In questo periodo della stagione è sempre così: la pausa per le nazionali viene assorbita completamente dalle varie tematiche legate ai club che stanno disputando la fase più calda e importante dell’annata. Questo non rappresenta un problema, anzi, Mancini potrebbe pure sfruttarlo come un vantaggio lavorando con la luce degli obiettivi più soffusa e la pressione più allentata. Sì, perché, nonostante sfidi in casa Finlandia e Lichtenstein che non sono proprio autentiche corazzate, l’Italia inizia un’avventura che non può certo fallire. Si tratta della qualificazione a Euro 2020.
Il girone degli azzurri è tutt’altro che proibitivo: oltre alle compagini citate, si trovano Grecia, Bosnia e Armenia. Considerando il fatto che accedono alla kermesse continentale le prime 2 classificate di ogni gruppo, l’obiettivo è più che raggiungibile. Occorre, però, cominciare a macinare punti da subito onde evitare di trovarsi in situazioni sgradevoli. Gli avversari più pericolosi paiono ellenici e slavi. Queste 2 nazionali saranno affrontate dall’Italia nelle prossime uscite in programma a giugno. E’ chiaro che sarebbe necessario giungere a quel doppio impegno con 6 punti. In quel periodo, infatti, molti giocatori sentiranno il peso di un’intera annata sulle spalle e altri, qualche giorno dopo, dovranno affrontare un Europeo under 21 che si disputerà in casa. Quest’ultima competizione ha un valore particolarmente elevato e regalerà pure il pass per le Olimpiadi del 2020. Dopo tanti anni di assenza, sarebbe fantastico che il calcio tricolore potesse tornare in questa suprema manifestazione sportiva.
Viene, così, inquadrata la situazione nella quale Mancini sta lavorando con l’arduo compito di risollevare una nazionale completamente distrutta dopo la debacle della mancata qualificazione al Mondiale russo. Per ora, l’opera del c.t. marchigiano sta stupendo. Dopo un breve periodo di assestamento, l’Italia ha ritrovato i risultati positivi, ma soprattutto un’identità precisa. Nelle ultime 4 gare, la squadra ha centrato 2 vittorie e 2 pareggi subendo una sola rete, ma mettendone a segno soltanto 3. Considerato che si sono affrontati avversari come Polonia e Portogallo (anche se privo di Ronaldo), oltre che Ucraina e Stati Uniti, tale striscia positiva assume ancora più valore.
Occorre proseguire sulla medesima rotta segnata da qualità, corsa, coraggio e tecnica. Come affermato da Bernardeschi, ormai tra i leader emotivi della nazionale, questa squadra è forte e deve assumerne consapevolezza. Le parole dello juventino denotano, forse, una certa sfiducia nei propri mezzi da parte di una compagine che, invece, deve qualificarsi all’Europeo e ha ampie possibilità di disputare un buon torneo per essere tra le protagoniste assolute del Mondiale che si disputerà tra 3 anni.
Facendo un rapido excursus degli uomini a disposizione di Mancini, si può notare come la nostra nazionale ha un potenziale di crescita che si potrebbe definire esponenziale.Tra i portieri, oltre a Sirigu, ecco Donnarumma, Perin e Cragno. L’estremo difensore del Torino può fungere al ruolo di “chioccia” a 3 ragazzi che avranno l’arduo compito di sostituire Buffon. Soprattutto per quanto riguarda il giocatore del Milan, l’impresa pare assolutamente alla portata.
In difesa, si trovano i veterani Bonucci e Chiellini. I 2 potranno essere protagonisti del prossimo Europeo. Per quanto riguarda il livornese, è quasi impossibile poter immaginare di contare su di lui per il Mondiale. Alle spalle di questa coppia, però, ci sono calciatori importanti come Romagnoli (capitano del Milan), Mancini, Izzo, Caldara e Rugani. L’atalantino e il granata sono alla prima convocazione. Hanno rispettivamente 22 e 27 anni. Entrambi stanno disputando un’ottima stagione. Sono centrali dotati di un gran fisico, molti abili nel gioco aereo e pericolosi pure in zona gol. Nell’annata attuale, Mancini ha già messo a segno 6 reti. Izzo 4. Un bottino più che discreto per essere difensori. Non vanno, poi, dimenticati Caldara e Rugani che stanno trascorrendo un periodo complicato, ma che potranno essere assoluti protagonisti del futuro.
Florenzi e Spinazzola portano a presumere che, dopo anni di sofferenza, finalmente gli azzurri abbiano a disposizione terzini importanti. Il romanista e lo juventino sembrano fornire quella sicurezza e quella solidità che da tempo si cercano per il loro ruolo. Le dette presenze paiono togliere ogni dubbio sulle scelte. Il tutto in attesa del pieno recupero di Conti. Alle loro spalle, ci sono Biraghi e Piccini, ma Mancini potrebbe contare pure su Darmian e De Sciglio che sono stati sfortunati protagonisti del recente passato.
Uno dei reparti che maggiormente entusiasma ed eccita le papille gustative dei tifosi azzurri è certamente la mediana. Zaniolo, Cristante, Sensi, Barella, Tonali e Lorenzo Pellegrini (gli ultimi 2 non rientrano nelle convocazioni). Questi 6 nomi consentono di guardare al futuro con positività. Accanto a loro ci sono giocatori esperti come Verratti e Jorginho. Oltre a essere forte, questo reparto pare anche ben amalgamato. La linea mediana composta dai giocatori di Psg e Chelsea insieme al capitano del Cagliari ha già mostrato di essere competitiva con un discreto mix di qualità e quantità. Il gioco dei terzetti, però, potrebbe essere divertente e levare soddisfazioni importanti a Mancini. Si pensi pure a un reparto composto da Verratti, Jorginho e Zaniolo oppure al romanista con Sensi e Barella. Comunque si mescolino le carte a disposizione del marchigiano, le soluzioni paiono potenzialmente molto importanti. Vi sono giocatori, poi, molto eclettici che consentono pure di schierare una mediana con 2 uomini e 3 trequartisti. Insomma, soprattutto in prospettiva futura, tutto questo è finalmente "tanta roba".
L’attacco è un altro reparto che deve trasformare la potenza in atto. Sinceramente, l’esclusione del Balotelli visto con la maglia del Marsiglia rattrista un po’. SuperMario è quel centravanti che avrebbe potuto risolvere il problema del gol. La scelta di Mancini è, però, comprensibile. Il bomber dovrà dimostrare continuità, poi, in futuro potrebbe avere le proprie chance. Il giocatore dell’Olympique non è quel “falso nove” del quale ultimamente ha usufruito lo jesino, ma ha le caratteristiche per partecipare alla manovra creativa e, allo stesso tempo, riempire l’area avversaria con importante fisicità. Pare un ottimo terminale per questa nazionale che dispone di calciatori giovani e forti come il citato Bernardeschi, Chiesa (purtroppo infortunato), Insigne (anche lui assente per problemi fisici), El Shaarawy e Politano. Visti i forfait, per questi ultimi 2 giocatori potrebbero esservi importanti chance di mettersi in mostra e di porre in dubbio le gerarchie di Mancini. Il tutto senza considerare Berardi, attualmente escluso dalle convocazioni. Nell’attesa di Balotelli, Immobile, Lasagna e Pavoletti proveranno a sfruttare al meglio l’opportunità di convincere il c.t. a puntare su di loro. E’ chiaro che nel disegno tattico mostrato dalle ultime uscite, paiono trovare maggiori difficoltà di inserimento. Soprattutto il laziale e il bomber dell’Udinese sono calciatori che necessitano della profondità, molto bravi ad attaccare lo spazio. E’ più difficile immaginarli partecipare attivamente alla costruzione della manovra, situazione che, invece, può essere congeniale all’intramontabile Quagliarella. Proprio la sua presenza desta un’infinita curiosità e un immenso applauso a un calciatore incredibile. Al momento è lui il re dei bomber della serie A. Davanti a Cristiano Ronaldo. Che onore. Una citazione, poi, deve esservi pure per Kean che in questo doppio impegno, respirerà aria azzurra. Allo juventino, però, saranno chieste grandi prove nelle notti magiche ci apprestiamo a vivere la prossima estate con la Nazionale Under 21.
Insomma, la sensazione è quella di poter contare finalmente su una nazionale importante. Mancini ha l’arduo compito del demiurgo che deve facilitare la trasformazione della potenza in atto, delle prospettive in realtà. A lui vanno i più sinceri auguri.
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