Inaccettabile. L'eliminazione dal Mondiale del 2018 ha fatto male a tutti gli italiani, nessuno escluso e in questa occasione, come non mai, il risultato contava parecchio, forse troppo.
I media e l'opinione pubblica in generale, hanno sparato a zero contro giocatori e tecnico (palesemente inadeguato), ma sono tutte le critiche ricevute giuste e meritate? 

Per chiunque di noi è facile pensare che non segnare nemmeno un gol alla modesta Svezia in 180 minuti sia imperdonabile e giusta causa per un'esclusione dalla spedizione in Russia, ma abbiamo realmente analizzato la serata di San Siro?
Forse, presi dalla delusione, abbiamo esagerato a criticare in maniera eccessiva la prestazione dell'Italia di lunedì sera, perchè della partita si è forse parlato troppo poco, "divagando" su altri temi, come vivai, settori giovanili o di una gestione scellarata del tecnico e della FIGC, quando tutti sappiamo che, in caso di qualificazione, l'argomento sarebbe stato la rimonta eccezionale contro i giganti provenienti dal Nord del continente.

Parliamo di calcio e della prestazione degli Azzurri, riempiti di 5 in pagella dai quotidiani sportivi in Italia. Non sono d'accordo. Il cuore, la grinta e l'impegno degli undici scesi in campo sono sotto gli occhi di tutti, hanno messo ogni briciolo della loro energia in quei maledetti 95 minuti, bastava guardare i loro sguardi per capire quanto ci tenessero.
La grinta di Chiellini, la fame agonistica di Bonucci, che si toglie la maschera e lotta con un ginocchio malandato, la voglia di Jorginho di aiutare il gruppo, i polmoni instancabili di Parolo e Florenzi, impressionanti per corsa e dedizione, Immobile, che nella marea di maglie gialle prova a cercare un guizzo per illuminare la gara ed infine Darmian e Candreva, che hanno arato la fascia con scarsissimi risultati in zona cross, che hanno reso tutte quei chilometri praticamente inutili. La porta era stregata, ogni tentativo si spegneva a lato, senza nemmeno bisogno di interventi del portiere Olsen, le statistiche parlano di un possesso palla leggermente superiore al 75% e di 27 tiri: i numeri riportano alla mente il recentessimo match di Serie A Chievo-Napoli, dopo la quale si è parlato di una partita dominata dagli uomini di Sarri.

Non sostengo che l'Italia avrebbe meritato di passare il turno e di andare ai Mondiali, forse però bisognerebbe stare attenti nel criticare eccessivamente una Nazionale di uomini veri.