che gli manca con l'Italia.
Nella notte di Belfast si scriveranno tante cose, tanta roba in 90 minuti, se saranno titoli di coda o solo la fine di un primo tempo lo scopriremo il 15 novembre, dove verrà risolto questo dubbio  e per dirla con le parole di Bufalino, che nacque proprio il 15 novembre "il dubbio è una passerella che trema fra l'errore e la verità".