Per commentare le due partite di Europa League disputate dall'Italia, sembra quanto mai appropriato riesumare la mitica espressione di Gino Bartali. "l'è tutto sbagliato, l'è tutto da rifare".

Si è iniziato con le ormai scontate lamentele del Commissario Tecnico sul fatto che gli italiani giocano poco; questa considerazione (spesso purtroppo rilanciata e condivisa dalla maggioranza dei media) serve solo a mettere le mani avanti e a dare un alibi ai calciatori e ai responsabili tecnici, circa i pessimi risultati ottenuti dalla Nazionale.

Ormai non se ne può più di sentire dire che le squadre di Serie A dovrebbero far giocare più italiani. Il calcio è uno sport professionistico competitivo, che deve premiare i migliori, quindi debbono giocare i più bravi e non i "più italiani"; è una vergogna  anche solo ipotizzare che debbano essere preferiti in squadra giocatori solo perché italiani; dovremmo garantire il posto di lavoro a dei professionisti milionari, quando non lo si garantisce neanche ai normali lavoratori? E' scandaloso solo pensarlo!

Se i giocatori italiani non trovano spazio in serie A debbono andare a giocare in altri campionati esteri, in cui abbiano la possibilità di giocare e mettersi in mostra, come fanno i calciatori di tutte le più forti nazionali al mondo: quanti francesi giocano all'estero? Quanti croati? Quanti brasiliani? Quanti tedeschi? quanti argentini? E perché così pochi italiani?

Dopo le lamentele ormai di prammatica circa il poco utilizzo dei giocatori italiani, il C.T. Mancini si è subito contraddetto con le scelte di convocazione e di formazione: che senso ha convocare il giovane Zaniolo, che nella sua vita non ha mai ancora giocato né in A né in B e né in nessun altro campionato professionistico? Sembra una convocazione solo a scopo mediatico per far parlare un po' di Mancini come scopritore di talenti; credo che con questa convocazione non sia stato di certo fatto un favore né alla nazionale né al ragazzo, che vedrà così aumentare in modo esponenziale la pressione su di sé, quando effettuerà il suo debutto nel calcio professionistico.

Altra contraddizione il maggior utilizzo di Balotelli e Zaza, pochissimo impiegati finora dai propri club, rispetto a Belotti ed Immobile che invece hanno disputato tutte le partite di Torino e Lazio. Fra l'altro Balotelli ha  anche saltato la preparazione pre-campionato, con evidenti ripercussioni sul piano fisico.
Altrettanto dicasi per il fatto di aver schierato titolare nella seconda partita Caldara, mai utilizzato finora nel Milan, a scapito di altri difensori con più minuti nella gambe.

Un' altra considerazione critica va fatta circa il modo in cui sembra venga considerata l'Europa Nations League: l'Italia ha dato l'impressione di snobbare questa manifestazione, dimostrata dal fatto di aver lasciato a riposo nel secondo match (oltre ad altri) Bonucci e Chiellini, gli unici, forse, titolari fissi e indiscutibili della nazionale; se Portogallo-Italia fosse stata una partita del mondiale o degli europei, sicuramente avrebbero giocato.  Questo comportamento snobistico non è assolutamente giustificato, in quanto la Nations League è un torneo importante e con ripercussioni sulle prossime stagioni, anche superiori a quelle di un campionato europeo. Infatti con il meccanismo di "promozioni e retrocessioni", se l'Italia retrocedesse in serie B  (e l'evento non sembra improbabile purtroppo), oltre  a fallire questa edizione , si pregiudicherebbe in partenza la possibilità di aggiudicarsi anche la prossima, mentre il fallimento ad un campionato europeo compromette solo quell'edizione, senza pregiudicare la successiva.

Un accenno anche alle ormai annose polemiche su Balotelli: credo che prima o poi Balotelli debba essere considerato e giudicato alla stregua degli altri calciatori e quindi applaudito quando fa bene, come  è successo nel Nizza e anche in alcune partite della nazionale, e criticato quando fa male; invece qui si sta passando dall'ingiustificato ostracismo nei suoi confronti nelle ultime stagioni della nazionale, alla sua elevazione a "salvatore della patria" alla  prima convocazione di Mancini, con la conseguenza di diventare il capro espiatorio dopo la sconfitta (e facile alibi per tutti gli altri).

Infine una domanda circa il ruolo di Oriali: a cosa serve, oltre ad accompagnare il C.T. Mancini, nei vari stadi d'Italia? Sembra molto diverso il carisma che aveva Gigi Riva, quando svolgeva analogo ruolo...

Insomma, come diceva Ginettaccio: Italia tutto sbagliato, tutto da rifare.