La sessione amichevoli della Nazionale Maggiore di calcio è finita.

Una vittoria, una sconfitta e un pareggio è il bottino non proprio da buttare della nuova nazionale targata Mancini.

Si doveva ripartire con uno scossone dopo il disastro azzurro marchiato Tavecchio-Ventura e perciò tre parole hanno accolto i nuovi convocati:

Giovani ,rivoluzione e gioco sono le parole d’ordine che dalle parti di Coverciano hanno pitturato su tutte le mura della struttura.

Le tre amichevoli prima delle vacanze estive,sono state palcoscenico di sperimentazione da parte del nostro Ct, che ha provato tre formazioni diverse con tanti giovani e tantissimi esperimenti.

L’Italia non ha grandi talenti come Brasile, Francia o Germania , i nostri ragazzini stentano a trovare una maglia da titolari in Serie A e all’estero hanno ancor meno fortuna.

Mancini, il rivoluzionario,ha iniziato “l’operazione simpatia” chiamando giocatori dall’enorme potenziale, ma ancora privi di esperienze internazionali o da palcoscenici importanti.

Obbiettivo numero uno era rifondare la rosa dopo i vari addì di importanti senato tori quali: De Rossi, Buffon, Barzagli e con molta probabilità anche Chiellini lascerà la maglia azzurra.

Secondo Obbiettivo: riavvicinare gli Italiani alla Nazionale di calcio.

Ha richiamato Criscito e Balotelli, che a tratti ha stupito e a larghi tratti è stato un fantasma in campo, ma il suo peso si è sempre fatto sentire, Rugani e Romagnoli hanno fatto coppia fissa contro l’Olanda e a parte qualche errore la giovane coppia promette bene. Jorginho caposaldo del centrocampo Italiano, ha dettato tempi di gioco,il ragazzo va in deficit d’ossigeno troppo presto, se andasse al Manchester City può diventare lui il nuovo Pirlo.Mandragora, Caldara e Berardi all’esordio con la maglia azzurra si sono visti contro talenti puri e giovani che da diversi anni giocano la Champions e sono nel giro della Nazionale Maggiore francese come: Pogba, Mbappè, Griezmann, Dembélé, Tolisso e Kante. I nostri ragazzini non hanno tirato indietro la gamba, forse hanno pagato troppo l’mozione e l’inesperienza ma tolto il risultato, scontato, è stata una buona prestazione.

Chiesa, ha infine inciso positivamente ogni volta che è stato chiamato in causa, d’altronde il nostro più puro talento è lui, ma serve il salto di qualità che Firenze, forse, non può assicurargli.

Bernardeschi, Zappacosta, Belotti, Verdi, Donnarumma, Perin,Baselli,Florenzi, Pellegrini, Zaza e Cristante sono solo alcuni dei tanti talenti del nostro disastroso calcio.

Loro sono e saranno la nostra prossima primavera, una rosa giovane e promettente di cui Mancini provvederà alla loro crescita calcistica internazionale in vista di Euro 2020. Una rosa forte dall’enorme potenziale.

Diceva il detto: Se son rose fioriranno, ma se sono cachi…

Grazie

ILPARLAFUS