L'impegno era tra i più facili, ci si aspettava una vittoria extra large e così è stato.
L'Italia batte il Liechtenstein 6 a 0. Tuttavia, questa goleada ha dato qualche spunto di riflessione e ha lasciato agli annali un record. quello di Fabio Quagliarella, autore del gol più "anziano" con la maglia della nazionale azzurra, a 36 anni e 54 giorni. Doppietta per lui, entrambi su calcio di rigore, che gentilmente Jorginho gli ha lasciato tirare. Contro il Liechtenstein è stata una passeggiata di salute.

Roberto Mancini ha proposto un 4/3/3 iniziale con Sirigu, Gianluca Mancini, Bonucci, Romagnoli, Spinazzola, Sensi, Jorginho, Verratti, Politano, Quagliarella e Kean.

COSA MI E' PIACIUTO: E' stato un buon allenamento, il giro palla è stato veloce. Roberto Mancini sta costruendo una Italia dai piedi buoni. Il centrocampo è composto da gente che dà del tu al pallone come Sensi, Jorginho e Verratti, tre play nella metà campo. Bravo Roberto Mancini a lanciare i giovani. Titolare come terzino destro é stato lanciato il gioiello dell'Atalanta Gianluca Mancini, classe 1996 solo omonimo del ct, e che può giocare anche come difensore centrale. Sensi é stato l'artefice del primo gol azzurro, con un colpo di testa su cross al bacio di Spinazzola, altro elemento molto interessante classe 1993 terzino sinistro della Juventus ex Atalanta. Come centrale difensivo a fianco di Bonucci è stato schierato Alessio Romagnoli, che così ha ricomposto la coppia di centrali difensiva titolare rossonera annata 2017/2018. Il passato capitano rossonero con il presente e futuro capitano del Milan. Romagnoli deve essere un perno della nazionale azzurro. Sarà lui che guiderà nel prossimo futuro la difesa della nazionale azzurra e deve essere sempre titolare. E' in assoluto uno dei migliori centrali difensivi a livello internazionale, non si può fare a meno di lui, indipendentemente da questo match, che tutto è stato fuorché probante. 

Mancini e Spinazzola sicuramente sono molto più affidabili di Piccini e Biraghi. La squadra ha giocato in toto bene, considerata anche la mediocrità degli avversari. Da sottolineare la grande prova di Quagliarella. Doppietta per lui che sa di passaggio di consegne generazionale. Dopo il primo gol azzurro da parte del millenial Moise Kean contro la Finlandia, che si é ripetuto anche contro il Liechtenstein, arriva anche il gol più anziano della storia azzurra che porta la firma di Fabio Quagliarella, quasi a simboleggiare un cerchio che si chiude per un passaggio di ere. Da Quagliarella, classe 1983, a Kean, classe 2000. 

La difesa azzurra, anche se questo match non fa testo, è molto solida, arcigna e difficilmente espugnabile. Mancini ha costruito un buon fortino difensivo.

Per l'Italia ha trovato il gol all'esordio Pavoletti, autore del sesto gol azzurro, quello del definitivo 6 a 0. Gli azzurri avevano chiuso il primo tempo sul 4 a 0 con reti di Sensi, Verratti, e doppietta di Quagliarella su rigore. Nel secondo tempo arriva il cinque a zero di Moise Kean e il 6 a 0 di "Pavoloso".

COSA NON MI E' PIACIUTO: Non mi sono piaciuti i troppi retropassaggi, inoltre ho notato all'inizio in questo match ma soprattutto nel match contro la Finlandia, che il giro palla é veloce fino a quando non ci si avvicina alla difesa avversaria. Poi si tende a rallentare, cincischiare con la palla, perdere tempo, quasi a non sapere cosa fare. Bisogna giocare più veloci, di prima e migliorare nell'ultimo passaggio. Se la fase difensiva va bene, quella offensiva un pò meno, e non fa assolutamente testo questo match vinto per 6 a 0 visti gli avversari di basso rango. Questa goleada azzurra fa sicuramente piacere ma non deve creare illusioni. Ancora c'è tanta strada da fare per andare ad Euro 2020 e c'è ancora tanto da migliorare se si vuole competere alla pari con i migliori.