Giusto il tempo di far esordire la nuova copertina dedicata agli allenatori che è già vecchia: Peter Bosz non è più l’allenatore dell’Olympique Lione. Colpa mia.

ForzaRoma27 (l’io romano) a FR27 (l’io napoletano):
O vedi? T’avevo detto io che nun c’entrava gnente quer brocco olandese n’mezzo a questi! Mo mettete a rifà tutto da capo! Divertite va… Tra l’altro pure l’altra copertina è vecchia…sta Gouiri ancora co a maja der Nizza…Sveja!
FR27: eh vabbuò agg capit jà! Che ca… ne sapevo ca chili strun** ngarrav a pareggià in casa pure cu Tolosa…Mannagg a iss e a…po si jastemm so malament!” (Eh si vabbè! Cosa cacchio ne sapevo che quello stro… riusciva a pareggiare in casa pure contro il Tolosa…Maledetto lui e…se bestemmio poi sono cattivo!)
ForzaRoma27: vabbè va…famose na bira e nun ce pensamo più!
FR27: eh si, po cu ca… che fernesc e scriv! (Si…poi col cacchio che termino l’articolo!)
ForzaRoma27: vabbè va, parlamo de cose serie…chi ce metti mo ar posto der bozze? (Che sarebbe Bosz in romanesco)
FR27: eh ce mett a Clement, chill ru Monacò, sù merita! Chill già stev ngazzat  ccu mmè perchè n’aev mis pe mett o babb e bozz! (Metto Philippe Clement, allenatore del Monaco, lo merita! Stava già arrabbiato con me perché non l’avevo inserito pur di schierare quel citrullo di Bosz)
ForzaRoma27: e te credo! Pure io te davo contro! Daje và! Vedi de mette e cose a posto.

E allora non resta che iniziare da qui il viaggio dentro ai risultati e alla classifiche d’Europa. Un Lione clamorosamente in picchiata libera, dopo un inizio esaltante che aveva fatto ben sperare i tifosi dei “les gones”. A sedersi sulla panchina dell’OL, una vecchia conoscenza del nostro campionato, ovvero l’ex difensore di Inter e Napoli Laurent Blanc: Bonne chance monsieur Blanc! La squadra tutto sommato c’è. Sono convinto che si possa fare molto meglio di un punto in cinque gare con gente come Lacazette, Tolisso, Tete, Tagliafico, Dembele, Faivre, Aouar e via dicendo. Magari non si lotta per il titolo, ma con una squadra così bisognerebbe quantomeno insidiare il Marsiglia e tenersi dietro Lens e Lorient. Vedremo se l’ex tecnico del Psg riuscirà a risollevare le sorti di un club tra i più tifati di Francia. 

LIGUE 1

Risultati 10° Giornata:
Lione - Tolosa 1-1
Marsiglia - Ajaccio 1-2
Reims - Psg 0-0
Montpellier - Monaco 0-2
Angers - Strasburgo 2-3
Clermont - Auxerre 2-1Nizza - Troyes 3-2
Brest - Lorient 1-2
Rennais - Nantes 3-0
Lille - Lens 1-0

Prossimo turno:
Strasburgo - Lille 
Lorient - Reims
Lens - Montpellier
Tolosa - Angers
Auxerre - Nizza
Nantes - Brest
Rennais - Lione
Troyes - Ajaccio
Monaco - Clermont
Psg - Marsiglia

CLASSIFICA: PSG 26 - LORIENT 25 - MARSIGLIA 23 - LENS 21 - MONACO 20 - RENNAIS 18 - LILLE 16 - CLERMONT 16 - LIONE 14 - MONTPELLIER 12 - TOLOSA 12 - TROYES 11 - NIZZA 11 - STRASBURGO 8 - REIMS 8 - AUXERRE 8 - ANGERS 8 - AJACCIO 7 - NANTES 7 - BREST 6

Proprio il Lione, impegnato davanti al proprio pubblico nell’anticipo del venerdì contro il Tolosa. Una partita che meglio non poteva iniziare per l’OL, con il brasiliano Tete subito in rete al 2° minuto, alla quinta marcatura stagionale. Una gara che aveva dato anche qualche segnale incoraggiante nella prima parte, al di la della rete del vantaggio. L’ormai ex tecnico Bosz, aveva provato a dare una svolta tattica affidandosi ad una sorta di 4-4-2 offensivo, con Tete ed Ekambi come esterni di centrocampo e in avanti capitan Lacazette affiancato da Dembele, una mossa che aveva prodotto un giovamento offensivo tangibile, con ben quattordici conclusioni verso la porta dei “pitchounes”, di cui otto nello specchio. Purtroppo avere il pallino del gioco, presentarsi spesso nelrea avversaria hanno valore nel momento in cui oltre a produrre gioco e concludere fai gol: banale - usando un aggettivo caro all’amico rossonero Frankie62 - ma tremendamente fatale quando questi non arriva. E fatalmente, la buona mole di gioco ha prodotto un solo gol, in questo caso non abbastanza per portare a casa i tre punti, puniti dal gol di Ratao al 67°, glaciale nello sfruttare una delle poche sortite offensive degli ospiti. 1-1 quindi al Groupama Stadium: dopo quattro giornate fermi a tredici, il Lione riesce a prendersi il quattordicesimo punto, a nove di distanza dal Marsiglia terzo, addirittura a dodici dal Psg capolista. Un punto che comunque diventa guadagnato, grazie al sorprendente tonfo casalingo degli uomini di Tudor: al Velodrome di Marsiglia, la squadra della Costa Azzurra raccoglie la prima sconfitta stagionale, battuti dagli isolani dell’Ajaccio, fino ad allora con soli quattro punti all’attivo in nove giornate. Una sconfitta incredibile, soprattutto considerando che i padroni di casa si erano portati persino in vantaggio, grazie al calcio di rigore realizzato da Dimitri Payet al 15°. Moussiti-Oko al 25°, e l’autorete di Balerdi al 47° a regalare tre punti preziosissimi alla formazione ospite, ora penultima davanti al Brest. Una sconfitta che pesa anche in classifica per il Marsiglia, scavalcato dall’ inarrestabile Lorient di questo primo quarto di stagione, e scivolati a tre punti dal Paris Saint Germain capolista. Psg che non è riuscito a sfruttare al massimo lo stop dell’OM, bloccato a sua volta sullo 0-0 dal Reims. Una giornata davvero impronosticabile se consideriamo le avversarie delle prime della classe. Anche qui dev’esserci il mio influsso negativo: scrissi qualcosa del tipo “non ci sono incroci particolarmente interessanti in questa giornata di Ligue 1”; la prossima volta che scrivo qualcosa del genere, in Francia si gratteranno i cog…ni! In ogni caso, stavolta l’incrocio interessante ci sarà eccome: proprio Psg e Marsiglia si sfideranno “all’ultimo sangue nell’arena parigina”, per una gara che potrebbe significare fuga per i capitolini, o clamoroso rilancio per i marsigliesi. Nel frattempo sarà il Lorient a "sedersi sul divano" aspettando l’esito della contesa, a maggior ragione se dovesse riuscire a stupire ancora, a prendersi altri tre punti in casa contro quel Reims che ha clamorosamente stoppato il Psg. Un Lorient che nonostante l’assenza della stellina Dango Ouattara, nello scorso week-end ha ampiamente fatto il suo, andando a vincere in casa del fanalino di coda Brest, imponendosi con il risultato di 1-2. Al contrario del Marsiglia, andato in vantaggio e poi uscito sconfitto, il Lorient approcciava al peggio la gara, andando sotto al 17° per via della rete di Romain Del Castillo, laterale francese del Brest. Il povero Brest, a quel punto si ritrovava a fare i conti con la furia realizzativa di Terem Moffi, autore del pari al 24° e della rete del definitivo vantaggio al 53°: per la punta nigeriana è l’ottavo sigillo in campionato, di cui soltanto uno arrivato dagli undici metri. La squadra di Le Bris si porta così a quota venticinque, a una sola lunghezza dal trono su cui si siede il Psg. Vuoi vedere che mentre parigini e marsigliesi si picchiano, il "piccolo" Lorient se ne va quatto quatto a sedersi sulla poltrona più ambita?

Wè Le Bris, ti ho visto sai?! Non ti toccare! Non sono uno jettatore!

Stop anche per il Lens, battuto dal Lille per 1-0. A punire la squadra di Haise, la rete di David dal dischetto, la settima per l’attaccante canadese, sempre più leader del “losc”. Attenzione al Monaco, in netta ripresa e da sei risultati utili consecutivi in campionato, con l’ultima sconfitta che risale ormai alla terza giornata, quando cadde sotto i colpi del Lens per 1-4. Da allora, un pareggio con il Psg e poi solo vittorie, con l’ultima esterna per 0-2 maturata contro il Montpellier: di Embolo al 46° e Boadu all’80°, le marcature che portano a quota venti la squadra del principato, ormai a soli tre punti dalla zona calda. Anche per il Monaco un impegno non insormontabile sul cammino: in casa, contro il Clermont, potrebbe allungare la serie positiva e avvicinarsi maggiormente alla vetta.
Eh nooo pure voi vi grattate? Capisco che siete abituati ai casinò, alle scommesse, però non vi facevo scaramantici!
Non l’inizio più facile possibile per mister Blanc
, in trasferta sul campo di un Rennais in ottima salute, vittorioso per 3-0 contro il Nantes e a punti da sei gare di fila. Di Gouri al 26°, Terrier all’80° e Doue al 84°, i gol che hanno deciso la sfida contro “les Canarie”. 
Insomma, a sto giro un bel po di sfide interessanti, per un undicesimo turno da seguire ad occhi spalancati, quasi a farli verdi come i prati su cui i protagonisti calcheranno i loro tacchetti.
Visto che il mio caro amico Michele, mi disse: “si vabbè, i risultati li conosciamo…non puoi dirci in anticipo quelli della settimana successiva?” Ora, considerando che viaggi nel tempo non se ne possono fare, consiglio di contattare Oriana (la mediana) a cui facevano affidamento gli Agnelli tramite Piccio delle 8 e 25.
Comunque un paio di combinazioni le provo, anche se vista la mia storia da scommettitore, vi consiglio di seppellirli tra le righe del pezzo:
Tenterei 1 del Lens contro il Montpellier e gol in Psg - Marsiglia, con le quali dovremmo essere intorno al raddoppio della posta giocata. Siccome punto spesso sui marcatori, mi sentirei di indicare Ben Yedder in Monaco - Clermont e Mbappè contro il Marsiglia, raramente assente dal tabellino marcatori, soprattutto in gare “sentite”.
Psg - Marsiglia gol / Mbappè (marcatore si)
Lens - Montpellier 1
Monaco - Clermont Ben Yedder (marcatore si)

BUNDESLIGA
Risultati 9° Giornata:
Hoffenheim - Werder Brema 1-2
Bayer Leverkusen - Schalke 04 4-0
Mainz - Lipsia 1-1
Augsburg - Wolfsburg 1-1
Bochum - Eintracht Francoforte 3-0
Borussia Dortmund - Bayern Monaco 2-2
Borussia M’Gladbach - Colonia 5-2
Herta Berlino - Friburgo 2-2
Stoccarda - Union Berlin 0-1

10° giornata:
Schalke 04 - Hoffenheim 
Wolfsburg - Borussia M’Gladbach
Eintracht Francoforte - Bayer Leverkusen 
Stoccarda - Bochum
Werder Brema - Mainz 
Lipsia - Herta Berlino 
Colonia - Augsburg 
Union Berlin - Borussia Dortmund 
Bayer Monaco - Friburgo

CLASSIFICA: U. BERLIN 20 - FRIBURGO 18 - BAYERN M. 16 - BORUSSIA D. 16 - WERDER B. 15 - BORUSSIA M. 15 - HOFFENHEIM 14 - EINTRACHT F. 14 - COLONIA 13 - AUGSBURG 13 - LIPSIA 12 - MAINZ 12 - WOLFSBURG 9 - HERTA B. 8 - BAYER L. 8 - SCHALKE 04 6 - STOCCARDA 5 - BOCHUM 4

Nove giornate e il Bayern Monaco non è in fuga verso il suo undicesimo Meisterschale consecutivo: già questa è una notizia, in un campionato che non conoscevi vincitori che non siano i bavaresi, ormai dal lontano 2012, anno in cui il Borussia Dortmund di Klopp si riconfermava campione di Germania per il secondo anno consecutivo. Da allora quasi solo batoste per il BvB, sia in termini di titoli che negli scontri diretti: sette, le sconfitte consecutive nel “Der Klassiker”. Una costante che aveva finito per rendere la "classica", un evento solo per le squadre coinvolte, ma dall'esito segnato in partenza. Stavolta però, la squadra guidata da Terzic è riuscita a strappare un pari ai “die roten” - rendendo il Klassiker un po’ meno… Klassiker - davanti al pubblico amico del Signal Iduna Park. Una gara che per giunta si era incanalata proprio sui soliti binari, segnata dal doppio vantaggio ospite siglato da Goretzka e Sane. Stavolta no però, i "gialloneri" sono riusciti ad agguantare il pari all’ultimo respiro, grazie al colpo di testa con cui il centravanti francese Modeste, al 95° ha fatto “crollare” di gioia il muro giallo, ovvero la sempre spettacolare curva dei tifosi di casa. Del diciassettenne Moukoko, la rete che al 74° riaccendeva le speranze del BvB. Il giovanissimo attaccante tedesco, era finito già nel calderone dei “teen con hype insensato” a causa di qualche presenza sottotono registrata nella scorsa bundesliga. Certe volte ci si dimentica che a 16-17 anni, un ragazzo va a scuola e appresso alle prime cotte amorose, non scende in campo con una delle maglie più pesanti del panorama nazionale. Il centravanti comunque, non si è pianto addosso, e in otto apparizioni ha messo a segno tre gol e due assist, a dimostrazione che se si trova li, non è per puro caso. Magari diventa dannoso affibbiargli paragoni con attaccanti del passato, oltremodo inutile appesantirlo con la responsabilità da “futuro della nazionale”, ma il talento c’è, e certamente non è da tutti assumersi il peso dell’attacco di una top tedesca, a diciotto anni ancora non compiuti. Esordio travolgente per Xabi Alonso, vittorioso all’esordio in panchina nel 4-0 rifilato allo Schalke 04: Diaby all’8°, Frimpong al 41° e al 53° e Paulinho allo scadere, regalano allo spagnolo la prima gioia da allenatore. Seconda doppietta per il terzino olandese, ormai impiegato da tempo come esterno offensivo, si sta rivelando un’autentica arma per le “aspirine”, sperando che continui così anche per le sorti del mio fantacalcio, giacché l’altro top che ho preso, ovvero Davies, continua a latitare in zona gol e bonus. Tre punti che danno respiro alla classifica del Leverkusen, con otto punti ancora lontanissimi dai posti che contano in chiave europea.

Il Friburgo impatta nella trasferta berlinese all’Olympiastadion contro l’Herta: 2-2, con gli ospiti in vantaggio al 22° con il ghanese Kyereh, a cui rispondeva Lukebakio dagli undici metri al 34°. A ribaltare in favore dell’Herta il gol di Serdar al 61°, a cui faceva seguito il definitivo 2-2 siglato da Kevin Schade al minuto 78, approfittando dell’errore di Christensen - estremo difensore dei biancoblu - che non riusciva a trattenere la sfera regalandola di fatti al ventenne del Friburgo. Un pari che non vanifica quanto di buono fatto finora dalla compagine brisgoviana, su un campo comunque ostico e con diciotto punti che valgono l’attuale secondo posto. Herta che non volendo, finisce per fare un favore ai cugini dell’Union Berlin, vittoriosi per 0-1 sul campo dello Stoccarda. Tre punti che arrivano in virtù della rete messa a segno dal difensore Paul Jaeckel al minuto 76. Non una gara brillantissima quella disputata dai ragazzi di Urs Fischer, più volte sul punto di capitolare, ma si sa, anche la fortuna ha il suo peso nell’arco di una stagione e nel raggiungimento dei risultati, risultati che sorridono eccome la squadra della capitale tedesca, con venti punti in testa alla classifica. Tre punti anche per il Bochum, giusto il tempo di definirli “squadra materasso certificata” che hanno piantato tre palloni all’Eintracht Francoforte, della serie “FR27…ma la vuoi smettere o no? Tutto quello che dici finisce per trasformarsi nell’esatto contrario”; in effetti non sarebbe male neanche così, almeno piazzate le giocate in base a quel che dico, puntando sull’esito opposto. La rete di Hofmann al 71°, l’autogol di N’dicka all’87° e Forster al 91°, i tre gol che portano il Bochum a quattro punti, sempre tristemente ultimi in classifica, quantomeno però a -4 dalla zona salvezza occupata dal Bayer Leverkusen.

Prime quattro a confronto nel turno alle porte: la capolista Union Berlin in casa contro il Dortmund, prova a tenersi il trono “crucco”, mentre il Bayern in casa affronta il Friburgo, provando a prendere tre punti che gli permetterebbero proprio di scavalcare la squadra allenata da Streich. Due partite sicuramente interessanti e difficili da inquadrare: se proprio devo sbilanciarmi, dico che i bavaresi non possono fare un altro passo falso, ma il Friburgo va spesso in gol anche nelle gare in trasferta, per cui tenterei 1x+gol o per i più audaci vittoria del Bayern con gol; della gara tra Union e Dortmund non mi fido, tenterei il gol anche tra Wolfsburg e Gladbach, entrambe compagini avvezze all’over, come capitato tra l’altro nell’ultimo turno dove il Borussia Monchengladbach ne ha fatti addirittura cinque in casa contro il Colonia, a fronte del pareggio per 1-1 dei “lupi” sul campo dell’Augsburg. Per i marcatori punterei su Nkunku in Lipsia-Herta.

Bayern - Friburgo 1x(o solo 1)+gol
Wolfsburg - M’Gladbach gol
Lipsia - Herta Berlino Nkunku (marcatore si)

 

LA LIGA

Risultati 8° Giornata:
Osasuna - Valencia 1-2
Almeria - Rayo Vallecano 3-1
Atletico Madrid - Girona 2-1
Siviglia - Ath Bilbao 1-1
Getafe - Real Madrid 0-1
Real Valladolid - Real Betis 0-0
Cadiz - Espanyol 2-2
Real Sociedad - Villareal 1-0
Barcellona - Celta Vigo 1-0
Elche - Maiorca 1-1

9° Giornata:
Rayo Vallecano - Getafe 
Girona - Cadiz
Valencia - Elche
Maiorca - Siviglia
Ath Bilbao - Atl Madrid
Celta Vigo - Real Sociedad 
Real Madrid - Barcellona
Espanyol - Real Valladolid
Betis - Almeria
Villareal - Osasuna

CLASSIFICA: BARCELLONA 22 - REAL MADRID 22 - ATH BILBAO 17 - ATL MADRID 16 - BETIS 16 - REAL S. 16 - VALENCIA 13 - OSASUNA 13 - VILLAREAL 12 - RAYO V. 10 - CELTA VIGO 10 - MAIORCA 9 - REAL V. 8 - GIRONA 7 - ALMERIA 7 - GETAFE 7 - ESPANYOL 6 - SIVIGLIA 6 - CADIZ 5 - ELCHE 2

Vittorie di misura per le prime della classe: il Real Madrid supera in trasferta il Getafe, grazie alla rete di Eder Militao arrivata dopo appena tre giri di lancette; sudatissimo l’1-0 dei blaugrana contro il Celta Vigo, squadra da sempre indigesta al club che è “più di un club”. Il gol della vittoria firmato da Pedri arrivava al 17°, provvidenziale ai fini del risultato, in una partita in cui i padroni di casa hanno si tenuto il possesso palla, ma hanno faticato tremendamente nelle occasioni prodotte da Aspas e compagni, strenuamente attaccati alla partita fino all’ultimo istante, incubo costante della retroguardia di casa nei minuti di recupero. Situazione che quindi rimane invariata, con le "due spagne” - come raccontato recentemente da Pereira - appaiate sul trono, almeno fino al week-end che si dipana dinanzi a noi, che ci offre “el clasico”, lì, nello stadio che porta il nome di quel Santiago Bernabeu così potente da cambiare irreversibilmente la storia del club più grande della storia.
Frenata per il Bilbao, che dopo tre vittorie consecutive impatta per 1-1 al Sanchez Pizjuan contro il Siviglia del neo-allenatore Sampaoli: di Oliver Torres al 4°, la rete del vantaggio degli andalusi, al quale rispondeva Vesga al 73°, alla seconda marcatura consecutiva. Un punto che comunque tiene in strisci positiva il club basco, ancora terzo alle spalle della coppia di testa e davanti ad Atletico Madrid e Betis, i primi vincenti contro il Girona per 2-1 grazie alla doppietta di Angel Correa, i secondi ancora fermati sullo 0-0 dopo la sconfitta subita a Vigo nell’ultimo turno. Così come accadde il 2 ottobre, anche contro il Valladolid i “biancoverdi” si sono ritrovati a disputare gran parte della gara in dieci uomini, per via dell’espulsione dell’ex viola German Pezzella; in occasione di Celta-Betis era stato invece l’italo-brasiliano Luiz Felipe ad inguaiare i compagni di squadra. Anche la Real Sociedad a fare compagnia ad Atletico e Betis a quota sedici punti, grazie al successo casalingo ottenuto a danni del Villareal: 1-0 per i “los txuri-urdin” grazie alla realizzazione del solito Brais Mendez, giunto alla quinta marcatura in campionato. Oltre a Real-Barça, un’altra sfida interessante per contenuti e classifica è Bilbao-Atletico: per i baschi rappresenta l’occasione di dare un peso importante al terzo posto che ricopre e per l’atleti e l’occasione di rilanciarsi proprio come terza forza della Liga. 
Pronostici? Beh, il Valencia di Gattuso affronta in casa l’Elche fanalino di coda, che tra l’altro ha appena raccolto il secondo punto stagionale grazie al pari in casa con il Maiorca: per i valenciani la vittoria dovrebbe essere d’obbligo, anche se finora non sono stati proprio continui come dimostrano i 13 punti in classifica, ma i sette punti raccolti nelle ultime tre gare testimoniano un buon momento. Il Betis dovrebbe tornare ai tre punti in casa contro l’Almeria, anche se le fatiche di coppa potrebbero avere un peso specifico importante: qui dipende dalla quota, se l’uno è troppo basso conviene evitare. Per el clasico ci si aspetta sempre over e gol, al di la di chi porta poi a casa il risultato. Non mi sento di andare lontano da un esito del genere, anche se il Barça visto contro l’Inter e contro il Celta non sembra in grado di poter infastidire i blancos, ma…”il calcio è strano beppe” direbbe Caressa. Per i marcatori viene naturale puntare sulle “prime donne” Benzema e Lewandowski, ma giocare due marcatori in un singolo evento è un rischio che eviterei di correre.

Real Madrid - Barcellona gol+over / Benzema-Lewandowski (marcatori sì)
Valencia - Elche 1
Betis - Almeria 1

PREMIER LEAGUE
Risultati 10° Giornata:
Bournemouth - Leicester 2-1
Chelsea - Wolves 3-0
Manchester City - Southampton 4-0
Newcastle - Brentford 5-1
Brighton - Tottenham 0-1
Crystal Palace - Leeds 2-1
West Ham - Fulham 3-1
Arsenal - Liverpool 3-2
Everton - Manchester United 1-2
Nottingham - Aston Villa 1-1

11° Giornata:
Brentford - Brighton 
Leicester - Crystal Palace 
Fulham - Bournemouth 
Wolves - Nottingham 
Tottenham - Everton 
Aston Villa - Chelsea 
Leeds - Arsenal 
Manchester United - Newcastle 
Southampton - West Ham 
Liverpool - Manchester City 

CLASSIFICA: ARSENAL 24 - MAN CITY 23 - TOTTENHAM 20 - CHELSEA 16 - MAN UTD 15 - NEWCASTLE 14 - BRIGHTON 14 - BOURNEMOUTH 12 - FULHAM 11 - LIVERPOOL 10 - BRENTFORD 10 - EVERTON 10 - WEST HAM 10 - LEEDS 9 - CRYSTAL P. 9 - ASTON VILLA 9 - SOUTHAMPTON 7 - WOLVES 6 - NOTTINGHAM 5 - LEICESTER 4

L’Arsenal continua a mietere vittime e successi, senza conoscere differenze: impone il suo gioco, e anche nella sconfitta è una squadra che finisce per essere credibile, per identità e occasioni create. Liverpool e Tottenham potevano rappresentare un doppio muro difficile da superare, e invece sono arrivati sei punti e sei gol, a dimostrazione che quest’anno i “gunners” fanno tremendamente sul serio. Martinelli al primo minuto di gioco, metteva subito le cose in chiaro all’Emirates Stadium, servito splendidamente dall’ex enfant prodige Martin Odegaard. Il Liverpool non ci sta ad uscire sconfitto ancora una volta, e al minuto 34 trova il pari grazie all’uruguaiano Nunez, finalmente protagonista in maglia “reds”, dopo un inizio piuttosto balbettante, al pari del Liverpool tutto. Saka, ormai giocatore ben diverso dal ragazzino spaurito che ci consegnò l’europeo nell’estate del 2021, prima realizza il gol del 2-1 al 50°, poi al minuto 76 mette alle spalle di Alisson il tiro dal dischetto che vale il 3-2 finale. A trovare ancora il pari, la rete di Roberto Firmino al 53°. Segnali comunque incoraggianti da parte degli uomini di Klopp, autori di una buonissima gara e prossimi al gioco che li aveva portati a un passo dal trionfo europeo. I sette gol che poi hanno rifilato al povero Celtic in champions, fanno presagire che una quadra è stata trovata, magari giusto in tempo per fare l’ennesimo sgarbo a sir Guardiola, di scena ad Anfield domenica pomeriggio, nel match clou dell’undicesimo turno.

Bella vittoria per il Chelsea di Potter, che si è imposto per 3-0 sul Wolverampton. Ottimo momento di forma per i “blues”, che vengono da tre vittoria consecutive in Premier e dal doppio successo europeo contro il Milan che li ha portati al primo posto nel girone E, inizialmente approcciato nel peggiore dei modi con un solo punto raccolto nelle prime due gare disputate. A firmare il successo casalingo dei londinesi, Havertz al 48°, Pulisic al 54° e l’albanese Broja al minuto 89. Vittoria che tiene il Chelsea al quarto posto con sedici punti, uno in più del Manchester United. I “red devils” in trasferta sul campo del’Everton, hanno trovato il successo per 1-2, grazie all’ex Ajax Antony e alla prima rete in campionato di Cristiano Ronaldo. Everton che si era portato in vantaggio dopo appena cinque minuti di gioco, purtroppo per loro rete non sufficiente a portare a casa un risultato positivo. Dopo la buona prova contro il Nottingham, cade ancora il Leicester, sconfitto al Vitality Stadium dal Bournemouth. Patson Daka al 10° portava in vantaggio le “foxes”, dando l’impressione di una rinascita per il Leicester, impressione presto cancellata da Billing, che portava i padroni di casa sul pari al 68° e da Christie che appena tre minuti dopo regalava il definitivo 2-1 al Bournemouth, lasciando gli ospiti in ultima posizione.

Ancora una vittoria rumorosa del Newcastle, che dopo averne rifilati quattro al Fulham, ne mette a segno altri cinque: a subire la furia dei “magpies” il Brentford, travolto dalla doppietta di Guimaraes in gol al 21° e al 56°, la rete di Murphy al 28°, quella di Almiron - al terzo gol nelle ultime due - e per non farsi mancare dispiaceri anche l’autorete di Pinnock giunta al 90°. Di Toney al 54°, il gol da calcio di rigore che rendeva leggermente meno amaro il passivo, e che arrivando sul 2-0 per i padroni di casa, rappresentava una fiammella concreta per le “api”, purtroppo per loro, solo una lucina in un tunnel lungo e oscuro. Sul piano giocate, il gol in Liverpool - City dovrebbe rappresentare quasi una certezza, visti anche i confronti passati. Anche Manchester United-Newcastle dovrebbe essere una gara ricca di gol, ormai di fatti reputabile alla stregua di uno scontro diretto. Conte con il suo Tottenham dovrebbe trovare il successo all’Hotspur contro l’Everton, squadre certamente rognosa ma che non può spaventare gli “spurs”, obbligati a vincere anche in virtù del big match tra “reds” e “Sky blues”. L’Arsenal sul campo del Leeds, potrebbe trovare più difficoltà di quanto dica la classifica. Partita che eviterei. Non mi convince neanche il Chelsea nella trasferta contro l’Aston Villa. Per i marcatori si potrebbe puntare sul solito Kane, in una partita non proibitiva, Daka in un buon momento e con un Leicester con disperato bisogno dei suoi gol in Leicester-Crystal Palace e forse un centesimo lo metterei su Antony, in Manchester Utd-Newcastle.

Manchester Utd - Newcastle gol / Antony (marcatore sì)
Liverpool - City gol+over 
Tottenham - Everton 1 / Kane (marcatore sì)
Leicester-Crystal Palace Daka (marcatore sì)


Bene signori, concluso il nostro giro tra i campionati, permettetemi di fare un plauso speciale all’Inter.
I nerazzurri si sono resi protagonisti di un’impresa incredibile, strappando quattro punti al Barcellona e a dirla tutta, il pareggio al Camp Nou sta strettissimo alla squadra di Inzaghi, autori come sono stati di una partita attenta, ordinata e con azioni d’attacco costruite benissimo. Se solo Asslani non si fosse dimenticato che esistono anche i compagni di squadra, a quest’ora si parlerebbe di un 3-4 storico. Diciamo che nel computo complessivo, va bene così: nella gara d’andata, le polemiche per il mancato rigore in favore dei blaugrana, hanno valicato i confini, giungendo fino a ridosso del match di ritorno, con i tifosi “cules” che non avevano risparmiato cori diciamo “poco carini” verso la società milanese, anche nella sfida casalinga contro il Celta Vigo. Un doppio confronto che costa carissimo alla squadra di Xavi, non solo in termini sportivi, in quanto ad un passo dalla seconda eliminazione consecutiva ai gironi, soprattutto anche in termini finanziari e d’immagine, considerando quanto fosse già in difficoltà economiche il club e quante risorse siano state ulteriormente investite - oltre ogni logica - nella sessione estiva di calciomercato.
Ormai finiti gli aggettivi per il Napoli, autore di diciassette reti in quattro partite: Uanema! Non solo i gol, proprio la qualità del gioco espresso dagli uomini di Spalletti a lasciare a bocca aperta. Una squadra che sembra avere una fame incredibile, una voglia di arrivare al risultato che trasmette “vibes” di vittoria sempre e comunque, qualunque sia l’avversario di turno. Il mio amico Italo mi chiede da mesi di scrivere un pezzo sulla Juventus: Italo…non posso cacchio! Ma da romanista mi vuoi mettere a parlare di juve? Qua sta pieno di blogger che parlano dei bianconeri... entra sul blog e leggi vita-morte-miracoli del club torinese! Comunque ogni promessa è debito, e allora una breve postilla alla tua Juve è d'obbligo. Inevitabile che ci sia estrema delusione tra i tifosi: un girone con Benfica, Maccabi e Paris Saint Germain è da passare, senza se e senza ma. I portoghesi sono una buonissima squadra, ma una formazione che può contare su gente come Di Maria, Vlahovic, Kostic, Cuadrado, Milik, Paredes, non può uscire con le ossa rotte, quantomeno - minimo - doveva giocarsela alla pari con i lusitani e fare sei punti d’obbligo contro gli israeliani. E’ ora che Allegri si prenda le sue responsabilità per una squadra che stenta a esprimere un gioco, fatica ad avere un’identità e cosa ancora peggiore rispetto al passato, non vince, e se a Torino non vinci sei lontanissimo dalla normalità. Allo stesso tempo, responsabilità che si deve assumere anche la società, provando a cambiare anche a costi altissimi, perchè è evidente che qualcosa non va, più di qualcosa. Non è normale che un giocatore come Vlahovic, con una media gol paurosa fino allo scorso gennaio, ovvero fino a quando ha indossato i colori viola, non riesca a replicare quanto di buono fatto a Firenze. Non sembra un giocatore con limiti caratteriali. Tutt'altro. Un investimento da settanta milioni va tutelato a tutti i costi, anche se dovesse significare cambiare tecnico in corso d'opera, strappando a quelle regole che in qualche modo hanno contribuito a rendere grande il club piemontese. Sicuramente l'infortunio di Pogba ancor prima che la stagione avesse inizio, l'assenza di un uomo chiave come Chiesa, un periodo di adattamento necessario per trovare una giusta intesa tra Milik e Vlahovic, sono attenuanti che giustificano un minimo la mancanza di risultati. Il problema è che quest'anno si corre veloci, con tantissime partite che si accavallano senza aver tempo, ne modo di poter provare cose diverse. Lo stesso Di Maria poi, non è stato poi chissà quanto presente, tra interruzioni derivanti da problemi muscolari e l'espulsione rimediata contro il Monza che l'ha tenuto fuori per due giornate. Non è una situazione facile per i bianconeri, ormai con i minuti contati in coppa, e l'obiettivo dichiarato dello scudetto ormai già distante dieci punti. Vediamo quanti punti raccoglieranno "le zebre" fino a novembre, perché dopo il mondiale comincia tutto un altro campionato, e quel che oggi sembra definitivo potrebbe essere solo un bellissimo o un pessimo "primo tempo". Per il Milan - in Europa - giudizio sospeso. Fare zero punti contro il Chelsea non è un fallimento: è il Napoli che ha scompaginato la realtà nel momento in cui ha battuto il Liverpool. In ogni caso, la qualificazione è ancora lì: sei punti e si va avanti. Forza! 
Anche Roma e Lazio hanno deluso profondamente nei rispettivi gironi di Europa League. Le qualificazioni sono ancora possibili, ma l’obiettivo era il primo posto e per la Roma è già sfuggito. Ora sei punti o "morte". Per i biancocelesti un girone che vede tutte a cinque punti. La prossima in casa contro il Midtjylland, diventa fondamentale: auguri! (Niente scongiuri dai...state tranquilli)
La Fiorentina dopo un inizio terribile, si è presa sei punti contro gli scozzesi dell’Heart e sono ora quasi certi della seconda posizione. Antenne dritte però: mai dare nulla per scontato; con sei punti il primo posto è ancora possibile, la Roma ne sa qualcosa (scorso anno praticamente secondi certi, poi arrivò il pareggio all’ultima giornata del Bodo che ci regalò il primato nel girone di Conference).

Ci siamo, il fine è già qui, così come le prime partite del venerdì. 
Alla prossima popolo!
#JBLS
FR27