Se Di Francesco non riesce a raddrizzare la barca romanista, potrebbe essere l'ex ct dell'Argentina il nome buono che Monchi spenderebbe per salvare il suo operato e la faccia. Ai tempi del Siviglia fu Monchi il mentore di Sampaoli strappandolo alla nazionale cilena, dove aveva fatto molto bene, tra mille polemiche.

L'addio al Siviglia di Sampaoli avvenne solo dopo che Monchi aveva deciso di andare alla Roma. Quanto ai problemi della Roma, essi nascono soprattutto da una differente visione del calcio fra Di Francesco e Monchi. Non necessariamente una delle due è giusta e l'altra sbagliata, ma sono diverse e non collimano.

L'idea del calcio di Di Francesco è un 4-3-3 che occupa gli spazi, garibaldino, fatto di corsa e tecnica, fatto soprattutto di un centrocampo dinamico. Per il gioco di Eusebio servono grandi mezzali e lui in fondo con Strootman e Nainggolan, l'anno passato le aveva trovate con De Rossi a fare l'uomo davanti alla difesa. Strootman aveva fatto uno delle sue migliori stagioni, poi è stato ceduto al Marsiglia e Nenggolan è già andato all'Inter.
Monchi nel mercato estivo ha comperato e venduto giocatori quasi per far dispetto a Di Francesco.

Monchi ha in testa e compra i giocatori per fare un 4-2-3-1 con ritmi compassati, possesso palla tiki taka e poi improvvise giocate dei singoli ed ha fatto il mercato in funzione di questa mentalità. Già l'anno scorso Di Francesco ha avuto problemi a collocare Schick che per lui è solo l'alternativa a Dzeko, quest'anno si è visto arrivare giocatori incollocabili nel suo gioco.

Un regista come Pastore, peraltro mezzo rotto, dove lo deve mettere Eusebio nel suo calcio? Infatti dopo alcune prove fallimentari come mezzala, l'ha provato nel tridente con scarsi risultati visto che non sa stare largo in fascia, quindi l'ha messo nel 3-4-1-2 visto a Milano ed ha fatto piangere poi si è rotto ed è rientrato col Bologna a mezzo servizio dalla panchina.

Discorso simile per N'Zonzi. Il Francese, è forte, non si discute, ma è l'alternativa a De Rossi, già fanno difficoltà a giocare insieme in un 4-2-3-1 se poi lo si schiera mezzala fatica tantissimo e si vede che non ha il passo. Cristante, non so chi l'abbia comprato, ma è un pacco senza tanti giri di parole, restano Pellegrini, che da pupillo di DiFra si è un po' perso già dalla passata stagione ed il giovane Zaniolo schierato titolare contro il Real. Coric è un oggetto misterioso; non serve un genio per capire che il problema è il centrocampo giallorosso mal assortito!
Anche in attacco le idee fra DS e mister sono differenti: Kluivert jr, colpo a cui Monchi tiene, per Di Francesco è la terza scelta dopo Perotti e persino El Sharaawy proposto fino all'ultimo sul mercato dalla società al fine di sbolognarlo da Roma.
Resta poi sempre aperto l'affare Schick, investimento da 38 milioni che non ha portato i risultati attesi. Non potendo saltare Monchi, che è uno molto bravo sul mercato a creare valore, con le conoscenze giuste per prendere calciatori poi da rivendere a grandi cifre, l'anello debole diventa l'allenatore pescarese.

Sampaoli, esonerato dall'Argentina con buonuscita di 2 milioni di dollari usa, è libero da qualsiasi vincolo e cerca un'occasione per rilanciarsi nel calcio che conta dopo il fallimento mondiale. La sua idea di calcio è il caos ordinato, un 4-2-3-1 in cui si punta a tener palla, i ritmi sono compassati e si lascia molto spazio all'inventiva dei singoli.

L'eventuale Roma di Sampaoli avrebbe De Rossi ed Nzonzi come diga davanti alla difesa, Pastore regista a tutto campo, Cengiz Under a destra, Perotti, Kluivert o lo stesso Schick a sinistra e Dzeko centravanti nel 4-2-3-1 sampaolista.