La "Serie A TIM", uno dei campionati europei più affascinanti. Basta guardare il Ranking Uefa e vedere che siamo situati al 4 posto con 58.916 punti (contando dalla stagione 13/14 a quella 16/17), un distacco di soli 0,618 pnti dalla terza classificata (Inghilterra). Questo sta a dimostare come negli ultimi anni L'italia sia cresciuta molto in ambito europeo, MA.. siamo sicuri che sia davvero l'italia?

Mi spiego meglio.In serie A ci sono ben 334 stranieri sul totale di 654 calciatori militanti nella competizione, e se vogliamo parlare in percentuali diremo che quindi c'è il 50,9% dei calciatori NON italiani presenti nella nostra competizione. Una percentuale abbastanza elevata. La squadra attualmente con più stranieri è L'UDINESE con ben 29 stranieri su una rosa di 36 giocatori (80,56% di stranieri) e segue Roma con 28 su 37 e Lazio con 27 su 38. Un numero eccessivo se si deve competere in una competizione ITALIANA. In questo ambito invece bene si comporta il SASSUOLO che ha sempre puntato sui talenti italiani: 5 stranieri su una rosa di 32 giocatori (15,62% di stranieri) segue Cagliari (34,21% di stranieri) e Atalanta (39,53% di stranieri)

Quest'anno l'Italia Under 21 ha dimostrato come possiamo ancora una volta affidarci ai calciatori Italiani: Bernardeschi,Pellegrini,Cataldi,Calabria,Meret,Cragno ecc.

Perchè non farlo allora? Perchè non mettere una riforma che dice: "La rosa militante in serie A deve avere almeno il 51% di italiani nella rosa" ? D'altronde si parla sempre di un campionato italiano e vedere in campo che su 22 giocatori ci siano solo 4-5 giocatori italiani, dispiace. Voglio chiudere ricordando gli stranieri presenti nelle squadre che nella stagione 17/18 dovranno giocare in Europa:

Juventus 20 su 42 (47,62%)

Roma     28 su 37  (75,68%) 

Napoli    21 su 35  (60%)

Atalanta  17 su 43 (39,53%) 

Lazio       27 su 38 (71,05 %)

Milan      17 su 41   (41,46%)

Per una media del 55,68% di stranieri. Sono i numeri che parlano. Italianizziamo la Serie A!

(Il mio è un discorso non razzista ma NAZIONALISTA perchè bisogna credere e valorizzare il talento Made in Italy.)