E' iniziato sotto i peggiori auspici il campionato di calcio italiano di Serie A. Il popolo del calcio chiedeva lo stop del primo turno per rispetto del lutto nazionale. Ma i vertici sempre più distanti dalla base del calcio non ne hanno voluto che sapere. Si sono ridotti al minimo, come rinviare le partite delle due squadre della città di Genova, un minuto di silenzio e fascia al lutto.
Il senso di tutto ciò lo si è visto nella partita che avrebbe dovuto essere seguita in A per altri motivi, il debutto di Ronaldo in un calciomercato da oltre 1 miliardo di euro, il secondo dove si è speso di più in Europa.

Il colpo del secolo della A è stato detto. Dopo neanche due minuti dal minuto di silenzio arriva il gol, giocatori e stadio in festa. Altro che lutto. Ma che farci? Quando viene dato il via libera è così. A partita con la questione del Parma, pare risolta e quella del Chievo che ha scatenato l'ira comprensibile soprattutto dei calabresi del Crotone. Inascoltati. 

Crotone che giocherà in B, in quella  B dove il caos è totale. 19 squadre, diverse della Lega Pro, nota ancora come serie C, che chiedono il ripescaggio, tra scioperi e minacce di scendere in campo, è in corso uno scontro quasi epocale tra giocatori e società.

E in C non va certo meglio. Non si sa quando inizierà. 

Insomma è un disastro semplicemente totale. Con la Nazionale buttata fuori dai Mondiali si era pensato di aver toccato il fondo. No. Non è così. Il sistema è malato. Andato totalmente. Da cartellino rosso. Cosa serve ancora per capirlo? Va espulso questo sistema con i suoi responsabili. Altro che CR7, qui sta precipitando tutto e guardate che il calcio più seguito in Italia non è tanto quella della massima Serie, ma della B, che non a caso si chiama il campionato degli italiani, della C e dei dilettanti.